ARTICOLO | Economia

Coldiretti/Censis, 78 mld per mangiare fuori casa (+8%)

20 Ottobre 2017
Coldiretti/Censis, 78 mld per mangiare fuori casa (+8%)

Al mangiare fuori casa è destinato ormai oltre 1/3 del totale dei consumi alimentari delle famiglie, con la spesa per la ristorazione che ha superato i 78 miliardi nel 2016, per un aumento reale dell’8% rispetto a prima della crisi. E’ quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulla ristorazione in Italia presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti (www.coldiretti.it). Nell’ultimo anno – sottolinea la Coldiretti – sono 50,3 milioni gli italiani che hanno mangiato fuori casa almeno una volta, di cui 24,5 milioni regolarmente. I campioni del pranzo o cena al ristorante sono i cosiddetti millennials (i nati tra il 1980 e il 2000), che in 11 milioni hanno mangiato fuori casa, di cui 6,9 milioni regolarmente, a conferma del fatto che si tratta di un fenomeno destinato a crescere nel futuro. Tra i locali scelti – spiega la Coldiretti, 48,6 milioni di italiani hanno frequentato ristoranti, osterie, trattorie di cucina italiana o regionale, mentre 28,7 milioni si sono recati in ristoranti etnici (cinese, indiano, giapponese, ecc.), 36,1 milioni hanno mangiato negli agriturismi, 30,8 milioni in pub e paninoteche, 26,7 milioni in wine bar ed eno pub, 37,9 milioni in bar, caffè, pasticcerie per pranzo o cena, 31,5 milioni di italiani nei fast food, 16,5 milioni nei ristoranti vegetariani/vegani. Ineludibile per il successo è comunque la capacità di far mangiare bene il cliente. Per il 74% degli italiani – rileva la Coldiretti – la buona riuscita di un piatto dipende dalla qualità delle materie prime, mentre per il 17% è legata alla capacità dello chef. In particolare, l’eccellenza nella ristorazione deriva per i cittadini dalla qualità delle materie prime usate per preparare le pietanze (84,2%), dalla loro origine italiana (72,4%), dall’indicazione sul menù della provenienza delle materie prime e degli ingredienti (66,4%). Sono questi i tre elementi fondamentali per una cucina di eccellenza per la ristorazione – spiega la Coldiretti – che evidenziano il ruolo decisivo della filiera agroalimentare italiana, con i prodotti dell’agricoltura italiana considerati la base del buon mangiare, garantendo agli occhi dei clienti cibo di qualità, genuino e sicuro. Non a caso, l’utilizzo di materie prime al 100% italiane viene giudicato un moltiplicatore di attrattività per un locale dal 93,5% degli intervistati. “La capacità di saper valorizzare a tavola i prodotti Made in Italy rappresenta un fattore di successo importante anche in chiave futura, con sempre più giovani che hanno deciso di scommettere sul cibo come risposta alle difficoltà occupazionali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel ricordare che gli iscritti agli istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera sono ben il 7,4% nell’anno scolastico 2017/18”.

 

GLI ITALIANI CHE HANNO MANGIATO FUORI CASA NELL’ULTIMO ANNO

Almeno una volta

50,3 milioni

di cui:

 

Regolarmente (una o
    più volte al mese)

24,5 milioni

Fonte: Rapporto Coldiretti/Censis, su ristorazione 2017

 

LA CLASSIFICA DEI LOCALI PIU’ GETTONATI

Tipologia di locale

Italiani che vi hanno mangiato regolarmente o occasionalmente nell’ultimo anno (milioni)

Ristorante/osteria/trattoria cucina italiana o regionale

48,6

Bar, caffé, pasticcerie (per fare pranzo/cena)

37,9

Agriturismo

36,1

Fast food

31,5

Pub, paninoteca

30,8

Ristorante etnico (cinese, indiano, giapponese, ecc.)

28,7

Wine bar, enopub

26,7

Ristorante vegetariano/vegano

16,5

Fonte: Rapporto Coldiretti/Censis, su ristorazione 2017

 

 

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