Dal Giappone arrivano soprattutto fiori e piante per un importo di circa 3 milioni di euro nel 2010 ed a seguire quantità marginali di semi oleosi (1,6 milioni), di bevande alcoliche (1,6 milioni), di oli vegetali (0,9 milioni), di prodotti dolciari (0,9 milioni), di pesce (0,7 milioni) e di thè (0,3 milioni). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat dopo la positiva decisione dell’Unione Europea di rafforzare i controlli sugli alimenti importati dal paese del Sol Levante. Secondo l’analisi della Coldiretti le importazioni dal Giappone nel 2010 sono limitate ad un importo che nel 2010 ha raggiunto solo i 13 milioni di euro, appena lo 0,03 per cento dell’import agroalimentare totale nazionale e non riguardano peraltro cibi a rischio come la frutta.
COSA IMPORTIAMO DAL GIAPPONE
|
Prodotto |
Valore in milioni |
|
Piante e fiori |
3 |
|
Semi oleosi |
1,6 |
|
Bevande alcoliche |
1,6 |
|
Oli vegetali |
0,9 |
|
Prodotti dolciari |
0,9 |
|
Pesce |
0,7 |
|
Thè |
0,3 |
|
Altro |
4 |
|
Totale |
13 milioni di euro |
Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Istat 2010