ARTICOLO | Economia

Nozze reali con i limoni italiani ma la Brexit li taglia del 33%

18 Maggio 2018
Nozze reali con i limoni italiani ma la Brexit li taglia del 33%

Sparito dalle tavole inglesi 1 limone italiano su 3. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat in relazione all’utilizzo di 200 limoni Igp di Amalfi nella torta di matrimonio di Harry e Meghan. Nel 2017 l’Italia – spiega la Coldiretti – ha visto crollare del 33,4% in un anno le esportazioni dei limoni in Gran Bretagna impegnata nel percorso di Brexit dalla Ue che ha portato a un indebolimento della sterlina rispetto all’euro sfavorendo gli acquisti .

La scelta dei famosi agrumi di Amalfi per la torta nuziale rappresenta comunque – sottolinea la Coldiretti – la prova dell’apprezzamento del Made in Italy agroalimentare da parte degli inglesi. I limoni Igp di Amalfi  – rileva la Coldiretti – sono prodotti su un territorio di 400 ettari nei comuni di Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare con un raccolto che sfiora le 100mila tonnellate all’anno per una produzione antica di oltre mille anni.

È infatti nel XI secolo che lungo la costiera amalfitana appaiono i limoneti, ribattezzati “giardini” per la loro cura e bellezza, utilissimi per salvaguardare il territorio dal dissesto idrogeologico. Inoltre i limoni erano un’efficace arma contro lo scorbuto per i navigatori e dal 1400 inizia un fiorente commercio marittimo di questi eccellenti agrumi verso numerosi porti italiani ed europei, stimolando la diffusione dei giardini di limoni e portando poi lo “sfusato amalfitano” a farsi conoscere e apprezzare fino in America e adesso anche sulle tavole delle nozze reali dei Windsor. Con il limone IGP di Amalfi – conclude la Coldiretti – si possono preparare dalle salse agli antipasti, dai dolci alla carne, dalla pasta al pesce, oltre a i liquori come il tradizionale Limoncino.

 

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