ARTICOLO | Economia

Caldo, sei italiani su dieci al lavoro in orti e terrazzi

27 Maggio 2018
Caldo, sei italiani su dieci al lavoro in orti e terrazzi

Con l’arrivo del caldo che ha asciugato i terreni resi fradici dalle ultime piogge, 6 italiani su 10 sono tornati all’aperto per la cura di verdure, ortaggi, di piante e fiori in vaso o nella terra, in orti, giardini, balconi e terrazzi. E’ quanto afferma la Coldiretti in relazione all’arrivo dell’anticiclone africano che ha fatto alzare le temperature lungo la Penisola, nonostante l’arrivo di temporali violenti, forti venti e grandinate al nord che rischiano di far salire il conto di 400 milioni di danni provocati dal clima impazzito all’agricoltura dall’inizio dell’anno.

Quella dell’orto e del giardinaggio – spiega la Coldiretti – è una passione che coinvolge un numero crescente di italiani tanto che sono sempre di più le amministrazioni pubbliche che organizzano spazi attrezzati. Nei capoluoghi di provincia – rileva la Coldiretti – in cinque anni si è registrata una crescita del 36,4% con il record di oltre 1,9 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale, divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione familiare, secondo i dati report Ambiente urbano 2017 di Istat.

Il popolo degli hobby farmes però – sottolinea la Coldiretti – non passa all’azione solo su aree pubbliche organizzate, ma si dedica anche al recupero di terre abbandonate lungo le linee ferroviarie, lungo i canali, nelle zone pedonali, ma anche all’interno dei condomini con una vera e propria rinascita fatta di frutta, verdura, ortaggi ma anche di piante, fiori e piante aromatiche, senza dimenticare gli orti nelle scuole dove i bambini imparano dal vino i cicli delle stagioni e la vita della piante.

Si tratta – continua la Coldiretti – di una passione con una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emerge una percentuale più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini, con una presenza anche di stranieri. Le motivazioni degli hobby farmers – spiega un’indagine Coldiretti/Ixè –  vanno dalla passione di lavorare all’aria aperta alla voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, dal gusto di mangiare od offrire a familiari e amici prodotti freschi, genuini e di stagione al desiderio di risparmiare senza rinunciare alla qualità.

Chi non ha grandi disponibilità di terra può dare lo stesso libero sfogo al proprio amore per la zappa grazie a soluzioni alternative come l’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio, quello verticale che si si sviluppa su pareti di panno e tessuto, l’orto “ecologico” che ricicla materiali di scarto come le bottiglie e i contenitori di plastica oppure quello rialzato “a carrello” per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi. Non mancano neppure gli orti spaziali come quello ideato dall’Enea che, in ambienti chiusi come aeroporti, metropolitane, centri commerciali, ma anche estremi come deserti, aeree polari e lo spazio, simula le condizioni di un campo e permette di far crescere ortaggi come patate, pomodori, lattuga e basilico, e per la prima volta persino alberi come l’ulivo.

L’investimento per realizzare un orto tradizionale a terra si può stimare – informa la Coldiretti – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Per coltivare su terrazzi e balconi bastano invece poche decine di euro. In ogni caso – sottolinea la Coldiretti – individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati.

Un successo quello degli orti che ha importanti effetti sul mercato e sull’occupazione infatti le vendite di macchine per il giardinaggio nel 2017 hanno registrato un incremento delle vendite del 7,3% per i trattorini e addirittura del 18,5% per i rasaerba robotizzati, per non parlare delle serre e dei vivai dove gli italiani vanno a rifornirsi di piante e fiori grazie – conclude la Coldiretti – ad un settore che in Italia vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro e conta 100mila addetti in 27mila aziende impegnate nella coltivazione di oltre 2.000 specie vegetali.

IL DECALOGO PER UN ORTO PERFETTO
1) Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati.
2) Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.
3) Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.
4) Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.
5) Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).
6) Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.
7) Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante.
8) Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti;
9) Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive.
10) Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.

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