ARTICOLO | Economia

Protesta grano, bene Lollobrigida accolte le nostre richieste

26 Settembre 2025
Protesta grano, bene Lollobrigida accolte le nostre richieste

L’incontro con il Ministro

Dopo la mobilitazione che ha visto 20mila agricoltori Coldiretti in piazza da Nord a Sud d’Italia, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha accolto le richieste avanzate dal presidente Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo durante un incontro a Palazzo Chigi. In collegamento diretto con le piazze della protesta, il ministro ha confermato l’intenzione di dare seguito al documento di proposte presentato da Coldiretti.

Le misure annunciate

Coldiretti accoglie con favore l’annuncio della pubblicazione, prevista per lunedì, dei costi medi di produzione Ismea per Sud e Centro-Nord, strumento essenziale per applicare la legge contro le pratiche sleali. È stato inoltre confermato l’avvio della Commissione Unica Nazionale (CUN) del grano duro, richiesta storica di Coldiretti per superare le borse merci locali e fermare le speculazioni.

Positivo anche l’impegno a destinare 40 milioni di euro ai contratti di filiera, fondamentali per dare stabilità e reddito agli agricoltori, coinvolgendo anche l’industria della pasta in un progetto di trasparenza e qualità condiviso.

I costi di produzione non possono diventare il prezzo – sottolinea Coldiretti –. Serve garantire un margine adeguato, perché produrre sotto costo, come sta avvenendo ora, mette a rischio il futuro delle aziende e del Made in Italy”.

LA PROTESTA

Il popolo del grano è sceso in piazza con cori, striscioni e bandiere gialle per difendere il reddito agricolo e la sovranità alimentare. Da Bari a Palermo, da Cagliari a Rovigo fino a Firenze, i 20mila agricoltori hanno lanciato slogan come “Basta ai trafficanti di grano”, “Non svendiamo il grano italiano”, “Senza agricoltori non c’è cibo”.

A simboleggiare il disagio, sacchi di grano vuoti decorati con il tricolore contrapposti a quelli pieni con la bandiera canadese, a denunciare le importazioni di prodotto al glifosato, definito “veleno per le nostre tavole”.

Giovani, famiglie e comunità agricole hanno ribadito con forza le altre priorità del documento Coldiretti: stop alle importazioni sleali, reciprocità delle regole per i prodotti extra-UE, obbligo europeo dell’indicazione d’origine del grano sulla pasta, più investimenti in ricerca, innovazione, stoccaggi e gestione dell’acqua per garantire sicurezza alimentare e difesa del territorio.

FAQ

Perché Coldiretti ha manifestato?

Per denunciare i prezzi del grano sotto i costi di produzione e fermare le speculazioni dei trafficanti che favoriscono le importazioni estere.

Quali risultati sono stati ottenuti?

Il ministro Lollobrigida ha accolto le richieste di Coldiretti: pubblicazione dei costi medi di produzione, istituzione della CUN, 40 milioni ai contratti di filiera.

Quanti agricoltori hanno partecipato alla protesta?

Oltre 20mila agricoltori Coldiretti, da Bari a Palermo fino a Firenze, Cagliari e Rovigo.

Perché si parla di sovranità alimentare?

Perché la cerealicoltura italiana è a rischio desertificazione: senza prezzi equi e regole chiare l’Italia dipenderebbe da grano estero di dubbia qualità.