Con l’ultima ondata di maltempo che ha provocato esondazioni, frane e smottamenti sale il conto degli eventi estremi in Italia dove dall’inizio dell’anno si sono verificati ben 1567 tra nubifragi, tornado, tempeste di vento, grandinate, ondate di calore in aumento del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (ESWD)
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima in Italia in un 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di +0,98 gradi rispetto alla media storica ma segnato da una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.
Cambiamenti climatici che – evidenzia la Coldiretti – provocano danni perché si abbattono su un territorio reso più fragile – sottolinea Coldiretti – dalla cementificazione e dall’abbandono. Nel 2021 sono stati consumati oltre 2 metri quadrati di suolo al secondo, il valore piu’ alto negli ultimi 10 anni: con il cemento che ricopre ormai 21.500 km quadrati di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell’intero suolo consumato, secondo il Rapporto elaborato dall’ispra. Il risultato – precisa la Coldiretti – è la presenza di 7252 i comuni, ovvero il 91,3% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra.
Le aree perse in Italia dal 2012 – sottolinea la Coldiretti – avrebbero garantito la fornitura complessiva di 4 milioni e 150 mila quintali di prodotti agricoli e l’infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua di pioggia che ora, scorrendo in superficie, non sono più disponibili per la ricarica delle falde e aggravano la pericolosità idraulica dei nostri territori segnati dal moltiplicarsi di eventi estremi dalla siccità ai violenti temporali.
“Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare che crei le condizioni perché il Paese diventi autosufficiente nella produzione di cibo ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ancora ferma in Senato, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.
COLDIRETTI – 335 8245417 – 06 4682487 – relazioniesterne@coldiretti.it