ARTICOLO | Economia

Lavoro: le novità rosa da fattoria antiviolenza ad agriwellnes

20 Settembre 2023
Lavoro: le novità rosa da fattoria antiviolenza ad agriwellnes

Dalla fattoria sociale dove le donne vittime di violenza trovano lavoro, rifugio e conforto alla vivaista che si trasforma in esperta di alta moda e approda alle passerelle parigine. Ma anche donne sui trattori alle prese con l’impollinazione degli ulivi con i droni o gli  agricosmetici ottenuti dallo scarto della vendemmia o dalla polvere delle arance. Sono solo alcune delle idee rosa vincitrici della prima edizione del Premio Coldiretti “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo” premiate a Palazzo Rospigliosi, in occasione del 70° anniversario della nascita del movimento di Donne Coldiretti assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, al ministro alle Riforme istituzionali Elisabetta Alberti Casellati e al ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Una grande famiglia che rappresenta il 30% delle imprese associate a Coldiretti. L’obiettivo della giornata – afferma Coldiretti – è promuovere l’agricoltura rosa e valorizzare l’attività delle imprenditrici agricole italiane che sanno coniugare il rispetto dell’ambiente con l’attenzione al sociale, la tutela della biodiversità con la valorizzazione dei prodotti tipici e sanno accettare le nuove e crescenti sfide del mercato. Un importante premio che celebra l’impegno, la passione e la dedizione delle Donne impegnate nel green e promuove la conoscenza e la difesa del vero agroalimentare italiano.

Le storie delle donne contadine vincitrici del prestigioso premio Coldiretti sono tantissime e diverse tra loro. Una storia emozionante, per esempio, è quella di Miriam Zenorini che, in Trentino, accoglie nella propria fattoria le donne maltrattate che hanno un vissuto difficile, supportandole con amore e impegno nel riprendere in mano la propria vita, ridonando loro una vita dignitosa e in armonia con la natura. In generale, tutte le persone sono il cardine in cui tutto gira nell’azienda di Miriam, l’accudire e il dare nuove opportunità sono i principi portanti su cui si fonda la sua azienda. Grande sfida, invece quella di Bianca Mascagni, contadina di prima generazione – continua la Coldiretti – che, nella bella Toscana, in sella al suo trattore, che manovra abilmente con quotidianità, ha saputo coniugare il desiderio di futuro e innovazione con la tradizione. Il suo eccellente olio toscano, prodotto di grande fascino e storia millenaria, nella sua azienda viene prodotto grazie all’uso delle più moderne tecnologie e innovazioni digitali, a partire dall’impollinazione degli ulivi con l’utilizzo dei droni.

La passione per i bambini vale l’ambito premio Coldiretti anche per Marcella Alberini che ha saputo sposare la propria esigenza con quella di tante mamme ideando, in Veneto, il primo agriasilo d’Italia. L’amore per la natura, l’agricoltura e le sue attività diventano veicolo di apprendimento e di scoperta in cui il contatto con i prodotti coltivati, le piante e gli animali insegnano alle nuove generazioni il rispetto dell’ambiente e la fondamentale importanza di una sana e attenta alimentazione.

Esportare storia prodotti e territorio siciliano è la mission di Monica Solarino, le cui arance biologiche arrivano in tutto il mondo. Il suo premio celebra non solo la notevole capacità imprenditoriale ma anche il coraggio e la caparbietà di insistere e resistere per essere presenti nei mercati internazionali e guardare con fiducia al grande futuro del made in Italy all’estero nel segno delle creatività. Dalle arance ricava, infatti, anche una polvere utilizzata nei cosmetici che esporta persino in Israele, mentre le bucce sono utilizzate per preparare dolci. Martina Maiorano  invece – continua la Coldiretti – ha ottenuto l’ambito premio grazie alla sua creatività. Nella sua azienda pugliese, infatti, utilizza i fiori che produce nel suo vivaio come fonte di ispirazione per i motivi e i decori degli abiti di haute couture. Architetto paesaggista Martina trasferisce così la bellezza dei suoi fiori nella moda conquistando con il suo estro le ambite passerelle di Parigi.

Storico ritorno dei cervelli in fuga è quello di Monia Repetti dell’Emilia Romagna, che, dopo una prima esperienza lavorativa presso importanti aziende estere ha ceduto al fascino e al richiamo della sua terra. L’agricoltura per Monia è un settore di successo, capace di offrire e creare opportunità di crescita professionale. Lei allora – continua la Coldiretti – ritorna a casa e con coraggio e passione scommette sulla campagna dedicandosi all’allevamento e alla produzione del prodotto emiliano d’eccellenza: il Parmigiano Reggiano. Scommessa vinta, con estro innovazione e professionalità.

Ancora – informa Coldiretti – c’è chi come Giuditta Mercurio che nelle belle Marche ha operato un vero e proprio cambio vita, decidendo di trasformarsi da tecnico radiologo a contadina e creare un’azienda agricola biologica tutta la femminile insieme con la sua socia Agnese. Il suo approccio al settore agricolo è stato totalmente innovativo, soprattutto nel rapporto con i suoi clienti che si fidano e si affidano a lei in un proficuo scambio di conoscenze e saperi tra produttore e consumatore.

La cura del corpo e della bellezza femminile è la mission di Marina D’Ambra che nella meravigliosa isola di Procida utilizza lo scarto delle sue uve per creare agrocosmetici di altissima qualità. Una bellissima testimonianza di come reinventarsi in azienda in maniera creativa. Trasformare il proprio prodotto in elisir di bellezza è la nuova sfida imprenditoriale dell’agriwellness. Questo premio celebra la capacità e la visione tutta al femminile di sapersi evolvere e creare nuove opportunità imprenditoriali esaltando l’idea di benessere unito alla cura della persona.

Maria Antonia Ceriani, straordinaria donna lombarda, racchiude in sé la perfetta sintesi di imprenditrice rosa a tutto tondo. Da tempo ormai l’agricoltura italiana può puntare su una nuova e moderna visione resa possibile dalla multifunzionalità delle aziende agricole. Produrre, trasformare, vendere direttamente e creare nuove opportunità imprenditoriali. Questo suo premio celebra il più alto profilo della nuova imprenditrice agricola di Coldiretti. Una donna di grandi capacità, mossa da profondi valori sociali e solide basi culturali. Una donna dotata di una grande professionalità rafforzata da percorsi di continua formazione che diventa ogni giorno sempre attenta ai bisogni della sua azienda e del proprio territorio. 

Infine, un premio speciale va a Margareth Madè, bellissima e famosa attrice siciliana che oggi porta avanti con successo una strepitosa azienda olivicola a Noto. Oltre al suo pregiato olio, Margareth, ama narrare la sua Sicilia, una regione dalle mille risorse, culla di un patrimonio enogastronomico senza uguali. La sua è una meravigliosa esperienza di vita, che ricorda quanto l’uomo appartenga alla terra e quanto la terra richieda rispetto e dedizione.

 

LE STORIE DELLE DONNE PREMIATE DA COLDIRETTI

 

CATEGORIA: EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA – PRIMO AGRIASILO D’ITALIA

Veneto Marcella Alberini

La storia di Fattoria Casa Mia affonda le sue radici all’inizio degli anni’70 quando Gaetano Zampini, il nonno, inizia la conduzione di questa azienda agricola di circa 3 ettari coltivandola a pesche, kiwi e uva da vino secondo la tradizione locale. L’Azienda persegue un’agricoltura sostenibile e possiede due certificazioni: Agricoltura Biologica e Biodiversity Friend. La prima esclude dal ciclo produttivo l’uso di fitofarmaci di sintesi, mentre la seconda attesta la responsabilità ambientale del processo produttivo, a tutela della biodiversità e della qualità di aria, acqua e suolo. L’Azienda utilizza, inoltre, energia proveniente da fonti rinnovabili, in parte autoprodotta, garantendo un impatto ambientale minimo. Con il matrimonio e la nascita dei suoi due figli Lorenzo e Letizia Maria, è nato l’incontro di due passioni: quella per la terra e quella per i bambini con l’idea di accogliere oltre ai loro bambini anche altri bambini. Creare un servizio per la prima infanzia (0-3 anni) all’interno di un’azienda agricola permette di offrire un’ambiente ispirato e legato ai ritmi della natura e ai valori che ci circondano, a favore dei bisogni del bambino. La struttura interna dell’agrinido è progettato e organizzato seguendo i principi cardine della pedagogia Montessoriana. Gli arredi sono a misura di bambino e sono pensati per essere essi stessi strumenti per il movimento autonomo e per le attività finalizzate e costruttive del bambino. Gli spazi esterni appartenenti all’azienda agricola (orto didattico, frutteto, conigliera, pollaio, paddock con i minipony) sono progettati per le attività educative, esplorative, conoscitive legati alla natura e agli animali ed i progetti didattici. Lo spazio esterno garantisce un frequente passaggio tra il dentro ed il fuori, in ogni periodo dell’anno, favorendo l’incontro con la natura, la scoperta ed il rispetto di essa.

 

CATEGORIA: DONNE PER LE DONNE – Sociale

Trentino Alto Adige – Miriam Zenorini

Miriam, ragazza della Bassa Atesina dal viso dolce e dalla tempra straordinaria, viene da una formazione di educatrice, che l’ha portata nel tempo a trovare una occupazione nell’ambito per il quale ha studiato. Due anni di esperienza in una azienda agricola in India, qualche anno a svolgere a tempo pieno il lavoro di responsabile presso una casa di solidarietà a Bressanone e tanta voglia di costruire col proprio marito un futuro di idee e soddisfazioni. Nel 2018 i Padri Comboniani di Bressanone aprono un bando per l’affitto trentennale della loro campagna: un maso da sistemare e un blocco di campi tutto attorno, lì nelle vicinanze del loro centro missionario, appena fuori i confini cittadini della borgata altoatesina. Un’occasione che può essere quel famoso treno che passa una volta, e su quel treno riesce a salirci in coppia. Nel luglio dello stesso anno il bando viene vinto e Miriam e suo marito incominciano una avventura nuova, diventano a tutti gli effetti contadini. Nasce così l’azienda agricola Vintlerhof, situata a sud est del capoluogo della Val d’Isarco. Chi ha l’opportunità di andare a trovarla si ritrova dal brulicare cittadino alla tranquillità e serenità della campagna nel giro di una manciata di secondi. Un maso al centro del blocco dei campi, una campagna rigogliosa, una biodiversità rara; ortaggi di ogni tipo, frutta, vigneto, cereali, patate, erbe officinali, qualche castagno sparso nel bosco che fa da corollario al coltivato, ma anche galline, oche, un apiario, asini da terapia. La costruzione storica, ristrutturata e trasformata in agriturismo, un laboratorio per la lavorazione dei prodotti non venduti a fresco, la vendita diretta, l’agricoltura sociale, la pet-therapy con gli asini. Una biodiversità enorme nei campi e nelle idee! Accanto a questo, una forte vocazione per il sociale. Due educatori, con Miriam in particolare che ha all’attivo un master in Agricoltura Sociale, diventati contadini per l’occasione, che non dimenticano le loro esperienze e la loro formazione. Nella fattoria, molte persone che vivono in situazioni difficili sperimentano ed imparano attraverso progetti di integrazione lavorativa le abilità e le competenze che saranno utili per riuscire ad entrare nel mercato del lavoro tradizionale. Si tratta di persone con problemi psichici o di dipendenza, ex detenuti o persone assegnate alle misure alternative al carcere, rifugiati o migranti in attesa dell’esito della commissione, donne uscite da situazioni di violenza o giovani provenienti da famiglie disagiate. Le persone sono il cardine in cui tutto gira nell’azienda di Miriam, l’accudire e il dare nuove dignità sono i principi portanti su cui si fonda la sua azienda.

 

CATEGORIA: DONNE E FUTURO

Toscana – Bianca Mascagni

Bianca ha 34 anni ed è una contadina di prima generazione appassionata del mondo olivicolo dai tempi dell’università. Nata in città, cresciuta nel negozio dei genitori in centro a Siena, guardava la campagna solo da lontano e sognava un lavoro a contatto con la natura. Nel 2015 si laurea alla facoltà di Agraria all’università di Firenze e subito dopo l’università ha la fortuna di accedere al bando della regione Toscana. In tutto questo percorso la Coldiretti ha avuto un ruolo cruciale: supportandola nella compilazione della domanda, ha vinto il bando e da lì è iniziata la sua avventura. La sua azienda è la Mascagni Organic Farm, dove produce olio extravergine di oliva e cereali biologici, diventando così la prima contadina della famiglia. Dalla sua vita universitaria Bianca si è portata dietro la voglia di innovare e di testare: l’idea di Bianca è stata quella di fare agricoltura di precisione sperimentando interventi agronomici innovativi a vantaggio dell’ambiente e dell’agricoltore.  La più importante innovazione è stata quella che riguarda la riduzione dello spreco delle risorse naturali avendo il privilegio di effettuare una sperimentazione che riguarda l’impollinazione con il volo dei droni, un’impollinazione artificiale per valutare l’incremento o meno della produttività delle piante ma anche per trovare soluzioni al lavoro manuale poiché afferma che essendo donna molti lavori di fatica per lei erano particolarmente difficili; è molto importante per la donna in agricoltura che questo diventi appunto un lavoro anche da donna. Ogni giorno Bianca condivide le sue esperienze e le sue conoscenze con tantissime persone da ogni parte del mondo: si va in oliveto, si assaggia l’olio e insieme si sperimenta. Il pensiero cardine di Bianca è che l’olio è un prodotto straordinario, ancora poco conosciuto che merita di essere scoperto e apprezzato da tutti. La terra ha scelto lei e lei ha scelto la terra, ma soprattutto si è fatta trascinare dalla sua passione, ha scelto di coltivare ma anche di innovare!

 

CATEGORIA: DONNE E MADE IN ITALY NEL MONDO  

Sicilia – Monica Solarino

Instancabile. Per definire Monica Solarino l’affettivo giusto è proprio instancabile. 44 anni di Rosolini, in provincia di Siracusa l’imprenditrice ha una produzione di arance biologiche. Sin da piccola, Monica ha manifestato una spiccata vocazione alla conduzione di aziende e proprio grazie all’attività della famiglia è nato l’attaccamento alla “terra” e a quanto il proprio bisnonno Don Luigi, sin dal lontano 1901, iniziò a costruire. Già da tempo dirige e conduce l’azienda “Bioagricola F.lli Solarino che opera da oltre centoventi anni ed attualmente produce e commercializza principalmente agrumi biologici certificati oltre ad olio evo, nonché prodotti trasformati. L’altra parola che la contraddistingue è creatività. Grazie a questa sua caratteristica ha infatti creato un prodotto che esporta persino in Israele: la polvere di arancia e quella di licopene due veri e propri elisir che vengono usati anche nella cosmesi. Con l’innato spirito imprenditoriale, associato alla sua fattiva intraprendenza e perseveranza, Monica è stata capace di proiettare l’azienda negli ultimi 30 anni nella vendita diretta dei propri prodotti biologici, prima entro i confini nazionali e successivamente in tutta Europa grazie all’esperienza maturata e alla frequentazione nelle più quotate vetrine fieristiche internazionali, e successivamente, per alcuni prodotti trasformati, oltre oceano, conquistando commercialmente una clientela seria, selezionata e fidelizzata che ha saputo apprezzare i prodotti della “Bioagricola F.lli Solarino” motivo in più per legarsi alla propria terra. La sua professionalità ha permesso all’azienda di ottenere diverse certificazioni a livello europeo ed internazionale, oltre a vari riconoscimenti ed attestati che hanno permesso la conquista di nuovi ed importanti mercati. Il rapporto con il cliente è il vero punto di forza di Monica, la caparbietà di insistere, di essere presenti nei mercati, esportare il prodotto, la loro terra e le loro origini nei mercati esteri è ciò che le permette di guadagnare fiducia e fidelizzazione. Quando le arance arrivano in Finlandia, in Danimarca, in Francia è come regalare al cliente un pezzo della Sicilia.

 

CATEGORIA: DAL VIVAIO ALL’ATELIER – Creatività

Puglia – Martina Maiorano

Martina ha 33 anni e conduce l’azienda floricola di famiglia con una forte impronta al femminile e all’insegna della creatività. Architetto paesaggista, trasferisce la bellezza dei fiori nella moda, ma anche in allestimenti e bouquet e nella realizzazione di giardini, terrazzi fioriti e in orti verticali e orizzontali.  Con la mamma Angela, florovivaista e stilista, ha proposto, tra gli altri, l’abito floreale indossato a Parigi in una sfilata di haute couture e pubblicato sulla rivista di moda L’Officiel. Dalla sartoria al florovivaismo, una passione per i fiori a 360 gradi. L’azienda floricola è nata nel 1988 a Nardò nello scenario suggestivo del Salento produce piante perenni e annuali: crisantemi, ciclamini, stelle di natale, piante aromatiche, ma anche piante primaverili /estive con la scaveola, la portulaca, la surfinia, la potunia, nel vivaio che si estende per oltre 30 ettari, con serre e spazi esterni. La giornata tipo di Marina è andare in serra accudire i fiori, preparare le piante e portarle al mercato Coldiretti di Lecce. I clienti di Martina la aspettano con gioia perché oltre a vendere da consigli su come accudire le piante. Quella di Martina è anche e soprattutto una storia di colori, che caratterizza le varietà delle piante prodotte alle quali destina ogni giorno cure e attenzioni specifiche. Per Martina coltivare, infatti, significa accudire, rispettare e difendere la natura, perché è da essa che deriva la vera ricchezza del Pianeta.

 

CATEGORIA: AGRIWELLNESS  

Campania – Marina D’Ambra

Da un secolo e mezzo i D’ambra sono uniti da una grande passione per la vita ed il vino, l’innovazione, la creatività ed il rispetto delle tradizioni hanno contraddistinto il loro modo di lavorare, i loro vigneti sono situati in uno dei posti unici al modo, l’isola d’Ischia, dove chi fa agricoltura è considerato un “eroe”. Il nome dell’azienda deriva infatti da piccola frasca, che vuol dire una zona abbandonata nella quale nessuno aveva mai osato coltivarci. Marina D’ambra, dopo aver intrapreso un percorso universitario in Economia e Commercio, decide di dedicarsi a tempo pieno all’ azienda coniugando in modo egregio il suo ruolo di mamma, infatti ha due splendidi figli, a quello di imprenditrice; inoltre è anche presidente della sezione Coldiretti di Forio. Le sue giornate trascorrono nella cantina dove accoglie i turisti e spiega le diverse tipologie di vino, essendo una sommelier. Dotata di una grande creatività che la porta ad esplorare nuovi campi, una sera mentre chiacchierava con sua sorella davanti ad una distesa di vinacce intuì che quello scarto poteva diventare un’ulteriore risorsa da inserire nell’economia circolare della propria azienda. Ed è così che nasce l’idea di trasformare le vinacce, ossia ciò che resta dalla pigiatura della vendemmia, in ricchezza per la cura del corpo. Le vinacce delle uve rosse sono considerate uno degli elementi in natura più ricchi di polifenoli. Queste molecole naturali presenti nelle vinacce hanno preziosissimi antiossidanti, che rivestono un ruolo fondamentale per la pelle, contrastando e rallentando l’invecchiamento. La linea cosmetica Divine ideata da Marina e la sorella e prodotta dalle bucce d’uva rendono la pelle tonica, compatta e soda difendendola dai raggi UV e stimolando la produzione di collagene ed elastina.  La cura e l’attenzione dei prodotti della linea cosmetica di casa D’Ambra sono visibili anche dal packaging di vetro e legno. L’attenzione alle donne di Marina e Sara si evince anche dai nomi delle creme: per il corpo “inebria”, la crema mani “solacia” che vuol dire sollievo e la crema viso e siero “temeta”. Marina è la dimostrazione che le donne sanno evolversi, sanno creare nuove opportunità di business attraverso l’uso della bellezza nelle varie declinazioni.

 

CATEGORIA: DAL CAMPO ALLA TAVOLA NEI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA

Marche – Giuditta Mercurio

Giuditta Mercurio ha 42 anni e porta avanti insieme alla socia Agnese un’azienda agricola biologica tutta al femminile, Il Gentil Verde, di 50 ettari nell’entroterra delle Marche, più precisamente ad Acqualagna.  Attualmente l’imprenditrice oltre ad essere Responsabile Coldiretti Donne Pesaro Urbino è anche Presidente di Agrimercato Campagna Amica. Dopo la laurea conseguita a Bologna in tecnico di Radiologia medica Giuditta ha lavorato in neuroradiologia dell’ospedale Bellaria di Bologna per 10 anni. Nel 2012 scinde il contratto a tempo indeterminato per quello che lei stessa definisce “una vera e propria rinascita” dando vita così alla sua Azienda agricola. Giuditta è stata richiamata dalle sue origini, dalla sua terra. Il punto di forza dell’impresa risiede sicuramente nella coltivazione di grani antichi a tutela della biodiversità e della salute. Il Gentil Verde produce prodotti da forno utilizzando una miscela di cinque grani antichi le cui farine vengono macinate a pietra. Il pane, lavorato manualmente e realizzato con pasta madre, viene cotto a legna per esaltare il massimo del suo sapore e venduto direttamente. L’idea di punta di Giuditta e Agnese è stata quella di radicarsi ad un territorio ma anche esportare i saperi dello stesso… “e come farlo se non vendere i propri prodotti? La vendita nei mercati di Campagna Amica offre a Giuditta l’occasione di informare il consumatore sui temi cari a Coldiretti come KM 0, filiera corta. Giuditta non fa esclusivamente un lavoro di mera vendita, ma lo condisce con la trasmissione di conoscenza e tradizione. La filiera è dunque cortissima ed il lavoro svolto in questo modo restituisce un gusto unico… Il pane è un gesto millenario che accompagna l’umanità da sempre e ci insegna che la campagna è parte del nostro mondo e da li dobbiamo ripartire

 

CATEGORIA: CAMBIO VITA – RITORNO DEI CERVELLI IN FUGA

Emilia Romagna – Monia Repetti

Impeccabile il curriculum di Monia Repetti con un diploma linguistico, una laurea magistrale in “Finanza e Risk Management”, alcuni anni di lavoro all’estero presso la società di consulenza manageriale “Accenture” a Stoccolma e successivamente presso la società “Bormioli Luigi Spa” a Fidenza. Nonostante ciò, nel 2020 ha maturato la decisione di ritornare a lavorare in agricoltura con la sua famiglia nel Comune di Fidenza, inserendosi con il padre nell’attività zootecnica di produzione di latte per Parmigiano –Reggiano. Nel mese di Maggio di quest’anno è stata eletta Responsabile Provinciale Coldiretti Donne Impresa Parma ed è componente del Comitato dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio. Dal 2023 è Consigliera all’interno del Consorzio Agrario di Parma, quale esponente di un’azienda agricola zootecnica tra le più rappresentative sul territorio provinciale. Grazie al percorso di studi e alle esperienze maturate all’estero ha acquisito una professionalità, una visione e una capacità amministrativo/gestionale, che, applicate nell’azienda agricola, ne fanno un esempio virtuoso di imprenditoria femminile moderna e innovativa. L’azienda denominata Repetti Società Agricola un’azienda agricola zootecnica con una produzione complessiva di 30 mila quintali di latte da Parmigiano – Reggiano, che vengono conferiti in una Cooperativa Sociale.

 

CATEGORIA: MULTIFUNZIONALITA’ ROSA

Lombardia – Maria Antonia Ceriani

Quella di Maria Antonia è una storia di coraggio, amore e passione. La passione per l’agricoltura intesa non solo come attività che produce cibo di qualità, ma anche come occasione di comunità nel segno della multifunzionalità, della tutela della biodiversità e delle iniziative sociali anche in aiuto di soggetti fragili come le donne in difficoltà. Quella di Maria e Antonia è una storia che racchiude in sé la quintessenza di quello che le donne sanno e possono fare per il futuro dell’agricoltura italiana. Maria Antonia Ceriani, 43 anni, è la quarta generazione di una famiglia di agricoltori: diplomata al liceo psico-pedagogico ha prima lavorato nelle scuole dell’infanzia e poi per 13 anni si è occupata di marketing in un’azienda commerciale. Nel 2015 la decisione di dare una svolta alla propria vita tornando a gestire l’azienda agricola di famiglia a Truccazzano (Milano), che il padre aveva chiuso dieci anni prima, diventandone la titolare. Oggi Maria Antonia, sposata e mamma di quattro figli, ha fatto di Cascina Claudina un esempio vincente di tutela della biodiversità locale e di multifunzionalità 360 gradi all’interno di una filiera completa, dal campo alla tavola, con un legame inscindibile con il territorio. Gli oltre 30 ettari di terreni agricoli ospitano una grande ricchezza di coltivazioni tipiche della zona (orzo, mais, soia, farro, segale, grano duro, foraggi), grano saraceno e di varietà antiche sia per le piante da frutto sia per alcune varietà di cereali.  I cereali vengono lavorati nel mulino a pietra aziendale e trasformati in farine e prodotti da forno che vengono venduti direttamente in azienda o nei mercati e negli eventi targati Campagna Amica. La cascina di Maria Antonia è anche agriturismo con servizio di alloggio per giovani e famiglie, ma anche per clienti business. La fattoria di Maria Antonia è una realtà a porte aperte: è fattoria didattica e fattoria sociale, organizza a per gruppi, scuole, famiglie, giornate tematiche su tradizioni contadine, gli usi e i costumi locali, la cucina milanese, la conoscenza delle coltivazioni e della loro stagionalità, percorsi e laboratori per bambini e/o adulti personalizzati, eventi culturali di agri-cultura. Per ritrovare la normalità e riallacciare i rapporti interrotti dall’emergenza sanitaria, Maria Antonia si è fatta promotrice di “Una coperta per la vita”, un progetto che da una parte mira a creare una rete di socializzazione tra donne e dall’altra sostiene azioni di solidarietà. Una volta al mese, Maria Antonia mette a disposizione gli spazi della sua cascina per ospitare donne che hanno voglia di passare del tempo insieme, confrontandosi sugli aspetti della vita quotidiana e recuperando la tradizione del lavoro a maglia per realizzare manufatti da donare ad associazioni impegnate in progetti di aiuto a donne, mamme e bambini bisognosi. Quest’ anno, si stanno realizzando sacchi nanna da regalare ai reparti di terapia intensiva neonatale.

 

CATEGORIA: PREMIO SPECIALE – ATTRICE E IMPRENDITRICE AGRICOLA

Sicilia – Margareth Madè

Margareth Un passato da modella e un presente da attrice, è però oggi anche un’abile imprenditrice agricola e gestisce insieme al marito e collega Giuseppe Zeno un bellissimo un uliveto a Noto. Oltre al suo olio, Margareth, vuole narrare la sua Sicilia, una regione dalle mille risorse, culla di un patrimonio enogastronomico senza uguali. Con le loro bambine, ogni anno proprio in questi giorni assistono ad una grande magia: quella delle olive che si trasformano in olio profumatissimo. È una meravigliosa esperienza di vita, dice Margareth, che ci ricorda quanto l’uomo appartenga alla terra e quanto la terra richieda rispetto e dedizione. Sono nata in Sicilia, risiedo altrove. Ma, come scriveva Pirandello, resto “un’isola nell’isola e tale rimarrò anche vivendo lontano”».