ARTICOLO | Economia, Unione Europea

Mercosur, accordo ancora insoddisfacente. Servono reciprocità e più controlli

3 Settembre 2025
Mercosur, accordo ancora insoddisfacente. Servono reciprocità e più controlli

L’accordo con il Mercosur deve essere vincolato a precise garanzie sul rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e su controlli puntuali su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa, se non vogliamo mettere a rischio la salute dei consumatori e il futuro delle filiere agroalimentari. È quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nel commentare l’adozione da parte del Collegio dei commissari Ue dell’accordo di partenariato con il blocco dei paesi sudamericani.

La clausola di salvaguardia non basta

La previsione di una clausola di salvaguardia, seppur un passo in avanti, non è sufficiente a sostenere le imprese agricole e agroalimentari rispetto ai possibili contraccolpi dell’accordo, poiché non se ne prevede l’attivazione automatica che la renderebbe realmente efficace. Senza dimenticare che non possono esistere compensazioni adeguate rispetto al rischio di devastare il tessuto produttivo europeo.

Sicurezza alimentare a rischio senza controlli rigorosi

Le stesse generiche rassicurazioni della Commissione sull’avvio di iniziative complementari, comprese valutazioni d’impatto sull’allineamento degli standard di produzione (fitofarmaci, benessere animale) per i prodotti importati devono trovare inoltre adeguata collocazione all’interno dell’accordo stesso.

Oltre a ciò, occorre garantire controlli sul 100% dei prodotti agroalimentari che entrano nei confini europei per assicurarne la sicurezza alimentare e il rispetto delle regole che valgono per i nostri produttori. Nei Paesi sudamericani – ricordano Coldiretti e Filiera Italia – si fa tuttora largo uso di antibiotici e altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti, oltre all’utilizzo uso di pesticidi vietati da anni nella Ue.

Nei primi nove mesi del 2025 sono scoppiati 130 allarmi alimentari nei Paesi Ue legati all’importazione di prodotti alimentari dal Mercosur, di cui oltre un terzo legati proprio alla carne, secondo un’analisi Coldiretti su dati Rasff.

Le filiere più penalizzate e i dati sull’import

Proprio la carne bovina e quella di pollo, assieme a riso e zucchero sarebbero peraltro – rilevano Coldiretti e Filiera Italia – le filiere più danneggiate dall’accordo.
Senza le necessarie garanzie l’accordo colpirà le piccole e medie imprese agricole italiane ma anche le piccole aziende del Sudamerica andando a peggiorare ulteriormente un deficit della bilancia commerciale agroalimentare tra Italia e Mercosur già estremamente ampio.
Nei primi cinque mesi del 2025, inoltre, le importazioni in Italia di prodotti alimentari dai Paesi Mercosur sono aumentate del 20%, con punte del 35% per la carne, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

L’inaccettabile uso della riserva di crisi PAC

È assolutamente inaccettabile, poi, l’idea di utilizzare i soldi della riserva di crisi della Politica agricola comune per “coprire” – concludono Coldiretti e Filiera Italia – i potenziali danni economici causati dall’accordo alle filiere, usando in pratica i soldi degli agricoltori, anche alla luce degli inaccettabili tagli alla Pac annunciati dalla Commissione.

FAQ

  1. Qual è la posizione di Coldiretti e Filiera Italia sull’accordo UE-Mercosur? Ritengono l’accordo ancora insoddisfacente. Pur riconoscendo un miglioramento sulle tariffe, chiedono garanzie sul rispetto delle regole e controlli più rigorosi sui prodotti importati.
  2. Perché la clausola di salvaguardia è considerata inefficace? La clausola non si attiva in modo automatico. Senza questa caratteristica, non è considerata sufficientemente efficace per proteggere le imprese agricole europee dai potenziali danni.
  3.  Quali rischi ci sono per i consumatori europei? I principali rischi sono legati all’importazione di prodotti alimentari che non rispettano gli standard sanitari e ambientali europei. Nei paesi Mercosur si fa uso di sostanze come antibiotici e pesticidi che sono vietati nella UE.
  4. Quali sono i settori agricoli più minacciati dall’accordo? Le filiere più esposte sono quelle della carne bovina, del pollo, del riso e dello zucchero. L’accordo potrebbe colpire duramente le piccole e medie imprese italiane.
  5. Cosa pensano Coldiretti e Filiera Italia dell’utilizzo dei fondi PAC? Giudicano inaccettabile l’idea di usare la riserva di crisi della PAC per compensare i danni causati dall’accordo. Considerano questa mossa come un ulteriore danno agli agricoltori, già colpiti dai tagli alla politica agricola.