Scuola: arriva l’accordo salva mense, 1/3 irregolari

29 Aprile 2023
Scuola: arriva l’accordo salva mense, 1/3 irregolari

Con 1,8 milioni di studenti che pranzano a scuola arriva l’accordo salva mese dopo che gli ultimi controlli dei Carabinieri per la Tutela della Salute hanno evidenziato irregolarità in 1 struttura su 3 nelle mille aziende che operano nella ristorazione scolastica, dagli asili nido fino agli istituti superiori. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Festa dell’educazione alimentare nelle scuole a Bari con la firma del Protocollo di Intesa tra MIM e Coldiretti dal parte del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e del presidente della Coldiretti Ettore Prandini per garantire prodotti del territorio a chilometro zero per valorizzare gli elementi culturali legati al cibo e alla tradizione sostenendo le filiere produttive e i piccoli imprenditori locali, per promuovere l’educazione alimentare nelle scuole, investire sulla formazione sulle nuove tecnologie per la transizione verso l’agricoltura 4.0.

Con questo accordo – spiega Coldiretti – si vuole sensibilizzare gli studenti sul valore di una corretta alimentazione e di uno stile di vita sano ed equilibrato per la salute fisica e psicologica. Un obiettivo da raggiungere anche attraverso iniziative congiunte di promozione con gli uffici scolastici regionali e reti di soggetti pubblici e privati del mondo sanitario, dell’università e della ricerca, mettendo a disposizione le conoscenze e gli esperti della Coldiretti. Inoltre si vogliono sostenere e organizzare iniziative volte a diffondere l’importanza dell’educazione alimentare e sulla consapevolezza dell’importanza del legame fra cibo e salute, oltre a costruire campagne di comunicazione su esempi virtuosi già in atto.

La Coldiretti è impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” di Donne Impresa che ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. “L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura” sottolinea Chiara Bortolas, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti.

Ma se il patto da un lato di focalizza sulla crescita e l’educazione alimentare dei consumatori di domani, dall’altro – ricorda Coldiretti – si punta alla formazione nell’ambito di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento dei giovani con le nuove professionalità e le opportunità di lavoro nelle filiere produttive agricole e agroalimentari, valorizzando e incentivando le esperienze già in atto nelle imprese agricole italiane anche in ambito scolastico , con particolare riferimento all’istruzione tecnica e professionale e all’istruzione tecnica superiore.

“Consumare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini con le iniziative di educazione alimentare dentro e fuori le scuole in collaborazione con gli agricoltori della Coldiretti e con la crescita dei mercati contadini che in Italia che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.