Coldiretti e Filiera Italia partecipano a Fruit Attraction di Madrid, uno degli appuntamenti più importanti al mondo per il settore ortofrutticolo. La crescita della fiera spagnola, spiegano le due organizzazioni, è il risultato di una strategia nazionale unitaria e di un sistema logistico efficiente, che ha permesso alla Spagna di diventare leader in Europa con 13 milioni di tonnellate di frutta e verdura esportate, pari a metà delle forniture comunitarie.
“Se vogliamo restare competitivi dobbiamo investire anche in Italia su una logistica moderna ed efficiente” sottolineano Coldiretti e Filiera Italia, ricordando che la Spagna non è solo grande esportatore ma anche grande importatore, con 5,4 milioni di tonnellate acquistate per 7 miliardi di euro, un mercato quindi strategico anche per le nostre imprese.
Export italiano in crescita, ma restano le criticità
Secondo l’analisi Coldiretti, nel primo semestre 2025 l’export ortofrutticolo italiano ha registrato un +8% in volume e +14% in valore, consolidando il record storico del 2024. Ottime performance per frutta fresca e secca, in particolare mele, uva da tavola e kiwi.
Ma il settore deve affrontare ancora molte criticità:
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il calo della produzione legato a eventi climatici estremi e ai ritardi sugli investimenti irrigui,
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la concorrenza sleale da Paesi che utilizzano fitofarmaci vietati in Italia ed Europa,
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frodi che falsificano l’origine, trasformando in “italiana” o “spagnola” frutta proveniente da Egitto o Marocco.
“Abbiamo ottenuto che la Commissione europea inserisse nella Vision la riformulazione dei limiti sui residui e l’assimilazione tra importazioni e uso interno, ma servono atti concreti – afferma Luigi Scordamaglia, responsabile internazionalizzazione di Coldiretti e Ad di Filiera Italia – Non possiamo accettare un’Europa che penalizza i nostri agricoltori e premia chi non rispetta le stesse regole. Bisogna inoltre fermare le frodi che minano la credibilità dell’Unione Europea”.
Trasparenza sui prezzi e aggregazione delle imprese
Dopo la mobilitazione dei 20mila agricoltori italiani sul grano, Coldiretti chiede la stessa trasparenza anche per l’ortofrutta e annuncia che denuncerà le catene della distribuzione che acquistano sottocosto.
Al tempo stesso, Coldiretti e Filiera Italia ribadiscono la necessità di superare le barriere fitosanitarie per aprire nuovi mercati e valorizzare il Made in Italy ortofrutticolo, tanto imitato quanto vino, formaggi e salumi.
“Il prestigio del Made in Italy deve valere anche per la nostra ortofrutta, dalle pere Abate in Germania al pomodoro italiano negli Stati Uniti – evidenziano Coldiretti e Filiera Italia –. Per competere serve una vera aggregazione delle imprese e una riforma dell’OCM che premi le organizzazioni forti e rappresentative, non quelle pseudo familiari”.
FAQ
- Che cos’è Fruit Attraction? È una delle principali fiere mondiali dedicate all’ortofrutta, che si svolge ogni anno a Madrid.
- Quanto vale oggi l’export ortofrutticolo italiano? Nel primo semestre 2025 è cresciuto dell’8% in volume e del 14% in valore, dopo il record storico del 2024.
- Perché la Spagna è leader europeo del settore? Perché esporta 13 milioni di tonnellate di frutta e verdura, grazie a una strategia nazionale unica e a una logistica efficiente.
- Quali sono i punti critici per l’Italia? Cambiamenti climatici, ritardi sugli investimenti irrigui, concorrenza sleale con fitofarmaci vietati in Ue e frodi sull’origine.
- Cosa chiede Coldiretti per il futuro? Maggiore trasparenza sui prezzi, lotta alle importazioni sleali, riforma dell’OCM e aggregazione delle imprese.