Primo piano
PIEMONTE, CLIMA: BENE RISOLUZIONE PER ACQUA SALVA RACCOLTI
Bene la risoluzione per garantire l’acqua alle produzioni agricole fondamentali per le forniture alimentari alle famiglie sulle quali pesano gli effetti economici dei rincari causati dalle conseguenze della guerra in Ucraina. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il documento approvato dalla Commissione agricoltura al Senato che chiede al Governo di assicurare le risorse necessarie all’irrigazione dei campi nell’ambito della transizione dal sistema del deflusso minimo vitale al deflusso ecologico rispetto alle riserve idriche italiane.
La risoluzione impegna il Governo a realizzare un monitoraggio completo delle portate dei corsi d’acqua e dei bacini con l’impatto su ambiente e sistemi produttivi per aumentare la resilienza ecologica ed economica del Paese. Il documento della Commissione sostiene inoltre la regolamentazione dei consumi idrici nazionali con la realizzazione e la gestione di bacini di accumulo e l’attuazione di una politica di intervento sui consumi domestici per sostenere il risparmio idrico ed energetico.
“Una direzione strategica fondamentale in uno scenario in cui i cambiamenti climatici – fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – hanno modificato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana. Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto, insieme ad Anbi, un progetto concreto immediatamente cantierabile nel PNRR – continuano –. Un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto e ottimizzare i risultati finali .L’idea è di “costruire” senza uso di cemento, in equilibrio con i territori, laghetti che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione”.
Dal Territorio
PUGLIA, CILIEGIE: PRODUZIONE DIMEZZATA CON QUALITÀ ECCELLENTE E CALIBRI AL TOP
Con una produzione dimezzata che segna una diminuzione del 55% di frutti sugli alberi rispetto allo scorso anno, è alle porte la raccolta delle ciliegie in Puglia di qualità eccellente e calibri considerevoli. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia che segnala un ritardo di 10 giorni circa sull’inizio della raccolta rispetto alla campagna 2021.
Gli effetti della gelata si sono fatti sentire – spiega Coldiretti Puglia – sulle primizie Bigarreau e Georgia, con una diminuzione della produzione fino al 70% delle quantità delle varietà precoci rispetto all’anno scorso.
Il via alla raccolta dei cosiddetti ‘frutti del paradiso’ vede gli agricoltori alle prese con il balzo dei costi di produzione e la grave siccità, per cui serve fare squadra per sostenere e rilanciare le ciliegie di Puglia attraverso il PSR, l’IGP, campagne di promozione, ricerca e innovazione, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, la convocazione urgente di un tavolo regionale che, a partire dalla riorganizzazione e dal rafforzamento delle filiera, avvii un piano di rilancio del settore cerasicolo pugliese.
La presenza di varietà obsolete e scarsa conoscenza e adeguata sperimentazione di varietà innovative, interessanti per i mercati nazionali e d’esteri – aggiunge Coldiretti Puglia – assieme ad elevati costi colturali, in particolare per la mano d’opera, peraltro di difficile reperimento e una disponibilità irrigua spesso limitata, sono elementi di forte criticità per un settore che in Puglia vale 22 milioni di euro.
La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, detiene con le sue quasi 32.000 tonnellate – spiega Coldiretti Puglia – il 35% delle produzioni italiane e il 62% delle superfici investite pari a circa 19.000 ettari di terreno ed un fatturato di circa 22 milioni di euro. La produzione di ciliegie risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% del totale nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia – con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale.
E’ necessario ricostruire una vera e propria filiera che sia in grado di valorizzare il prodotto anche attraverso una caratterizzazione territoriale della produzione – insiste Coldiretti Puglia – con la creazione di un Marchio che valorizzi le caratteristiche organolettiche della ciliegia e le capacità di produzione da parte degli operatori del settore, un marchio come la I.G.P. che possa essere riconosciuta dal consumatore, per rendere competitiva una coltura tradizionale e tipica della Puglia.
La produzione di ciliegie è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione devono essere mantenute integre le pezzature – Insiste Coldiretti Puglia – particolarmente consistenti per la ciliegia Ferrovia, la compattezza ed il sapore, attività che richiedono un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabili, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine.
La produzione di ciliegie subisce anche gli attacchi di insetti alieni, come la Drosophila Suzukii, il moscerino che attacca prevalentemente dei piccoli frutti specie con buccia sottile come la ciliegia, per cui va sostenuta e finanziata la ricerca con risorse orientate a sostenere metodi di lotta al parassita, come la lotta biologica attraverso l’introduzione in Puglia dell’Imenottero Ganaspis Brasiliensis, che potrebbe contrastare la diffusione della Suzukii nei nostri territori.
Le ciliegie sono uno dei frutti più amati e con meno calorie – aggiunge Coldiretti Puglia – e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano, inoltre, oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono melatonina naturale, una sostanza che favorisce il sonno – conclude Coldiretti Puglia – e sono una fonte di antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a contrastare l’invecchiamento provocato dai radicali liberi.
PIEMONTE, CON STOP OLIO DI PALMA INCENTIVARE BURRO
L’Italia importa olio di palma dall’Indonesia per un valore di circa 590 milioni di euro che rappresentano quasi la metà del totale delle importazioni dall’estero, le quali ammontano a 1,3 miliardi di euro nel 2021, in aumento del 15% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore della decisione dell’Indonesia di sospendere le esportazioni di olio di palma, di cui il Paese e il primo produttore mondiale, a causa delle difficoltà sul mercato interno e del rischio di tensioni sociali.
L’olio di palma è utilizzato nell’industria alimentare in alimenti dolci e salati come biscotti, brodi e zuppe, dolciumi, creme spalmabili, torte, grissini, brioche e alcuni piatti pronti. Una possibilità che oggi può essere addirittura nascosta ai consumatori per effetto della circolare dal Ministero dello Sviluppo economico emanata all’inizio di aprile che consente all’industria alimentare di utilizzarlo in sostituzione di quello di girasole senza indicarlo esplicitamente in etichetta.
“Si tratta di un prodotto che già molte imprese in Italia hanno deciso di sostituire poiché alle preoccupazioni sull’impatto sulla salute, a causa dell’elevato contenuto di acidi grassi saturi, si aggiungono quelle dal punto di vista ambientale perché – fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – l’enorme sviluppo del mercato dell’olio di palma sta portando a livello globale al disboscamento selvaggio di vaste foreste, senza dimenticare le denunce per lo sfruttamento del lavoro e l’inquinamento provocato dal trasporto a migliaia di chilometri di distanza dal luogo di produzione”.
Per l’opposizione crescente dei consumatori, la scritta “senza olio di palma” è diventata una delle più diffuse sugli scaffali di negozi e supermercati.
“Una alternativa all’olio di palma può essere, soprattutto in Piemonte dove il comparto lattiero-caseario registra una produzione lorda vendibile di 390 milioni, conta 2000 aziende produttrici con circa 8000 addetti e 51 specialità di formaggi, il burro, ideale per ogni tipo di preparazione da forno. Per questo vanno incentivati gli accordi di filiera coinvolgendo l’industria di trasformazione, soprattutto dolciaria largamente presente sul nostro territorio regionale, per far sì che quest’ultima possa utilizzare esclusivamente il burro 100% Made in Italy ed in Piemonte, anziché acquistarlo interamente nel nord Europa”, concludono Moncalvo e Rivarossa.
TRENTO, INTERVENIRE PER CONTENERE CARO ENERGIA E COSTI DI PRODUZIONE
In controtendenza all’andamento generale dell’inflazione salgono ancora i prezzi alimentari che fanno registrare al consumo un aumento medio del 6,3 % (rispetto al +5,8% di marzo) a causa del conflitto in Ucraina con un effetto dirompente sull’attività delle imprese e sulle tavole dei consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’inflazione ad aprile divulgati alla viglia del Cibus il Salone Internazionale dell’Alimentazione a Parma che inizia martedì 3 maggio alle ore 9,30 dove nello stand della Coldiretti al Padiglione 8 – Stand J024 – I024 apre la mostra shock sui rincari da campi a tavola e diffusa l’indagine Coldiretti “La guerra nel piatto” sugli effetti del conflitto sulla filiera agroalimentare.
Tra i prodotti di stagione – sottolinea la Coldiretti – aumentano i prezzi al consumo del 7,8% per la frutta e del 12% quelli della verdura ma nei campi e nelle stalle è crisi profonda per effetto degli aumenti record dei costi alla produzione.
“Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro” afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi nel sottolineare che “ occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.
TOSCANA, BENE BANDO DA 26MLN PER COMPETITIVITÀ IMPRESE AGRICOLE
I 26 milioni stanziati dalla Regione Toscana sulla misura 4.1.1 del Piano di Sviluppo Rurale per gli investimenti e la competitività delle aziende agricole toscane sono una boccata di ossigeno dopo il Covid in uno scenario di incertezza per il conflitto in Ucraina, frutto di una lunga concertazione con le proposte di Coldiretti Toscana. “Ora serve una stretta inderogabile sulla semplificazione per rendere la gestione burocratica più fluida e efficiente, rendendo piu competitive le aziende agricole, perché la burocrazia continua a togliere tempo e opportunità al lavoro dei campi” afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.
Serve dunque semplificare – insiste Coldiretti Toscana – gli adempimenti e le istruttorie per spendere subito le risorse, dopo l’approvazione della delibera da parte della giunta regionale, proposta dall’assessora all’agricoltura, Stefania Saccardi, che stanzia 26 milioni di euro di risorse per l’anno 2022 per il miglioramento della competitività e della redditività delle aziende agricole toscane. Il finanziamento complessivo, come ha ricordato la Regione Toscana, deriva da risorse comunitarie per il 43,12%, da cofinanziamento statale per il 39,82% e dalla quota regionale che è pari al 17,06%. Coldiretti Toscana ringrazia la giunta regionale, e il vice presidente Stefania Saccardi, per il ruolo attivo che la Regione Toscana sta avendo in questa fase congiunturale molto negativa per tutto il sistema, nel riconoscere e nel mettere a disposizione del mondo agricolo risorse ed opportunità importanti con tempestività e con attenzione.
Le spese ammissibili dal bando, in uscita nel mese di maggio, – anticipa Coldiretti Toscana – sono quelle finalizzate alla costruzione o ristrutturazione di fabbricati produttivi aziendali nell’ambito delle produzioni vegetali, zootecniche, per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Riguardano anche gli interventi di efficientamento energetico finalizzati al risparmio energetico mediante coibentazione di edifici aziendali e serre fisse o al miglioramento dell’efficienza degli impianti di riscaldamento o raffreddamento. Per ciò che riguarda la rimozione e lo smaltimento di coperture e parti in cemento amianto sono ammissibili anche gli interventi sulle strutture destinate alla rimessa di macchine e di attrezzature utilizzate nella coltivazione o nella raccolta. Sono finanziabili anche gli interventi di realizzazione o ristrutturazione di strutture per lo stoccaggio e il trattamento degli effluenti palabili e non palabili degli allevamenti, per il trattamento delle acque riciclate, per i miglioramenti fondiari relativi ad impianti per la produzione di specie vegetali poliennali, ad elementi strutturali collegati alla gestione del pascolo, alle sistemazioni idraulico agrarie, a recinzioni per la protezione di allevamenti stabulati in grado di garantire adeguati livelli di bio-sicurezza dell’allevamento, a recinzioni per la protezione delle colture dai danni da fauna selvatica.
I contributi concedibili variano dai 150.000 ai 350.000 euro dipendentemente dal numero di occupati e da quello dei tirocini non curriculari attivati. Il bando sarà pubblicato sul sito internet della Regione Toscana e sarà consultabile nella pagina dedicata ai fondi comunitari per l’agricoltura.
EMILIA ROMAGNA, IL SUPERCOMPUTER PORTA L’AGRICOLTURA NEL FUTURO
“Un supercomputer in grado di fare 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo, paragonabile in tutto e per tutto a quelli installati da Stati Uniti, Cina e Giappone è una risorsa di un valore inestimabile per il futuro dell’economia, per la nostra agricoltura di precisione e per essere pronti ad affrontare i cambiamenti climatici; ci uniamo alla soddisfazione della Regione che ha fatto sì che l’Emilia-Romagna possa ospitare un polo tecnologico di questa portata”. È quanto ha detto il Presidente di Coldiretti regionale, Nicola Bertinelli, presente oggi, assieme fra gli altri al Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alla direttrice generale di Ecmwf, Florence Rabier e al ministro plenipotenziario e vicedirettore per la promozione integrata e l’innovazione Giuseppe Pastorelli, alla sottoscrizione dell’accordo sul passaggio degli spazi, tra Regione Emilia-Romagna, Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (Ecmwf), per l’insediamento a Bologna del Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine – ECMWF.
“In settori come l’agricoltura e l’ambiente, la programmazione in base alle condizioni metereologiche è fondamentale” ha continuato Bertinelli che ha aggiunto: “la possibilità di utilizzare i dati meteo sempre più precisi renderà più semplice, veloce e puntuale prevedere e quindi programmare tutta una serie di strumenti di prevenzione per evitare danni come quelli che hanno colpito le aziende agricole negli ultimi anni”.
“Come Coldiretti – ha concluso il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – vogliamo mostrare grande soddisfazione ed entusiasmo per la presenza a Bologna del Data Center del Centro Meteo Europeo, uno strumento di valore assoluto per la gestione dei big data per consulenza, formazione e per prevenire i rischi. Auspichiamo di poter partecipare a gruppi di lavoro, al fine di rendere possibile una diretta integrazione tra la nostra attività e le capacità di calcolo del Centro in modo tale da poter sviluppare ancor di più gli strumenti che favoriscano lo sviluppo dell’agricoltura di precisione”.
TOSCANA, COVID: 70% D’ACCORDO CON LINEA PRUDENZA
Quasi uno su tre (30%) vorrebbe l’abolizione tutte le misure di restrizione a partire dal 1 maggio. Via quindi non solo green pass ma anche mascherine senza alcuna ulteriore limitazione. A rilevarlo è un sondaggio online di Coldiretti Toscana condotto prima del nuovo decreto del Governo sul sito https://www.toscana.coldiretti.it che ha però evidenziato come tra la maggior parte di coloro che hanno risposto, circa il 70%, prevalga una linea più prudenziale in linea con le decisioni assunte dal Governo in queste ore. Il 42% è infatti favorevole a mantenere l’uso della mascherina nei luoghi al chiuso come teatri e cinema e sui mezzi pubblici; c’è poi un 12% che preferirebbe procedere gradualmente, senza fretta, all’allentamento delle misure di restrizione sulla base dell’andamento dei contagi. Il 16% continuerà ad indossare i dispostivi di protezione anche se non dovesse essere più obbligatorio farlo dal 1 maggio per proteggersi dai rischi di una ripresa dei contagi. “L’andamento ancora altalenante del numero dei contagi e delle reinfezioni ma anche l’abitudine ed il senso di protezione spingono la maggioranza ad agire con cautela. – analizza Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – Le misure di prevenzione hanno fortemente condizionato la vita di tutti noi e delle attività economiche; mano a mano che sono state allentate, prima con lo stop al tampone per i viaggiatori Ue con Green Pass, poi con la cessazione dello stato di emergenza nazionale lo scorso 1 aprile, siamo tornati progressivamente ad un clima di quasi normalità che ha permesso a settori chiave della nostra regione come quello del turismo di ripartire con un buono slancio e con prospettive molto interessanti per i prossimi mesi”.
E proprio il turismo è stato tra i comparti più penalizzati dalla lunga pandemia con 39 milioni di presenze tra italiani e stranieri nelle strutture ricettive di tutta la regione in meno sommando il 2019 ed il 2020 rispetto al dato pre-pandemia per una perdita di fatturato di almeno 4 miliardi di euro secondo una stima di Coldiretti sulla base dei dati Istat. Un contraccolpo che non ha risparmiato i 5.400 agriturismi della Toscana, regione leader a livello nazionale per il turismo rurale con 85 mila posti letto, con oltre 2 milioni di presenze in meno e l’indotto legato a piccoli borghi e centri minori nelle campagne. “Il ponte pasquale ha fatto intravedere un cambio di passo insieme ad una ritrovata fiducia che fa ben sperare per l’estate, anche se a pesare ora sono le incertezze legate alle conseguenze della guerra in Ucraina, dell’inflazione e dello tsunami di rincari che si sono abbattuti sulle famiglie” conclude il Presidente Filippi.
ASTI, EMERGENZA IDRICA: BENE RISOLUZIONE PER ACQUA SALVA RACCOLTI
?Bene la risoluzione per garantire l’acqua alle produzioni agricole fondamentali per le forniture alimentari alle famiglie sulle quali pesano gli effetti economici dei rincari causati dalle conseguenze della guerra in Ucraina. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il documento approvato dalla Commissione agricoltura al Senato che chiede al Governo di assicurare le risorse necessarie all’irrigazione dei campi nell’ambito della transizione dal sistema del deflusso minimo vitale al deflusso ecologico rispetto alle riserve idriche italiane.
“La risoluzione – spiega Marco Reggio presidente Coldiretti Asti – impegna il Governo a realizzare un monitoraggio completo delle portate dei corsi d’acqua e dei bacini con l’impatto su ambiente e sistemi produttivi per aumentare la resilienza ecologica ed economica del Paese. Il documento della Commissione sostiene inoltre la regolamentazione dei consumi idrici nazionali con la realizzazione e la gestione di bacini di accumulo e l’attuazione di una politica di intervento sui consumi domestici per sostenere il risparmio idrico ed energetico”.
“Una direzione strategica fondamentale in uno scenario in cui i cambiamenti climatici – sottolinea Diego Furia direttore Coldiretti Asti – hanno modificato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana”.
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile, afferma Coldiretti nel sottolineare che, si tratta di un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua.
“Il progetto nazionale – spiega il direttore Furia – prevede la realizzazione di una rete di bacini di accumulo con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto e ottimizzare i risultati finali”.
“L’idea – concludono Reggio e Furia – è di “costruire” senza uso di cemento, in equilibrio con i territori, laghetti che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione”.
CUNEO: BENE LA RISOLUZIONE PER L’ACQUA “SALVA RACCOLTI”
Bene la risoluzione per garantire l’acqua alle produzioni agricole fondamentali per le forniture alimentari alle famiglie sulle quali pesano gli effetti economici dei rincari causati dalle conseguenze della guerra in Ucraina. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il documento approvato dalla Commissione Agricoltura al Senato che chiede al Governo di assicurare le risorse necessarie all’irrigazione dei campi nell’ambito della transizione dal sistema del deflusso minimo vitale al deflusso ecologico rispetto alle riserve idriche italiane.
La risoluzione – spiega Coldiretti – impegna il Governo a realizzare un monitoraggio completo delle portate dei corsi d’acqua e dei bacini con l’impatto su ambiente e sistemi produttivi per aumentare la resilienza ecologica ed economica del Paese. Il documento della Commissione sostiene, inoltre, la regolamentazione dei consumi idrici nazionali con la realizzazione e la gestione di bacini di accumulo e l’attuazione di una politica di intervento sui consumi domestici per sostenere il risparmio idrico ed energetico.
“Una direzione strategica fondamentale in uno scenario in cui i cambiamenti climatici – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – hanno modificato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità è diventata la calamità più rilevante per la nostra agricoltura. Per risparmiare acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto, insieme ad ANBI, un progetto concreto immediatamente cantierabile nel PNRR, un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.
“Il progetto – evidenzia il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di realizzare senza uso di cemento laghetti che conservino l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione”.
FORLI’, ARRIVO PIOGGIA SALVA RACCOLTI DA SICCITA’
L’arrivo della pioggia salva le campagne dalla siccità che rischia di compromettere i raccolti necessari a garantire le forniture alimentari al Paese in un momento in cui si registrano speculazioni, accaparramenti e blocco dei commerci a causa della guerra in Ucraina. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo della perturbazione lungo tutta la Penisola in un anno con precipitazioni più che dimezzate al nord Italia.
La pioggia è importante con l’avvio delle semine primaverili in una situazione in cui il fiume Po fa registrare un livello idrometrico di -3,4 metri al Ponte della Becca, ma pesanti anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 6% di quello di Como al 28% del Maggiore, secondo il monitoraggio della Coldiretti.
Il raccolto italiano di soia destinata all’alimentazione degli animali dovrebbe superare il milione di tonnellate (+16%) su oltre 290mila ettari coltivati, quello di girasole sfiorerà le 300mila tonnellate (+5%) su 122mila ettari mentre la produzione di mais sarà di oltre 6,1 milioni di tonnellate (+1%) su più di 600mila ettari a livello nazionale, minacciati dall’emergenza siccità che – precisa la Coldiretti – continua ad interessare importanti aree del Paese a partire dalla Pianura Padana.
La garanzia della produzione nazionale è importante per l’approvvigionamento alimentare del Paese in una situazione internazionale segnata da accaparramenti e speculazioni con carestie nei aree piu’ povere e inflazione in quelli ricchi come in Italia dove i prezzi del cibo sono saliti in media del 4,6% con punte che vanno dal 19% per l’olio di semi davanti alla verdura fresca che cresce del 17% e la pasta che costa il 12% in più con la corsa agli acquisti nei supermercati per fare scorte, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi a Marzo. Aumenti dei prezzi significativi nel carrello – sottolinea Massimiliano Bernabini Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena – fanno segnare nell’ordine burro (+11%), frutti di mare (+10%), farina (+9%), margarina (+7%), frutta fresca (+7%), pesce fresco (+6%) e carne di pollo (+6%).
La carenza di precipitazioni a causa dei cambiamenti climatici e l’aumento record dei costi di produzione provocato dalla guerra in Ucraina sta mettendo in serio pericolo anche le semine di riso in Italia dove si ottiene circa la metà della produzione europea. Si tratta di un settore – sottolinea la Coldiretti – con 227mila ettari coltivati e 3700 aziende agricole che raccolgono 1,5 milioni di tonnellate di risone all’anno, oltre il 50% dell’intera produzione Ue, con una gamma varietale unica e fra le migliori a livello internazionale. Uno scenario preoccupante – continua la Coldiretti – proprio nel momento in cui i consumi alimentari mondiali potrebbero nel tempo spostarsi, in diversi Paesi, dal grano al riso, secondo il Dipartimento dell’agricoltura statunitense (Usda) che evidenzia come i mercati cerealicoli globali siano stati colpiti dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla quasi completa cessazione delle esportazioni di grano da quel Paese.
Quello del riso è peraltro l’unico settore in cui l’Italia è più che autosufficiente in una situazione in cui – evidenzia la Coldiretti – il Paese è deficitario in molte materie prime e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 53% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 56% del grano duro per la pasta e il 73% dell’orzo.
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto insieme ad Anbi un progetto concreto immediatamente cantierabile – sottolinea Coldiretti – un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti. L’idea è di realizzare laghetti, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.
VICENZA, GRANDE PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO IN PRESENZA
Grande partecipazione, ieri sera, all’assemblea provinciale di Coldiretti Vicenza, nel corso della quale, oltre ad essere stato approvato il bilancio, sono state apportate delle modifiche allo statuto associativo, al fine di garantire una sempre maggiore trasparenza e democraticità dell’organizzazione.
L’incontro, però, ha rappresentato anche l’occasione per incontrare in presenza i dirigenti dell’Associazione attivi nel territorio, le vere sentinelle di Coldiretti, che con la propria presenza ed attività stimolano i soci ed infondono fiducia per guardare al domani pensando ad un’agricoltura sempre più innovativa, moderna e competitiva. Un’agricoltura, però, che dev’essere necessariamente sostenibile. Come ha evidenziato anche il direttore di Coldiretti Vicenza, Simone Ciampoli: “lavorare sulla sostenibilità ambientale è una priorità, ma non dobbiamo dimenticare che ogni nostro socio è prima di tutto un imprenditore, che deve far quadrare i conti e, il più delle volte, ha una famiglia alle spalle che contribuisce in modo determinante a garantire l’operatività dell’azienda. La sostenibilità economica, quindi, non è un di più, ma è l’obiettivo primo a cui dobbiamo mirare, assicurando, naturalmente, dei margini che consentano di fare investimenti e di andare avanti con soddisfazione nel proprio lavoro”.
Concetti ribaditi anche dal presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, che ha condotto un intervento sindacale fortemente orientato a dare carica ai dirigenti, sempre attivi e presenti nel territorio, per non dimenticare qual è la mission di Coldiretti e quali sono gli impegni che l’Organizzazione ha assunto nei confronti dei propri associati.
“Dobbiamo essere consapevoli che siamo parte di una grande Organizzazione – ha spiegato il presidente Cerantola in assemblea – in ogni nostro progetto ci mettiamo la faccia, non soltanto la bandierina gialla. Riusciamo a fare proposte chiare, concrete e realizzabili. Al contempo, però, dobbiamo essere consapevoli che per pesare su determinate scelte dobbiamo essere tutti informati ed allineati nelle decisioni. Occorre correre compatti verso un’unica direzione, consapevoli che l’indicazione è quella giusta e che è la migliore per il bene dell’Agricoltura e del territorio”.
Concetti, quello di Agricoltura e Territorio, su cui il presidente Cerantola è più volte tornato, anche ponendo l’accento sull’esigenza di instaurare un proficuo rapporto con le forze sociali e misurarsi attentamente con il modo politico. “Dobbiamo misurarci con gli attori nel territorio – ha proseguito il presidente Cerantola – ma non possiamo certo trascurare il dialogo intra associativo. I nostri soci sono una ricchezza che va salvaguardata, in quanto rappresentano una risorsa per l’agricoltura ed il Vicentino, nonché un’opportunità irrinunciabile per l’economia locale”.
Anche per queste ragioni, a partire dal 3 maggio, Coldiretti incontrerà, nelle diverse zone in cui l’Organizzazione è presente (Sandrigo, Lonigo, Bassano del Grappa, Montecchio Maggiore, Asiago, Noventa Vicentina, Schio, Thiene e Vicenza) i propri associati. “Sarà un momento fondamentale per confrontarsi – ha concluso il direttore Ciampoli in assemblea – per fare informazione, ma soprattutto per ascoltare. Parleremo delle battaglie che Coldiretti sta portando avanti, ma anche di aspetti più prettamente tecnici: dalle risorse previste dal Pnrr al Psr, per arrivare alle novità fiscali ed al nuovo regolamento regionale ambientale, nonché degli importanti temi relativi alla sicurezza sul lavoro”.
CUNEO, 1,9 MILIARDI PER BIOGAS E BIOMETANO CONTRO IL CARO ENERGIA
Con 1,92 miliardi di euro previsti nel PNRR il biogas e il biometano rappresentano scelte strategiche per rispondere al caro energia che pesa su famiglie e imprese schiacciate dagli effetti della guerra in Ucraina. È quanto sostiene Coldiretti nel sottolineare l’importanza di snellire la burocrazia e di continuare a puntare sulle aziende agricole per la produzione energetica nazionale, dal biogas al fotovoltaico sui tetti senza consumo di suolo.
Con lo sviluppo del biometano agricolo Made in Italy è possibile arrivare ad immettere nella rete fino a 6,5 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030, che rappresenta il 10% del fabbisogno della rete del gas nazionale, riducendo la dipendenza del Paese dall’estero e fermando i rincari che stanno mettendo in ginocchio le imprese.
“Bisogna semplificare tutte le procedure e tagliare la burocrazia – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – puntando su bio economia circolare e chimica verde leggera anche per diminuire la dipendenza dalle importazioni di fertilizzanti spesso provenienti da Paesi terzi rispetto all’UE. Il processo di produzione del biometano alimentato da scarti e rifiuti delle filiere agroalimentari mette a disposizione preziosi materiali fertilizzanti, il cosiddetto digestato che contiene elementi quali azoto, fosforo e potassio ideali per i terreni grazie all’apporto di sostanza organica e di elementi nutritivi”.
“Le energie rinnovabili portano vantaggi economici a famiglie e imprese. Davanti all’emergenza energetica che stiamo vivendo abbiamo la necessità di dare continuità agli impianti di biogas indipendentemente da quando sono stati realizzati visto che non possiamo abbandonare un numero rilevante di strutture che sono perfettamente funzionanti e a cui basta dare un giusto incentivo per continuare a svolgere la loro attività” afferma il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
Appuntamenti
VENETO, PRIMO MAGGIO CESTE E AGRIBAG PER I PICNIC DEL FINE SETTIMANA
Voglia di picnic all’aria aperta per il prossimo fine settimana. Per la ricorrenza del Primo Maggio l’agriscampagnata è ormai tradizione. Nelle aziende agrituristiche di Campagna Amica Terranostra è tutto pronto per accogliere turisti e famiglie, non solo a tavola anche all’esterno con i cestini già pronti e il necessario per stare in compagnia a contatto con la natura.
Gli operatori agrituristici, oltre alle sale, verande e terrazze mettono a disposizione giardini, prati e orti per poter passare qualche ora in relax con menù a kmzero, spuntini e aperitivi. Per il fai da te, invece, i produttori presenti nei mercati agricoli, già da domani 30 aprile, promuovono iniziative per consigliare cosa mettere nell’agribag: la giusta carne per la grigliata, gli abbinamenti per la merenda tipica del contadino, pane, insaccati e formaggi abbinati al vino per una sana ricarica alimentare energetica.
Appuntamento, dunque con gli agricoltori di Coldiretti Veneto per conoscere le ricette a base di ingredienti genuini, le specialità di stagione e soprattutto per rispettare l’ambiente e il territorio.
MARCHE, PRIMO MAGGIO TRA SCAMPAGNATE E AGRITURISMO
Primo Maggio tempo di scampagnate con il kit perfetto per il classico pic nic: fava fresca, formaggi, salumi, vino, birra agricola e carni da grigliare. Nei mercati contadini di Campagna Amica alla vigilia della ricorrenza scatta la Festa delle Agriscampagnate con assaggi e idee stuzzicanti per riempire i cestini tipici. Tutti prodotti delle aziende agricole locali, genuini e stagionali, per la Festa del Lavoratori che segna anche il ritorno alla normalità dopo due anni passati tra lockdown e restrizioni. Presenti all’appello per questa domenica anche i circa 1000 agriturismi marchigiani. Tra pasti completi al tavolo o al sacco, spazi verdi, aree gioco e attività. Tante opportunità per trascorrere una giornata lontano dalle città nel verde con la possibilità di mangiare cibi genuini e a chilometro zero. La fava fresca in questi giorni è la grande protagonista tra i banchi degli agrimercati. Nelle Marche se ne producono circa 6700 quintali, secondo i dati Istat. Per quanto riguarda i formaggi, detto che il pecorino fresco è il re del Primo Maggio, c’è davvero l’imbarazzo della scelta visto che la produzione regionale è cresciuta del 49% negli ultimi 10 anni (dati Coldiretti/Ismea). E che dire delle carni? Tra bistecche bovine e carne di agnello le Marche sono la quarta d’Italia in termini di valore di produzione (9 milioni secondo il report Ismea Qualivita). La Festa delle Agriscampagnate si terrà a Pesaro dalle 9 alle 12 nel mercato di via Lombardia dove ad attendere i visitatori ci saranno i contadini con consigli e ricette sfiziose a chilometro zero
ad Ancona dalle 8 alle 13.30 al Mercato Dorico di via Martiri della Resistenza dove farà sosta anche il food truck di Frolla, la cooperativa di Osimo che si occupa dell’inserimento lavorativo di ragazzi disabili, e la possibilità di fare colazione con brioches farcite e biscotti contadini a Macerata dalle 8 alle 14 al Mercato coperto di via Morbiducci dove è stato anche organizzato il contest “Indovina e vinci un prodotto del mercato, tipico della tradizione maceratese” a Fermo dalle 9 alle 12 al Mercato coperto di piazza Dante dove sarà promosso il box agriscampagnate e saranno esposti prodotti per la grigliata perfetta ad Ascoli Piceno dalle alle nel Mercato Coperto di via Tranquilli dove sarà promosso il box agriscampagnate e saranno esposti prodotti per la grigliata perfetta.
PADOVA, PRIMO MAGGIO, LE AGRI-SCAMPAGNATE NEI MERCATI
Picnic all’aria aperta nel weekend del primo maggio con l’iniziativa della Coldiretti nei mercati di Campagna Amica dove verranno offerti consigli per riempire al meglio il tradizionale cestino nel rispetto della tradizione, garantirsi prodotti freschi e di qualità, preparare gustose merende contadine, scegliere la giusta carne per grigliate in sicurezza e comportarsi in modo rispettoso per l’ambiente.
Sabato 30 aprile, al Mercato Coperto di Campagna Amica Padova insieme ai produttori e ai cuochi contadini sarà possibile scegliere il giusto abbinamento con l’ampia gamma di tipicità fresche e di stagione, ideali per le agriscampagnate nel verde.
Sempre sabato a Montegrotto i tutor di Coldiretti Campagna Amica Padova proporranno la merenda a km zero nelle scuole, per sensibilizzare i ragazzi sull’origine e la stagionalità dei più diffusi prodotti alimentari.
Domenica tre gli appuntamenti all’insegna delle proposte per il picnic e le agriscampagnate con le tipicità del territorio. A Cittadella in occasione della “Città dei Ragazzi” Coldiretti propone laboratori didattici insieme a consigli per organizzare al meglio gli spuntini all’aperto o nel giardino di casa nel periodo primaverile. Appuntamento anche a Limena, come ogni prima domenica del mese, con il mercato di Campagna Amica e le proposte degli agricoltori per il picnic. Inoltre “Sapori di Primavera” farà tappa a Montagnana con iniziative per far conoscere il meglio dell’agroalimentare padovano e dell’agricoltura di casa nostra.
CREMONA, INAUGURAZIONE PER L’AGRITURISMO-FATTORIA DIDATTICA
Gli appassionati della campagna, delle tradizioni contadine, del buon cibo a km zero e della vita a contatto con gli animali – insomma, di tutto “il buono e il bello” che nascono dalla nostra agricoltura – da questo fine settimana avranno un luogo del cuore in più.
Domani, sabato 30 aprile, dalle ore 16 apre le porte l’agriturismo-fattoria didattica Cà Bianca, azienda agricola e agrituristica situata nel comune di Castelverde, immersa nel verde della campagna cremonese, in località Ossalengo (a soli 6 chilometri dal centro di Cremona, raggiungibile anche attraverso le strade ciclabili).
L’imprenditrice agricola Maria Paglioli, con il figlio Andrea Corsini, è pronta ad accogliere famiglie, bambini, gruppi organizzati, scolaresche. L’inaugurazione, domani, sarà occasione per scoprire un’azienda che all’allevamento tradizionale di suini ha affiancato la presenza di capre Maltesi, asini di razza Romagnola, con l’obiettivo di contribuire a preservare alcune razze di animali a rischio estinzione.
Per bambine e bambini ci sono attività e laboratori in fattoria didattica. Le proposte vanno dalla cura dell’orto e del frutteto (ad esempio domenica 1 maggio, alle ore 16, c’è l’iniziativa “L’orto e il frutteto, piantiamo insieme un girasole”) alla scoperta di antiche ricette e prodotti (il 22 maggio, ore 16, c’è il laboratorio “I biscotti di una volta, prepariamoli con le formine della fattoria”, mentre il 29 maggio il tema è “La pasta della nonna, facciamo le tagliatelle”). Dal 4 luglio al 5 agosto, e poi dal 22 agosto all’8 settembre, si vivrà invece una “Estate in fattoria”, alla scoperta dei segreti della natura. “Ogni giorno ai bambini verranno proposte attività con l’obiettivo di conoscere al meglio gli animali, l’ambiente, le tradizioni e tutta la bellezza che ci circonda” sottolinea Maria Paglioli, invitando a scoprire l’azienda anche attraverso i canali social e il sito web. “Alla Cà Bianca proponiamo attività didattiche a partire dai tre anni. I nostri laboratori stimolano nei bambini e nei ragazzi la curiosità per la natura e per tutto ciò che essa offre” aggiunge Andrea Corsini. “Ai nostri ospiti vogliamo trasmettere l’importanza del mondo contadino, permettendogli così di cogliere l’essenziale legame che esiste tra ambiente, agricoltura, alimentazione e salute, educando al consumo consapevole e al rispetto dell’ambiente”.
L’azienda offrirà anche attività culturali e ricreative: escursioni in bicicletta, agri-aperitivi e agri-compleanni, corsi riguardanti le tecniche di produzione agricola, allevamento, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli, corsi di cucina con ricette e prodotti nostrani. I prodotti agricoli, sia freschi (ortaggi, frutta, granella di frumento) che trasformati (salumi, farine, prodotti da forno, confetture, conserve), sono destinati alla vendita diretta e alla vendita on-line.
“La nascita di un agriturismo, di una nuova fattoria didattica, rappresenta una notizia preziosa, che arricchisce il territorio e la nostra comunità – sottolinea Coldiretti Cremona –. In tutta Italia il modo di fare turismo delle aziende agricole di Coldiretti-Campagna Amica è espressione della passione per la terra e della particolare cultura del lavoro che le famiglie contadine sanno esprimere ogni giorno”.
CREMONA, DOMENICA 1 MAGGIO “AGRISCAMPAGNATA AL MERCATO DEGLI AGRICOLTORI”
“Agriscampagnata al mercato di Campagna Amica”. E’ il tema dell’iniziativa che Campagna Amica propone ai cittadini di Sospiro per domenica 1 maggio.
Con la collaborazione del Comune di Sospiro, il Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti torna infatti nella centralissima piazza Rinascimento, per dar vita a una domenica mattina nel segno di tutto “il buono e il bello” che nascono dalla nostra agricoltura.
L’appuntamento sotto i gazebo gialli degli agricoltori è dalle ore 8 alle 12.30. Ci sarà la consueta vendita diretta dei cibi garantiti dalle azienda agricole (dal miele ai prodotti da forno, dai formaggi ai salumi, ma anche vino, frutta e verdura di stagione, composte e confetture) e lo spazio – bello e coloratissimo – riservato ai fiori di stagione, in arrivo direttamente dalle serre degli agricoltori cremonesi.
Dedicato a tutti i cittadini di Sospiro, ci sarà anche un agriaperitivo a km zero, offerto dagli agricoltori di Coldiretti-Campagna Amica, con degustazione gratuita dei cibi proposti in vendita presso il mercato.
“Ci prepariamo a condividere un’altra domenica mattina buona e bella con i cittadini di Sospiro. Ringraziamo il Comune, per l’accoglienza e la collaborazione. Dopo le nostre prime uscite, nel mese di marzo e aprile, con gioia torniamo in piazza Rinascimento, confermando il nostro impegno: quello di regalare una domenica mattina, presso il Mercato di Campagna Amica, nel segno dei prodotti e dei valori che nascono dalla nostra agricoltura. Garantiamo, come sempre, cibi buoni, tipici, dall’origine certa, frutto del nostro lavoro. E bellissimi fiori” sottolineano gli agricoltori della Coldiretti
VARESE, CONSIGLI PER PICNIC E GRIGLIATE DEL 1° MAGGIO
Picnic all’aria aperta nel weekend del primo maggio con l’iniziativa della Coldiretti nei mercati di Campagna Amica dove verranno offerti consigli per riempire al meglio il tradizionale cestino nel rispetto della tradizione, garantirsi prodotti freschi e di qualità, preparare gustose merende contadine, scegliere la giusta carne per grigliate in sicurezza e comportarsi in modo rispettoso per l’ambiente.
L’appuntamento per chi vuole organizzare scampagnate e pranzi al sacco per il weekend della Festa dei Lavoratori è nei mercati contadini di Campagna Amica della Lombardia a partire da sabato 30 aprile dalle ore 9.30 da Milano in via Friuli 10/A: al farmers’ market di Porta Romana sarà allestita un’esposizione con le diverse proposte contadine per un picnic tradizionale, vegetariano o dolce.
Un calendario fitto che coinvolge anche il nord Lombardia e la provincia di Varese: consigli e kit per la grigliata perfetta saranno protagonisti a Induno Olona (Varese) presso il mercato aperto con orario mattutino presso il rione San Cassiano; inoltre, a Mariano Comense (Como) presso il mercato agricolo in Porta Spinola e a Colorina (Sondrio) nello spazio dei produttori agricoli di Campagna Amica presenti alla fiera zootecnica “AgriValtellina”,
Sempre sabato 30 aprile, appuntamenti anche nei mercati coperti di Campagna Amica a Sondrio (presso il mercato coperto di Piazzale Bertacchi, fronte stazione) con assaggi e idee per le agri-scampagnate. Degustazioni in programma anche a Pavia nei farmers’ market di piazza del Carmine e di via Pastrengo e a Volta Mantovana (Mantova) in occasione della mostra nazionale dei vini passiti e da meditazione.
Domenica 1 maggio, invece, appuntamento a Bergamo in città alta con i consigli dei produttori Coldiretti e a Sospiro (Cremona) con la possibilità di degustare i prodotti degli agricoltori per un agri-aperitivo al mercato e di richiedere il cestino per il picnic a Km zero. A Colorina, infine, prosegue AgriValtellina per il secondo giorno.
ALESSANDRIA, DAL CESTINO PER IL PIC NIC A KMZERO AL RITORNO DI FIERE ED EVENTI
Al via un fine settimana ricco di iniziative per Coldiretti Alessandria.
Al Mercato Coperto di via Gasco ad Alessandria domani, sabato 30 aprile dalle 10 alle 14, sarà la giornata dedicata al pic nic con i prodotti a filiera corta di Campagna Amica per un cestino a Kmzero.
Le aziende forniranno consigli per riempire al meglio il tradizionale cestino nel rispetto dei sapori del territorio, scegliendo prodotti freschi e di qualità, indispensabili per preparare gustose merende contadine.
Al Mercato Coperto sarà possibile scegliere il giusto abbinamento con l’ampia gamma di formaggi, insaccati e scoprire i segreti della grigliata valorizzando tagli meno conosciuti che salvano tasche e palato ed apprendere come cucinare pratici e veloci piatti in modo rispettoso per l’ambiente. L’agribag si potrà trovare anche negli agriturismi Terranostra che aderiscono all’iniziativa (per saperne di più www.campagnamica.it)
“Ingredienti salutari per un pic-nic perfetto per tutta la famiglia, all’insegna del gusto e della qualità, da consumare anche in terrazzo o in giardino. Scegliere alimenti genuini a filiera corta, a km zero acquistati direttamente dai produttori agricoli è un valore aggiunto, un modo per ridurre l’inquinamento provocato dai trasporti e per farci sentire in armonia con il territorio circostante”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Graditissimi ospiti della mattinata gli Alpini della sezione di Alessandria che saranno presenti per continuare l’operazione di solidarietà della spesa sospesa per l’Ucraina.
“Ringraziamo gli Alpini per essere sempre al nostro fianco, il loro supporto è prezioso, e lo hanno dimostrato anche occasione della spesa sospesa rendendo ancora più tangibile la solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso chi ne ha più bisogno”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Domenica 1° maggio, ad Arquata Scrivia torna, dopo lo stop imposto dalla pandemia, la storica fiera dedicata ai SS.Giacomo e Filippo. Numerosissime bancarelle per tutta la giornata invaderanno le vie del borgo. Coldiretti sarà presente in Località Vaie, nello spazio dedicato al mondo agricolo e alla meccanizzazione.
Infine, sempre domenica 1° maggio, per gli amanti del golf, in occasione dell’apertura delle celebrazioni per il cinquantenario dalla fondazione del Circolo ci sarà la prima dell’open party Villaggio Monferrato, il main event in programma al “Golf e Country Club Margara” di Fubine. Una giornata aperta a tutti, che vedrà la partecipazione di Coldiretti con i produttori del territorio. Cinque le “Experience Hill”, le soluzioni tematiche, offerte durante il pomeriggio di festa.
PIACENZA, AL MERCATO COPERTO E IN AGRITURISMO LE AGRISCAMPAGNATE A KM ZERO
Fine settimana ricco di iniziative di Campagna Amica, sia negli agriturismi Terranostra, sia al Mercato Coperto di Piacenza, promosso da Coldiretti in via Farnesiana,17. Agriscampagnate e picnic a Km zero sono il tema degli eventi: al Mercato Coperto – chiuso nella festività del Primo Maggio – le attività si concentreranno oggi, venerdì 29 aprile (l’apertura è dalle 16 alle 21) e domani (l’orario è dalle 8 alle 14.30) quando sarà possibile comporre una “agribag” con i prodotti tipici. Nel pomeriggio di oggi saranno presenti i bambini appassionati di cucina di Master Kids Italia che alle 18.30 proporranno il chisolino, ad arricchire i taglieri degli agriaperitivi. Inoltre, sarà protagonista la carne di Chianina di Podere Casa Chierica.
Come sempre, i consumatori troveranno al Mercato Coperto di Campagna Amica tutto il necessario per la spesa sostenibile e di qualità, come frutta, verdura, carne, formaggi e anche il pesce della Cooperativa di pescatori Mistral di Sestri Levante. E’ presente anche l’area Enoteca, con 22 cantine del territorio.
Iniziative ed eventi sono previsti anche negli agriturismi, nello specifico saranno organizzati i picnic nel prato a “Le Rondini” di Gazzola dove l’appuntamento è dalle 17.30 di domani – sabato 30 aprile – e nella fattoria “La Buca” di Rivergaro sempre domani, ma dalle 12 alle 15. Infine appuntamento nell’agriturismo “Il Viandante” di Borgonovo domani e anche domenica Primo maggio dalle 12 alle 15.
VENEZIA, PRIMO MAGGIO CESTE E AGRIBAG PER I PICNIC DEL FINE SETTIMANA
Voglia di picnic all’aria aperta per il prossimo fine settimana. Per la ricorrenza del Primo Maggio l’agriscampagnata è ormai tradizione. Nelle aziende agrituristiche di Campagna Amica Terranostra è tutto pronto per accogliere turisti e famiglie, non solo a tavola ma anche all’esterno, con i cestini già pronti e il necessario per stare in compagnia a contatto con la natura.
Gli operatori agrituristici, oltre alle sale, verande e terrazze metteranno a disposizione giardini, prati e orti per poter passare qualche ora in relax con menù a kmzero, spuntini e aperitivi.
Per il fai da te, invece, i produttori presenti nei mercati agricoli, già da domani 30 aprile, promuoveranno iniziative per consigliare cosa mettere nell’agribag: la giusta carne per la grigliata, gli abbinamenti per la merenda tipica del contadino, pane, insaccati e formaggi abbinati al vino per una sana ricarica alimentare energetica. Non solo, domani al mercato agricolo coperto di Mestre in via Palamidese 3/5 dalle ore 8.00 alle ore 13.00 ci sarà un tour fotografico delle proposte agrituristiche veneziane. Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo – precisa la Coldiretti – è anche la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne che ha portato le aziende agricole ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.