ARTICOLO | Economia

Etichetta, 1/4 spesa alimentare resta anonima

21 Ottobre 2017
Etichetta, 1/4 spesa alimentare resta anonima

Resta ancora da etichettare con l’indicazione dell’origine 1/4 della spesa alimentare degli italiani dai salumi ai succhi di frutta, dalle confetture al pane, fino alla carne di coniglio. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente l’annuncio del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al Forum di Cernobbio dell’emanazione del decreto per l’etichetta d’origine per i derivati del pomodoro, fortemente sollecitata dalla Coldiretti. Di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per quella trasformata in salumi, per l’ortofrutta fresca ma non per i succhi, le conserve di frutta o le marmellate per il miele ma non per il pane, l’Italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere – sottolinea la Coldiretti – di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie anche con una profonda revisione delle norme sul codice doganale. Un’esigenza anche dinanzi a rischi alimentari – spiega la Coldiretti – in una situazione in cui sono stati 2.925 gli allarmi scattati nell’Unione Europea con la Turchia che è il paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi (276), seguita dalla Cina (256) e dall’India (194). L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 19 aprile 2017 l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. A livello comunitario – continua la Coldiretti – il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. Da aprile è in vigore l’etichettatura d’origine per latte e derivati, mentre il prossimo passo – conclude la Coldiretti – è l’entrata in vigore dell’obbligo di indicare l’origine per il riso e l grano impiegato nella pasta come previsto nello schema di decreto che introduce l’indicazione obbligatoria dell’origine del grano impiegato nella pasta condiviso dai Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

 

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI

Cibi con l’indicazione origine                      E quelli senza

Carne di pollo e derivati                                      Salumi

Carne bovina                                             Carne di coniglio

Frutta e verdura fresche                                     Carne trasformata

Uova                                                             Frutta e verdura trasformata

Miele                                                             Pane

Passata di pomodoro                                 

Pesce                                                       

Extravergine di oliva          

Latte/Formaggi        

Pasta in itinere       

Riso in itinere

Derivati del pomodoro diversi da passata e sughi pronti in itinere       

 

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