L’obesità continua a salire tra gli adolescenti, sottolinea la OMS, abbastanza bene l’Italia

30 Maggio 2017
L’obesità continua a salire tra gli adolescenti, sottolinea la OMS, abbastanza bene l’Italia

In molti paesi europei, secondo una nuova relazione dell’OMS che copre il periodo 2002-2014, sono in crescita gli adolescenti obesi. Circa un ragazzo su 3 è infatti obeso o sovrappeso, con livelli maggiori nell’Europa meridionale.  Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell’OMS per l’Europa,
ha dichiarato: "Ciò che è particolarmente preoccupante è che l’epidemia è attiva. L’aumento sta avvenendo anche nei paesi dell’Est europeo, dove storicamente i tassi sono stati inferiori ".

Aspetto curioso: proprio quei paesi che se da un lato stanno aumentando il tenore di vita, con un reddito in forte crescita e adesione a modelli di consumo alimentari occidentali, dall’altro hanno “standard” di qualità dei prodotti alimentari più bassi, in ragione delle scelte che molte grandi aziende mettono in atto, con il “dual quality”-ovvero marchi uguali, prodotti diluiti oppure, con più zuccheri e con profili nutrizionali che possono anche essere diversi rispetto agli stessi marchi acquistati nei paesi dell’Europa occidentale. 

Il rapporto mostra che i giovani adolescenti, ragazzi e ragazzi che vivono in famiglie con condizioni socioeconomiche di più basso livello sono più probabilmente essere obesi, confermando aspetti già noti.
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"I risultati indicano che la promozione della salute continua ma che gli sforzi di prevenzione delle malattie volti a ridurre l’obesità non riescono ad arrivare adeguatamente a questi gruppi " spiega la OMS

Il rapporto mostra inoltre che la più alta prevalenza dell’obesità (25% o più) nei ragazzi di 15 anni era in Croazia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia, Spagna, Ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Ucraina.
Le percentuali più basse – meno del 15% – erano in Francia, Israele, Italia, Svizzera e Regno Unito.
Il rapporto afferma pure  che ci sono stati alcuni miglioramenti nella dieta, ma che gli adolescenti mangiano troppo poco frutta e verdura.