Lavoro: Coldiretti, off line 4 fattorie su 10, arriva agriweb advisor

5 Luglio 2016
Lavoro: Coldiretti, off line 4 fattorie su 10, arriva agriweb advisor

Oggi solo il 61% delle aziende agricole utilizza quotidianamente Internet per le proprie attività nonostante le grandi opportunità che vengono dal mercato. E’ quanto emerge dalla prima analisi “Lavoro giovanile in agricoltura nel 2016” effettuata dalla Coldiretti su dati Istat relativi al primo trimestre dell’anno, diffusa in occasione dell’accordo Coldiretti, Ministero del Lavoro e Google su “Crescere in digitale” con la presenza del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo e di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro.
 
Per portare le aziende agricole italiane in rete arriva in ogni provincia italiana l’agri-web advisor, una nuova figura professionale nata grazie all’accordo Coldiretti – Ministero del Lavoro – Google su “crescere in digitale”. Il progetto è volto alla formazione e all’inserimento di giovani con competenze digitali nel mondo del lavoro attraverso gli strumenti del Fondo Garanzia Giovani del Ministero del lavoro. Il primo gruppo di 100 giovani “Agriweb advisor” opererà nelle strutture di Coldiretti su tutto il territorio nazionale con il compito di promuovere i siti internet delle aziende agricole, sviluppare l’e-commerce aziendale e favorire la partecipazione ai social media per migliorare la comunicazione delle imprese agricole.
 
Dal commercio elettronico contadino alla farm adoption, dalla coltivazione on line alla carta d’identità digitale degli alimenti, dal “grande fratello” in stalla al virtual tour in campagna fino al crowdfunding per il finanziamento di idee innovative le aziende agricole italiane sono alcune delle esperienze positive che il progetto intende moltiplicare sul territorio nazionale dove le aziende agricole condotte da giovani – precisa la Coldiretti – hanno fame di innovazione.
 
Gli agricoltori – spiega la Coldiretti – vedono le nuove tecnologie come mezzo per ottimizzare la propria attività e per dialogare con il consumatore attraverso il superamento delle distanze fisiche. Se nelle Marche attraverso il sito www.ortiamo.it c’è la possibilità di farsi l’orto on line progettando il campo con gli ortaggi preferiti da coltivare e scegliendo poi se darsi da fare in prima persona con la zappa o affidarsi al contadino e aspettare a casa l’arrivo dei propri frutti, in Emilia Romagna attraverso il sito www.adottaunmaiale.it c’è addirittura la possibilità di adottare un maiale, allevandolo allo stato semi brado, ottenendo carne e salumi di altissima qualità. Una brillante esperienza di crowdfunding è invece quella di Carlo Recchia – www.woopfood.com  – che attraverso la raccolta fondi on line avrà la possibilità di completare la produzione del primo lotto della sua birra al mais corvino. Non mancano, inoltre, esperienze di successo come quella innovativa di Emanuele Ferri – www.calumaco.it – che ha scelto di utilizzare le più moderne tecnologie elettroniche per salvare dall’estinzione la Mora Romagnola introducendo nella sua stalla un sistema di registrazione video per controllare alimentazione e benessere dei suini dal primo giorno di vita o di Stefano Rota che traccia i suoi menu con il QR code, facile da leggere con un normale smartphone, per dare l’opportunità ai suoi ospiti di conoscere tutti i prodotti che porta in tavola o alle tante altre aziende agrituristiche che offrono on line un virtual tour e anche l’opzione “scopri cosa c’è intorno a te”.  Il settore in piu’ forte espansione è pero’ certamente quello del commercio elettronico con il 22% dei consumatori che dichiara di aver già acquistato prodotti alimentari on line, mentre il 31% dichiara di non aver mai acquistato anche se sarebbe disposto a farlo, ma la percentuale sale e di molto se si tratta di scegliere prenotare le vacanze, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Unioncamere.
 
“Esiste purtroppo un pesante “digital divide” tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio puo’ offrire”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare “l’importanza di estendere la banda larga e le nuove tecnologie nelle aree rurali a sostegno delle imprese e dei cittadini che in misura crescente scelgono di vivere lontano dalle città”.
 
LA NUOVA AGRICOLTURA SU INTERNET
 
LA COLTIVAZIONE DELL’ ORTO SU WEBwww.ortiamo.it
Disegnare l’orto sul web, scegliere quanti e quali tipi di verdure piantare e poi andare a coltivarselo di persona oppure restare seduti in poltrona e attendere che il raccolto cresca e venga consegnato a domicilio. E’ l’idea lanciata da Ortiamo, la società di Cagli (Pesaro Urbino). Una novità lanciata da due fratelli, Francesco e Mirko Tassi, uno bancario e l’altro ingegnere elettronico. Appassionati giocatori di Farmville, hanno pensato di tradurre in pratica la passione per il pollice verde, dando la possibilità agli appassionati di realizzare da sé un proprio orto con la collaborazione dell’azienda agricola Barona. Sul sito www.ortiamo.it si può progettare il campo scegliendo i tipi di ortaggi preferiti. La società realizza l’orto voluto e poi si può scegliere se darsi da fare in prima persona con la zappa o aspettare a casa l’arrivo dei propri ortaggi.
 
ADOTTA UN MAIALE ON LINEwww.adottaunmaiale.it
L’idea è di Lorenzo Fanticini dell’azienda agricola Il Tralcio che conduce insieme al fratello Enrico. “Abbiamo iniziato per uso familiare e per alcuni amici ad allevare qualche maiale ben alimentato allo stato semi brado. Le richieste da parte di conoscenti e amici di amici sono aumentate e allora ci è venuta l’idea di crescere alcuni suinetti anche per conto di chi non può tenersi un maiale in cortile”. I suinetti, nati a Modena in un’azienda a ciclo chiuso, arrivano in azienda del peso di circa 25 chili e vivono in un’area di circa 250 metri quadrati semi coperta, migliorando notevolmente il benessere degli animali e al contempo la qualità delle carni. I suini, totalmente italiani, vengono portati al peso di circa 200-220 chili grazie a mangimi bilanciati e alla possibilità, da parte delle famiglie adottive, di portar loro verdura di scarto e ghiande dell’azienda. L’allevamento può essere seguito costantemente grazie ad un webcam puntata sull’area. Come funziona? Le famiglie interessate ricevono un certificato di adozione, stipulano un contratto di vendita e versano in modo rateale una quota per l’accudimento fino alla consegna del maiale. Le famiglie ricevono un netto vantaggio economico e anche la possibilità di farsi trasformare   la carne in salumi e derivati ed è una bella esperienza sociale in cui le famiglie si uniscono e condividono questa esperienza e si spartiscono i prodotti finali così come succedeva anni fa nelle famiglie di campagna.
 
CROWFOUNDING PER LA MIA BIRRA –  www.woopfood.com
Carlo aveva un sogno fin da bambino, produrre una birra al mais corvino interamente italiana ed ha avviato una prima fase di sperimentazione andata a buon fine. La sua birra piace a consumatori, chef e ristoratori. Ora però il suo obiettivo è completare la produzione del primo lotto di birra da vendere sul mercato dopo questa fase di sperimentazione andata oltre le aspettative. Per questo ha avviato una raccolta fondi on line, il cosiddetto crowdfunding, che gli permetterà di farlo. La chiave del suo successo? Le varie strategie di risparmio messe in campo che arrivano fino allo sconto del 50% sulla bottiglia sostenendo la campagna crowdfunding.
 
IL GRANDE FRATELLO IN STALLAwww.calumaco.it
Manuele promuove il primo “grande fratello” nella sua stalla attraverso una web cam consultabile anche tramite iPhone, rendendo i suoi maiali sorvegliati speciali dal primo giorno di vita in modo da garantire un’altissima qualità e assoluta tracciabilità ai suoi salumi. Nella sua stalla, che non teme occhi indiscreti, Manuele ha creato una vera e propria sala parto con le fattrici della razza Mora Romagnola libere di muoversi in completa autonomia fino al momento della nascita dei maialini e il tutto è supervisionato da sofisticate telecamere controllabili da un pc o un telefonino, da qualsiasi parte del mondo. Successivamente la marchiatura avviene con un microchip che permette di risalire all’intero albero genealogico dei piccoli maiali, cosicché nulla possa sfuggire dalla sua tracciabilità. Acquistando i suoi salumi è possibile conoscere quindi anche il tipo di alimentazione, le attenzioni a loro riservate, tutti i controlli veterinari, l’igiene degli ambienti e persino la cura della stagionatura delle carni. 
 
LA CARTA DI IDENTITA’ DEL LATTE FRESCO
Comunicare la qualità garantendo la tracciabilità. E’ la scelta fatta dall’azienda Società Agricola Fumagalli S.S. di Bottanuco che ha deciso di rendere completamente trasparente agli occhi del consumatore il latte che vende al distributore self service collocato vicino alla piazza della Chiesa di Bottanuco. Le bottiglie di questo latte infatti hanno un’etichetta che riporta un codice Qr, facile da leggere con un normale smartphone, che spiega le caratteristiche del prodotto e fornisce informazioni anche sulle bovine da cui proviene: la razza, come sono state allevate e alimentate. Vengono illustrati anche i controlli effettuati per verificarne le proprietà microbiologiche e per quanto riguarda le materie prime utilizzate per l’alimentazione delle bovine è addirittura indicata la data di raccolta dei foraggi. L’azienda ha scelto di utilizzare un prodotto di tracciabilità che si chiama TRusT e di puntare sulla totale trasparenza del loro latte perché si tratta di un prodotto di alta qualità e si vuole quindi comunicare questo valore al consumatore, soprattutto in questo momento di confusione generale su ciò che si porta in tavola. La Società Agricola Fumagalli SS munge 200 vacche di razza frisona, che alleva con una gestione mirata soprattutto alla cura della pulizia in allevamento e al benessere degli animali. Molte di queste bovine sono campionesse e hanno ricevuto premi e riconoscimenti nelle fiere di settore, anche a livello nazionale. 
 
MENU TRACCIATO IN AGRITURISMO CON IL QR CODE
Pranzi e cene completamente tracciati per dare l’opportunità agli ospiti del suo agriturismo di conoscere tutti i prodotti che porta in tavola. Con questo obiettivo Stefano Rota dell’agriturismo “del Battista” di Palazzago (Bergamo) presenta ogni piatto che compone il menù del suo agriturismo con un Codice Qr. Con un semplice smartphone grazie a questo codice è possibile sapere come vengono prodotti i vari alimenti, ma anche come vengono allevati gli animali. 
 
ADOTTA L’ALBEROwww.corteroeli.com
La Fattoria Corte Roeli è un’azienda agricola perfettamente multifunzionale che offre a tutti i suoi clienti la possibilità di adottare un intero albero del proprio frutteto attraverso il sito internet www.corteroeli.com . Si può individuare l’albero preferito su una mappa on line e scegliere tra le varietà di frutta autoctona disponibili, Pere Abate Fetel Igp, Pere Guyot, Pere Santa Maria, Albicocche Tyrintos e Albicocche Reali d’Imola. Al momento della raccolta verrà spedita a domicilio la frutta dell’albero selezionato.