ARTICOLO | Economia

In Manovra passano i voucher salvaboschi

6 Dicembre 2018
In Manovra passano i voucher salvaboschi

Nella manovra finanziaria arrivano i voucher salvaboschi per sostenere la ripresa dei territori devastati dal maltempo e dare un riconoscimento culturale, sociale ed economico a chi vive e lavora a difesa del paesaggio e dell’ambiente, nell’interesse dell’intera collettività. Ad annunciarlo è la Coldiretti dopo che alla Camera in sede di approvazione della legge di bilancio è stato positivamente inserito un emendamento che prevede una serie di misure per sostenere le foreste, al centro del Piano di rinascita del bosco italiano predisposto dalla stessa Organizzazione. I voucher consistono in un contributo – spiega Coldiretti – fino al 50 % dei costi sostenuti per la rimozione ed il recupero di alberi e tronchi distrutti o caduti a causa del maltempo, per un impegno di spesa massimo di 3 milioni di euro per il 2019.

Un provvedimento importante per far fronte a quella – precisa Coldiretti – che è stata una vera e propria strage di piante causata dal maltempo, con gravi ripercussioni sull’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane mettendo a rischio la stabilità idrogeologica. Ad essere abbattuti sono stati soprattutto faggi ed abeti bianchi e rossi nei boschi dal Trentino all’Alto Adige, dal Veneto al Friuli dove nelle montagne – sottolinea la Coldiretti – la mancanza di copertura vegetale lascia il campo libero a frane e smottamenti in caso di forti piogge senza dimenticare gli effetti sulla grande varietà di vegetali e sulla popolazione di mammiferi, uccelli e rettili che popolano i boschi. Ma la manovra prevede – continua la Coldiretti – anche l’istituzione di un fondo per la gestione e la manutenzione delle foreste italiane e l’aumento delle percentuali di compensazione applicabili alla vendita di legno e di legna da ardere. Il Fondo avrà una dotazione iniziale di 2 milioni di euro per arrivare poi a regime a 5,2 milioni di euro per assicurare la tutela, la valorizzazione, il monitoraggio e la diffusione della conoscenza del patrimonio boschivo.

Un primo passo per rispondere – rileva Coldiretti – non solo ai problemi causati dal maltempo ma anche alle esigenze di una migliore gestione dei boschi in una situazione che ha visto negli ultimi anni l’inarrestabile avanzata della foresta che spesso senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende però del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. Si tratta di una superficie record di 10,9 milioni di ettari, praticamente raddoppiata rispetto all’Unità d’Italia quando era pari ad appena 5,6 milioni di ettari.

“Per difendere il bosco italiano occorre dunque creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli e dalle cooperative forestali” ha concluso Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti che proprio in occasione dell’Assemblea elettiva ha presentato il piano integrato per la rinascita del bosco italiano con le misure per liberare le aree boschive colpite dagli alberi caduti e creare le condizioni per un nuovo sviluppo ambientale, economico ed occupazionale.

 

 

 

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