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Giornata caffè: un rito Unesco da 30 mln di tazzine al giorno

26 Marzo 2022
Giornata caffè: un rito Unesco da 30 mln di tazzine al giorno

La domanda di riconoscimento del caffè espresso tutela un rito quotidiano da parte degli italiani che vede un consumo di 30 milioni di tazzine al giorno tra bar, ristoranti e locali pubblici. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della giornata nazionale del “Rito del caffè espresso italiano” del 26 marzo a sostegno della candidatura del “caffè espresso italiano” a patrimonio immateriale dell’Unesco.

Il dossier di candidatura de “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”, sarà esaminato il 29 marzo dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco che dovrà formalmente decidere se inviare a Parigi la candidatura per ottenere l’iscrizione. Un obiettivo che punta ad arricchire il paniere delle tradizioni alimentari nazionali già tutelate dall’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura che comprende – sottolinea la Coldiretti – dalla “Cerca e cavatura del tartufo in Italia” all’ “arte del pizzaiuolo napoletano” fino alla “Dieta mediterranea”.

Un’abitudine radicata che è espressione di uno stile di vita conosciuto in tutto il mondo dal quale sono nate anche espressioni di solidarietà – aggiunge Coldiretti – come l’usanza del “caffè sospeso” quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo, che magari non se lo può permettere.

Tra i molti tesori italiani già iscritti ci sono – continua la Coldiretti – la cerca e cavatura del tartufo (2021), l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010), l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013), la vite ad alberello di Pantelleria (2014), l’arte della Falconeria (2016), l’arte dei pizzaiuoli napoletani (2017), la Transumanza (2019) fino all’ “Arte dei muretti a secco”.

Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco – conclude la Coldiretti – ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti, e proprio l’Italia è lo stato che ne vanta il maggior numero a livello mondiale? come le Colline del Prosecco e le faggete dell’Aspromonte e del Pollino.

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