Efsa termina rivalutazione: coloranti sicuri nel piatto

21 Settembre 2016
Efsa termina rivalutazione: coloranti sicuri nel piatto

Efsa ha completato in questi giorni il riesame di tutti i coloranti aggiunti ai cibi in uso sul mercato interno europeo e autorizzati prima del 2009. I coloranti possono essere aggiunti agli alimenti solo se sono autorizzati sotto la normativa comunitaria, quali additivi, e soltanto se ricorrano specifiche condizioni (necessità tecnologica) e nelle quantità minime sufficienti.

Efsa aveva tempo fino al 2020, quindi ha finito in largo anticipo e riuscendo così a garantire un elevato livello di sicurezza alimentare di additivi che-pur già autorizzati- scontavano dati non recenti a supporto, con potenziali aspetti delicati.

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Sono stati rivalutati 41 coloranti alimentari, raccogliendo tutti gli studi scientifici su tossicità, esposizione con la dieta, e ricavando le quantità che possono essere considerate sicure nel consumo quotidiano.

Alla luce delle nuove informazioni EFSA ha abbassato la Dose Giornaliera Ammissibile per parecchi coloranti alimentari: e nel 2012 la Commissione europea ha abbassato i tenori massimi di tre di questi coloranti (E 104, E 110, E 124) per usi alimentari e ritirato dal mercato il colorante Rosso 2G (E 128) nel 2007. Nuove evidenze scientifiche messe a disposizione all’epoca indicavano che l’uso di tale additivo alimentare poteva comportare problemi in termini di sicurezza.

 Con la normativa in vigore dal 2013, i coloranti insieme agli altri additivi non vanno nascosti dietro sigle di difficile comprensione (il classico “E” seguito da numero), ma vanno ben spiegati sia nella funzione svolta (es, colorante, conservante, etc) sia nella formula chimica completa (es, nitrato di sodio), solo eventualmente seguita dalla codifica “E+numero”. Ciò consente di meglio comunicare ai consumatori le reali proprietà e qualità di un alimento, la sua genesi e il differente livello di trasaformazione.