ARTICOLO | Economia

Dazi: salvaguardare olio, pasta, vino, pecorino. Portare via dagli USA il nostro oro

17 Novembre 2025
Dazi: salvaguardare olio, pasta, vino, pecorino. Portare via dagli USA il nostro oro

Il nuovo ordine esecutivo del Presidente Trump, che stabilisce la lista dei prodotti agroalimentari esclusi dal dazio del 15% già entrato in vigore, non prevede alcuno dei prodotti italiani esportati in modo significativo negli Stati Uniti.
Coldiretti e Filiera Italia ritengono necessario salvaguardare i prodotti agroalimentari made in Italy a partire da vino, olio, pecorino, riso e pasta.

Coldiretti e Filiera Italia sottolineano che il Presidente Trump ha tagliato i dazi solo su beni come banane, pomodori, tè e caffè, succhi di frutta, cacao, arance, alcuni tagli di bovino (che l’Italia non è ancora autorizzata a esportare negli USA), alcuni fertilizzanti, pinoli e frutta esotica: prodotti che non possono essere coltivati negli Stati Uniti oppure realizzati in quantità largamente inferiori al fabbisogno interno, e i cui prezzi – a causa dei dazi – erano diventati proibitivi sul mercato americano.

Come ho avuto modo di ribadire nel recente incontro con il Commissario Sefcovic – afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandinil’Europa non può rinunciare a tutelare le proprie filiere, e la discussione va riaperta prima che l’impatto dei dazi comprometta in modo pesante e duraturo le nostre imprese in un mercato come quello americano che ci sono voluti anni per consolidarlo“.

In questo quadro Coldiretti e Filiera Italia ribadiscono l’urgenza di evitare l’introduzione del dazio del 107% sulla pasta, che rappresenterebbe un colpo mortale per uno dei simboli del nostro export negli Usa, e di ottenere la cancellazione dei dazi su vino, olio extravergine e pecorino, oggi tra i prodotti italiani più penalizzati e a rischio di perdere quote rilevanti di mercato.
Non possiamo continuare ad accettare decisioni unilaterali di questo tipo – dichiara Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italiae continueremo a insistere affinché questo primo elenco venga rivisto“.

A queste considerazioni – dichiara il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundosi aggiungono le forti preoccupazioni che si hanno relativamente all’oro depositato a Fort Knox dai paesi europei tra cui l’Italia. Riteniamo sia necessario riportare l’oro nel nostro Paese“.