ARTICOLO | Economia

Siccità: Coldiretti, si trattiene solo 11% acqua, serve prevenzione

24 Luglio 2017
Siccità: Coldiretti, si trattiene solo 11% acqua, serve prevenzione

?Po al ponte della becca più basso di 70 centimetri dello scorso anno

L’Italia resta un paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente cadono, ma per le carenze infrastrutturali se ne trattengono solo l’11%. E’ quanto ha affermato la Coldiretti nel sottolineare che secondo l’ultimo monitoraggio del 24 luglio il Po al Ponte della Becca è sceso a – 3,30 metri sotto le zero idrometrico, circa 70 centimetri piu’ basso dello scorso anno mentre a Piacenza è di – 0,41, circa 35 centimetri piu’ basso. Dal bacino idrografico del Po dipende direttamente il 35% dell’agricoltura nazionale ma lo stato di sofferenza è esemplificativo della situazione nella Penisola dove i 2/3 del territorio nazionale sono in una situazione di difficoltà idrica.
Aumento delle temperature estive, sfasamenti stagionali con autunno caldo e primavera anticipata, più elevato numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, ma soprattutto modificazione della distribuzione delle piogge e aumento dell’intensità delle precipitazioni sono gli effetti dei cambiamenti climatici che – sottolinea la Coldiretti – richiedono interventi strutturali. L’Italia è costretta ad affrontare una grave emergenza che è già costata all’agricoltura perdite per 2 miliardi e che mette a rischio la disponibilità di acqua per usi civili perché – ha sostenuto la Coldiretti – è mancata la programmazione in un Paese che è ricco della risorsa acqua, ma che deve fare i conti con cambiamenti climatici in atto. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – ha affermato la Coldiretti – serve organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi e per poi distribuirla in quelli piu’ siccitosi.
“Insieme alle necessarie misure per affrontare l’emergenza con lo stato di calamità occorrono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini aziendali e utilizzando anche le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere l’acqua piovana” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. “Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte – ha sottolineato Moncalvo – per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma – ha concluso Moncalvo – non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare”.