COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 2 maggio 2022

2 Maggio 2022
News La Forza del Territorio del 2 maggio 2022

Primo piano

 

 

LIGURIA, STOP IMPORT DI 721 MLN KG OLIO PALMA

 

L’Italia importa olio di palma dall’Indonesia per un valore di circa 590 milioni di euro che rappresentano quasi la metà del totale delle importazioni dall’estero, le quali ammontano a 1,3 miliardi di euro nel 2021, in aumento del 15% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore della decisione dell’Indonesia di sospendere le esportazioni di olio di palma, di cui il Paese è il primo produttore mondiale, a causa delle difficoltà sul mercato interno e del rischio di tensioni sociali. L’olio di palma è utilizzato in alimenti dolci e salati come biscotti, brodi e zuppe, dolciumi, creme spalmabili, torte, grissini, brioche e alcuni piatti pronti: una possibilità che oggi può essere addirittura nascosta ai consumatori per effetto della circolare dal Ministero dello Sviluppo economico emanata ad aprile che consente all’industria alimentare di utilizzarlo in sostituzione di quello di girasole senza indicarlo esplicitamente in etichetta.

Non è un caso che, per l’opposizione crescente dei consumatori, la scritta “senza olio di palma” sia diventata una delle più diffuse sugli scaffali di negozi e supermercati; e la decisione dell’Indonesia potrebbe accelerare la sua sostituzione con prodotti più salubri e a minor impatto ambientale come l’olio di oliva, di cui l’Italia è il secondo produttore mondiale, potendo così contare su un prodotto sostitutivo di grande qualità alla base della dieta mediterranea che peraltro ha avuto aumenti di prezzi contenuti al 5,3% rispetto al +25,9% degli altri oli vegetali.

“Già molte imprese in Italia hanno deciso di sostituire l’olio di palma poiché –spiegano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- alle preoccupazioni sull’impatto sulla salute, a causa dell’elevato contenuto di acidi grassi saturi, si aggiungono quelle dal punto di vista ambientale dovute al disboscamento selvaggio di vaste foreste, senza dimenticare le denunce per lo sfruttamento del lavoro e l’inquinamento provocato dal trasporto a migliaia di chilometri di distanza dal luogo di produzione. Un’alternativa valida e più salutare può essere l’olio di oliva, prodotto di punta dell’agroalimentare italiano ed eccellenza della produzione ligure. In Liguria l’olivicoltura viene condotta su migliaia di ettari e produce anche extravergini eccellenti con prodotti conosciuti a livello mondiale che rientrano sotto il marchio della DOP Riviera Ligure. E’ il momento di sostenere queste produzioni 100% made in Italy, –concludono Boeri e Rivarossa- e di dare un impulso al settore olivicolo ligure tramite tutele e interventi ambientali e strutturali che, peraltro, abbiamo già richiesto alla Regione in occasione del Tavolo voluto da Coldiretti”.

 

 

Dal Territorio

 

 

PUGLIA, ADDIO A GREEN PASS SALVA RACCOLTI E SCAFFALI

 

L’addio al green pass salva i raccolti agricoli garantiti in Puglia dalla presenza nelle campagne di lavoratori stranieri che rischiavano di essere bloccati da appesantimenti burocratici e costi dovuti a regole sanitarie diverse o all’uso nei propri paesi di vaccini come Sinovak o Sputnik non riconosciuti. È quanto afferma la Coldiretti Puglia in riferimento al superamento dell’emergenza con l’entrata in vigore dal 1 maggio delle nuove regole sanitarie per il Covid proprio nel momento in cui è piu’ forte la domanda di lavoro in agricoltura dove è in piena ripresa l’attività con le semine ma anche con l’avvio della raccolta delle principali produzioni di frutta.

Ora occorre però – incalza Coldiretti Puglia – velocizzare il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, ammessi all’ingresso con il decreto flussi, di poter arrivare in Italia per lavorare nelle imprese agricole al più presto, una necessità per garantire la programmazione di fronte alle crescenti di difficoltà di spostamento tra le frontiere a seguito della pandemia.

In Puglia viene ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con 39mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre – insiste Coldiretti Puglia – si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana.
Si tratta soprattutto – ricorda la Coldiretti Puglia – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli.

Con il Covid a pesare sono stati i limiti al passaggio nelle frontiere disposti da molti Paesi per l’emergenza Covid – spiega Coldiretti – ma anche il mancato riconoscimento in Italia dei green pass ottenuti da vaccini somministrati nei Paesi extracomunitari, come il Sinopharm cinese, la cui validità non è riconosciuta in Italia.

Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In questo contesto – aggiunge la Coldiretti Puglia – per sostenere la crescita è necessario garantire la presenza di lavoratori in un settore come quello agricolo dove un prodotto su quattro viene raccolto da mani straniere.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera, un  impegno quotidiano senza sosta che è sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 200mila indigenti.

Ma per salvare le produzioni Made in Italy occorre anche – aggiunge la Coldiretti regionale – dare la possibilità a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter essere impiegati nei campi attraverso una radicale semplificazione del lavoro agricolo. Un provvedimento che interesserebbe almeno 25mila italiani in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che – sottolinea la Coldiretti – sono impegnati in agricoltura, fornendo più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier di Idos al quale ha collaborato la Coldiretti. Si tratta soprattutto – precisa la Coldiretti – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli.

L’arrivo dei lavoratori stranieri nelle campagne italiane è dunque importante – conclude Coldiretti – per salvare i raccolti e garantire l’approvvigionamento alimentare alla popolazione in un momento particolarmente delicato con speculazioni, rincari, mancanza di alcuni prodotti e blocchi alle esportazioni causati dal conflitto in Ucraina e dalle guerre commerciali che ne sono scaturite.

 

 

TOSCANA, MALATTIE PROFESSIONALI, OLTRE 1.600 DOMANDE NEL 2021 (+28%)


Boom malattie professionali in Toscana agli sportelli del patronato Epaca di Coldiretti
. Sono state 1.672, in crescita rispetto al 2020 del 28%, le domande presentate dal solo patronato Epaca all’Inps per il riconoscimento delle più diverse patologie e disturbi connessi al lavoro che possono riguardare qualsiasi lavoratore non solo quindi chi svolge lavoro manuale nei campi, nei cantieri o nelle fabbriche, ma anche infermieri e medici, sportivi e ballerini, professionisti e impiegati costretti a stare seduti tutto il giorno davanti al computer. In testa ci sono le patologie muscoletriche, vale a dire le affezioni causate prevalentemente dal sollevamento di carichi pesanti, da posture incongrue e da movimenti ripetuti, oltre ad esempio all’utilizzo del mouse per il tunnel carpale seguite da artrosi, ernia, mal di schiena, dolore cervicale e malattie della cute a cui sono soggetti soprattutto gli agricoltori. Un trend generale che trova già conferma nei primi due mesi del 2022 con 1.173 denunce di malattie professionali presentate al 28 febbraio scorso.

In forte aumento, nel 2021, le domande presentate dai settori diversi da quello agricolo come l’edilizia, la metalmeccanica, il commercio, l’alimentare e cosi via: agli sportelli Epaca, dislocati su tutto il territorio regionale, sono state preparate ed inviate all’Inps per essere processate, il 41,8% in più di domande rispetto ad un anno prima. In crescita anche le domande presentate da coltivatori diretti, coloni mezzadri ed imprenditori agricoli professionali (+7%) che sono state complessivamente 567. Dati che confermano la centralità e le competenze del patronato Epaca nel breve periodo ma anche nel lungo periodo con una domanda di malattia su due denunciata all’Inps negli ultimi cinque anni.

Tra le novità la nascita dell’Osservatorio intitolato alla memoria di Ignazio Pili che Epaca sta portando in tutta Italia con l’obiettivo, attraverso lo studio di medici, esperti, consulenti, di alimentare il dibattito pubblico e l’importanza che nella materia riveste la ricerca e la pratica scientifica, dalla conoscenza dei sintomi alla prontezza della diagnosi e delle cure: se è vero che ogni lavoro espone al rischio di una malattia e altrettanto vero che questa si può prevenire e curare.

 

 

VENETO, SICUREZZA SUL LAVORO. FIRMA DEL PIANO STRATEGICO

 

Coldiretti Veneto presente oggi a Venezia ha firmato il protocollo sulla sicurezza del lavoro. Un documento strategico alla cui stesura la stessa Organizzazione aveva già partecipato attivamente nel 2018 condividendo il ruolo di una regia regionale e una procedura condivisa per l’assistenza e la vigilanza nei luoghi di lavoro. Per Coldiretti Veneto è importante l’impegno formativo orientato alla sensibilizzazione degli imprenditori agricoli che in migliaia hanno aderito ai piani formativi messi a disposizione secondo modalità moderne di apprendimento. Gli infortuni mortali in agricoltura sono una spina nel fianco, nei primi mesi del 2022 sono infatti cinque le “morti bianche”. Tra i punti dolenti ci sono gli episodi di ribaltamento del trattore, mentre il percorso di informazione e formazione avviato da anni sembra avere effetti positivi sugli incidenti ai lavoratori dei campi per operazioni manuali o con strumentazione basica. È confortante – aggiunge Coldiretti Veneto – la crescita culturale verso un approccio sulla prevenzione da considerare non come norma cogente ma come modus operandi al servizio della persona e delle aziende al fine di garantire la salute degli operatori. Per tali ragioni, e per rispondere alle esigenze degli associati, Coldiretti ha messo in campo anche una programmazione continua di corsi obbligatori.

 

 

PUGLIA, DONNE TRAINANO CRESCITA OCCUPAZIONE A MARZO (+2,9)

 

È record del tasso di occupazione a marzo 2022 che sale al 59,9% (+0,3 punti) con la crescita trainata dalle donne, dopo che nel periodo della pandemia sono state proprio le donne a pagare il prezzo più alto sul fronte occupazionale con il 70% dei posti di lavoro persi a causa della crisi economica e occupazionale per il Covid 19, una tendenza positiva che va sostenuta in agricoltura con strumenti adeguati per lo sviluppo rurale. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Istat che registra un aumento del tasso di occupazione femminile a marzo 2022 salito al 51,2 con un aumento di 0,5 punti su febbraio e di 2,9 su marzo 2021.

“Con la misura ‘Più impresa’ di ISMEA a sostegno all’imprenditoria femminile prevista dalla Legge di Bilancio 2022 operativa a giorni sarà possibile accedere a contributi fino al 35% del valore del progetto imprenditoriale, mutui a tasso zero fino al 60% del valore del progetto e limite massimo di intervento di Ismea entro 1,5 milioni di euro per singolo progetto”, spiega Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Puglia.

“C’è bisogno di sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi , l’intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell’impresa e in agricoltura. Per questo abbiamo sostenuto come Coldiretti Donne Impresa – aggiunge Rignanese Rinaldi – una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. La misura “Più Impresa” prevede infatti che per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile costituite in forma societaria non sia più richiesto il requisito della metà numerica dei soci, bensì solo quello di essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da donne”.

In questo modo, secondo Donne Impresa Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica.

Sono quasi 24mila le aziende agricole ‘rosa’ che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.

Strategico supportare e incentivare l’imprenditoria femminile in agricoltura – aggiunge Coldiretti Puglia – che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani donne, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle imprenditrici in erba. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna.

I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, per cui Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali, rendendo fruibili e maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprenditrici gli strumenti del PSR e della PAC.

“Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Pensiamo agli agriasilo per consentire alle donne di non rinunciare alla maternità e coniugarla con il lavoro – conclude Rignanese Rinaldi – alle fattorie didattiche e a quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale”.

L’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Puglia – conclude Coldiretti Puglia – sulle quali occorre intervenire per creare nuovi posti di lavoro, difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.

 

 

LAZIO, SOS ALLEVAMENTI CON -4,8% SEMINE MAIS

 

Sos allevamenti con il -4,8% dei campi coltivati a mais nel 2022. A lanciare l’allarme per le forniture di latte e carne alle famiglie a causa delle ripercussioni del conflitto in Ucraina è Coldiretti Lazio. La federazione regionale lo fa alla luce dell’analisi sull’ultimo report Istat con le previsioni di semina per le coltivazioni cerealicole nel 2022, che indicano una crescita dei terreni a orzo (+8,6%), una sostanziale stabilità per il frumento tenero per pane e biscotti (+0,5%) e un calo del frumento duro per la pasta (-1,4%).

“Una situazione preoccupante – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che solo nel Lazio mette a rischio un allevamento su quattro e negli ultimi cinque anni sono già 200 quelli costretti a chiudere. Le ripercussioni del conflitto sulla zootecnia sono devastanti, ma sono anche altri i settori colpiti, che a fatica stavano tentando di risollevarsi dopo la crisi determinata dalla pandemia e dall’aumento dei costi delle materie prime”.  Solo negli ultimi cinque anni nel Lazio sono circa 200 le aziende che sono state costrette a chiudere, passando così da più di mille aziende a poco più di 800 tra quelle ad orientamento latte. E nel complesso a livello nazionale più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività, ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi, secondo il Crea. Ad essere penalizzati con i maggiori incrementi percentuali dei costi correnti sono soprattutto le coltivazioni di cereali, dal grano al mais, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato.

“E’ necessario contenere il caro energia ed i costi di produzione invertendo la tendenza e contenendo gli aumenti con interventi – conclude Granieri – sia immediati per salvare le aziende ,che strutturali per programmare il futuro del sistema agricolo nazionale. Servono investimenti per aumentare la produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, ma bisogna anche sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della biodiversità e come strumento di risposta ai cambiamenti climatici”.

E’ quindi strategico ridurre la dipendenza dall’estero in una situazione in cui – evidenzia la Coldiretti Lazio – l’Italia è deficitaria in molte materie prime e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 53% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 56% del grano duro per la pasta e il 73% dell’orzo. L’Italia in particolare è costretta ad importare materie prime agricole a causa – precisa Coldiretti Lazio – dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che hanno dovuto ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati.

 

 

CUNEO, “ABC – ALIMENTARSI BENE CONVIENE”: AL VIA LA PROPOSTA FORMATIVA

 

Sono iniziate in tutta la Granda per oltre 1000 bambini delle scuole primarie le lezioni di educazione alimentare proposte da Coldiretti Cuneo e Donne Impresa allo scopo di esplorare il rapporto tra cibo, salute e ambiente.

L’iniziativa formativa che ha proposto Coldiretti, mettendo a disposizione della comunità scolastica l’esperienza acquisita negli anni, si intitola “ABC – alimentarsi bene conviene” e affronta i temi della sostenibilità, della tutela dell’ambiente, della legalità sviluppati attraverso la chiave del cibo, del mondo della campagna, del modello di agricoltura sostenibile che contraddistinguono in modo distintivo l’Italia e il Made in Italy agroalimentare.

Il progetto si inserisce nei percorsi di formazione realizzati in tutta Italia per dare attuazione al Protocollo sottoscritto nel 2019 tra il Ministero dell’Istruzione e Coldiretti “Per la promozione delle competenze connesse alla sostenibilità nell’alimentazione, per lo sviluppo dell’economia circolare, della green economy e dell’agricoltura di precisione e digitale”.

Una sana e corretta alimentazione – sottolinea Coldiretti – aiuta l’apprendimento in una logica di sviluppo per i cittadini e consumatori di domani orientato a un corretto stile di vita e un consapevole modello di consumo a tutela dell’ambiente; un principio cardine su cui ruoteranno le 33 ore di Educazione Civica previste nei programmi scolastici, assieme allo studio della Costituzione e alla cittadinanza digitale. Un obiettivo formativo a sostegno della scuola e dei cittadini che lega il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali al rispetto verso le persone: la tutela e promozione di diritti fondamentali quali quello alla salute, alla sicurezza alimentare, all’uguaglianza e a un lavoro dignitoso. Obiettivi che Coldiretti promuove ogni giorno attraverso le sue strutture territoriali e le imprese agricole già impegnate nelle attività di fattorie didattiche.

“Il progetto assume una funzione fondamentale nel complesso delle attività didattiche, perché propone modelli positivi finalizzati all’adozione di corretti stili di vita e una perfetta combinazione per la sana crescita e il miglioramento del benessere psico-fisico delle nuove generazioni, nonché elementi indispensabili ad assicurare la loro inclusione sociale e la condivisione del valore del mondo in cui viviamo” commenta Monia Rullo, Responsabile provinciale di Donne Impresa.

“La nostra proposta formativa ha avuto un grande riscontro con oltre cinquanta classi iscritte provenienti da tutta la Provincia. Gli incontri si svolgeranno in presenza tra i mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre e ci permetteranno di incontrare oltre mille bambini delle scuole primarie con lezioni in classe e visite nelle fattorie didattiche aderenti al progetto Educazione alla Campagna Amica e iscritte all’Albo Regionale Piemontese” spiega il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

 

 

ALESSANDRIA, TERRITORIO FRAGILE, SERVE NUOVA PIANIFICAZIONE IDROGEOLOGICA    

 

“Fortunatamente nessuno stava transitando in quel momento ma non si tratta di un evento eccezionale, la terra frana a causa della mancanza di un’adeguata politica di prevenzione e di governo del territorio che, purtroppo, negli anni si è consolidata perché non c’è stata quell’attenzione che Coldiretti Alessandria da tempo chiede. Fenomeni meteorologici sempre più intensi, con danni ingenti rendono ormai improcrastinabile e vitale una programmazione urgente e complessiva delle politiche territoriali. I drammatici effetti dell’incuria e dei profondi cambiamenti climatici che si sono manifestati sul territorio, caratterizzati dal succedersi di eventi estremi non sempre prevedibili, hanno reso non più rinviabile una più puntuale ed effettiva manutenzione del territorio”.

Così il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco commenta la maxi frana che si è staccata da un versante roccioso in Val Borbera, interrompendo completamente la strada provinciale 147 tra Cabella Ligure e Carrega Ligure. Un fronte franoso largo circa 200 metri: Carrega e le frazioni di Connio, Fontanachiusa e Magioncalda sono rimaste isolate.

A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari.  Per questo va difeso il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne.

L’agricoltura alessandrina, per affermarsi in termini competitivi nella crescita dell’ambiente e delle produzioni di qualità che la contraddistinguono non può più prescindere dalla garanzia di un territorio non soggetto ad allagamenti, frane, smottamenti e dissesti per garantire quel paesaggio unico che costituisce il vero driver dell’economia e dell’occupazione provinciale.

“Una situazione difficile. Da anni assistiamo ad un progressivo processo di trasformazione del nostro territorio che continua a causare la perdita di una risorsa fondamentale: il suolo. I dannosi effetti sono evidenti e si traducono in una consistente riduzione dei servizi ‘ecosistemici’ dovuta alla scomparsa del potenziale produttivo agricolo dei territori interessati. Ne deriva la crucialità del settore agricolo in queste aree per contrastarne l’abbandono, il danno paesaggistico, il dissesto idrogeologico, l’inquinamento ambientale e la crescente vulnerabilità al cambiamento climatico”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

“Come Coldiretti Alessandria chiediamo che vengano create le condizioni per avere risposte chiare e certe per la messa in sicurezza del territorio: solo con una seria pianificazione territoriale e un attento studio idrogeologico che individui le zone a rischio, anche i fenomeni atmosferici estremi sarebbero gestibili risparmiando danni ingenti al sistema economico”, ha concluso il Presidente Mauro Bianco.

 

 

FORLI’, IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER LA FAMIGLIA BIGUCCI

 

Alla Festa Cristiana del Lavoro di domenica 1° maggio a Coriano con gli agricoltori in piazza, la Sindaca Domenica Spinelli ha consegnato a Livio Bigucci titolare dell’omonima azienda agricola e al fratello Pietro, insieme al Presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi una targa ricordo per la prestigiosa iscrizione nel registro delle imprese storiche presso la CCIAA della Romagna Forlì-Cesena e Rimini.

E’ stato un vero piacere – dichiara il Presidente Guido Cardelli Masini Palazzi –  consegnare questo importante riconoscimento ad un imprenditore che prosegue con entusiasmo l’attività di famiglia.

Mi congratulo in questa occasione con la famiglia Bigucci – afferma la Sindaca Domenica Spinelli –  che con grande impegno ha sempre contribuito al tessuto economico della città, con l’augurio che questo riconoscimento porti a nuove importanti soddisfazioni.

La Famiglia Bigucci da generazioni svolge l’attività in agricoltura a Coriano in via Cà Tintori. Nel Registro di Popolazione della Parrocchia di S.Maria del Comune di Coriano anno 1904 è presente il nucleo familiare di BIGUCCI GIOVANNI nato il 17.6.1857, bisnonno dell’attuale titolare d’azienda Bigucci Livio, che svolgeva la professione di Contadino.

Attività continuata dal figlio BIGUCCI PIETRO, nonno dell’attuale titolare, quindi l’attività è proseguita in capo al figlio LUIGI BIGUCCI nato a Coriano il 5.3.1925, padre di Bigucci Livio.

Deceduto Luigi Bigucci nel 1980 per un infortunio sul lavoro a seguito del ribaltamento di un carro di fieno l’attività è stata proseguita per un periodo dalla vedova PIERINA GIOVAGNOLI e quindi dal 02/05/1999 dal figlio LIVIO BIGUCCI nato a Rimini il 16.02.1970 e residente a Coriano in via Cà Tintori n.14.

Attualmente l’azienda ha in conduzione tra proprietà e affitto circa   85 ettari di terreno prevalentemente a conduzione cerealicola, portaseme, foraggio e allevamento di bovini e suini.

In agricoltura – precisa il Direttore di Coldiretti Rimini Alessandro Corsini – la tradizione e innovazione si mescolano sapientemente, dando vita ad una attività unica e fondamentale per l’economia locale e nazionale ricordando l’importanza dell’autosufficienza alimentare.

Livio Bigucci – conclude Giorgio Ricci Vicedirettore di Coldiretti Rimini – rappresenta concretamente i valori della famiglia contadina che si trasmettono di generazione in generazione: il rispetto per le persone e la terra; la condivisione; affrontare le difficoltà; la fiducia nel giorno successivo.

 

 

CREMONA: PIANTE AROMATICHE E AGRITURISMO A “I FATTI VOSTRI” CON I FRATELLI RISERI

 

Cremona oggi protagonista in tv, alla trasmissione di Rai2 “I Fatti Vostri”, grazie ai fratelli Paolo e Roberto Riseri, agricoltori di Coldiretti Cremona, titolari con la sorella Cristina dell’agriturismo La Sorgente di Montodine, protagonisti della rubrica “Da piazza a piazza”, in un collegamento in diretta dedicato alle erbe aromatiche.

Alle ore 12.15 dagli studi Rai de “I Fatti Vostri” Anna Falchi ha lanciato il servizio dedicato “al paese del violino e della tigre”, conducendo quindi i telespettatori alla scoperta dell’agricoltura cremonese. “Ci colleghiamo con una cascina immersa nel verde a Montodine” ha esordito la conduttrice, presentando quindi i fratelli Riseri.

Ha rotto il ghiaccio Paolo Riseri, ripreso in diretta dall’orto aromatico dell’agriturismo La Sorgente. Dialogando con la conduttrice, ha mostrato, raccolto e raccontato alcune erbe aromatiche particolarmente curiose, quali isoppo, borragine, dragoncello. Il produttore ha spiegato il significato del nome “dragoncello” (“deriva dal fatto che il cespuglio di questa pianta ha una forma che ricorda quella di un piccolo drago”), ha rivelato le proprietà dell’isoppo (“una pianta citata nella Bibbia, come rimedio contro la lebbra”), ha quindi mostrato come si raccoglie, per poi utilizzarla una volta essiccata, la borragine.

Sempre dall’orto aromatico, la scena si è quindi spostata su Roberto Riseri, cuoco contadino di Coldiretti-Campagna Amica. A lui il compito di mostrare ai telespettatori come valorizzare le piante aromatiche in cucina. In particolare, con grande maestria, Roberto ha mostrato tutte le fasi di preparazione dei “ravioli alle erbe aromatiche, con ripieno alla borragine”. Un piatto sfizioso, apprezzato anche dalla conduttrice (“Dovete sapere, fratelli Riseri, che è il mio piatto preferito” ha confessato Anna Falchi), servito – nella proposta del cuoco contadino – con un filo d’olio, in un letto di crema di salva cremasco.

Nei minuti a loro disposizione, con garbo e passione, con il prezioso supporto della sorella Cristina, i due imprenditori agricoli hanno trasmesso il valore della professione di agricoltori. Esprimendo, nel modo più semplice e immediato, tutta la bontà e bellezza custodite dagli agriturismi di Coldiretti-Campagna Amica.

“Complimenti ai fratelli Riseri, protagonisti di questa bella diretta con “I Fatti Vostri”.  Da giovani imprenditori agricoli, appassionati del proprio lavoro, hanno saputo mostrare ai telespettatori le caratteristiche, le curiosità e il valore dell’agricoltura cremonese, del nostro territorio, dei piccoli agriturismi all’opera nella nostra campagna – sottolinea Coldiretti Cremona –. La nostra terra è un autentico scrigno di tesori del gusto ed è preziosa ogni occasione in cui possiamo farli conoscere ed apprezzare”.

 

 

 

Appuntamenti

 

 

VENETO, NON SOLO MERCE, NON SOLO CIBO: MINACCE PER PATRIMONIO AGROALIMENTARE

 

Con un patrimonio agroalimentare che vale circa 6 miliardi di euro il Veneto si pone come regione ai vertici dei fatturati italiani, con cibo e vino che trainano il comparto. In questi due anni difficili, segnati fortemente dalla pandemia, questa filiera rappresenta il motore della promozione dei territori e segno distintivo del Made in Italy. Il sistema ricco di denominazioni e prodotti ad indicazione geografica, oltre che alle tipicità inserite nell’albo ministeriale conferma la potenza della ‘Dop economy’ e il ruolo strategico esercitato dalle imprese agricole che insieme al settore manifatturiero sviluppano competenze e talenti all’altezza della qualità e di uno stile vanto mondiale. A maggior ragione occorre insistere anche sul valore intangibile dell’italian sounding – sostiene Coldiretti Veneto – per evitare che marchi e specialità siano imitati alimentando, solamente, la concorrenza sleale. Sono queste le motivazioni che hanno spinto Unioncamere, Coldiretti e Regione del Veneto con l’Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura a promuovere una serie di webinar dove rappresentanti delle istituzioni, esperti in materia, docenti universitari si sono confrontati. Il quarto appuntamento del road show della legalità è in programma a Padova per MERCOLEDI’ 4 MAGGIO DALLE ORE 15.00 ALLE 17.00. Coordinato dalla giornalista Alessandra Mercanzin di 7Gold Telepadova prevede in scaletta il saluto del Presidente di Coldiretti Padova Massimo Bressan e del Segretario camerale Roberto Crosta. Particolarità dell’evento è la partecipazione degli studenti della Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università di Padova guidati dal Presidente Matteo Gianesella che interverrà in apertura dei lavori. A seguire le relazioni di Rolando Manfredini Capo Area Sicurezza Alimentare di Coldiretti, Francesco Aversano Docente di legislazione alimentare e avvocato del Foro di Salerno, Valeria Paganizza Ricercatrice del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali dell’Ateneo patavino, Felice Assenza Capo Dipartimento Ispettorato centrale repressioni frodi e Marco Lombardo Referente regionale dell’Associazione “Libera contro le mafie”. Le conclusioni sono affidate a Gian Carlo Caselli Presidente del Comitato Scientifico Fondazione Osservatorio Agromafie.

PER ACCEDERE ALLA RIUNIONE E’ DISPONIBILE IL SEGUENTE LINK

https://bluarancio.webex.com/bluarancio/onstage/g.php?MTID=e5fe9f74910c0551b375b3bcc03d337ac ATTIVO SOLO DAL MOMENTO DELL’INIZIO DEL COLLEGAMENTO

 

 

LIGURIA, EUROFLORA: COLTIVIAMO BELLEZZA PER PRODURRE SALUTE

 

Appuntamento giovedì 5 maggio con l’evento Coltiviamo bellezza per produrre salute. Dalle piante verdi e fiorite alla forestazione organizzato da Coldiretti in occasione di Euroflora per focalizzare l’attenzione sui benefici derivanti dalle piante e sull’importanza della gestione del verde per l’alto valore eco-sistemico. A partire dalle ore 10.00, nella sala ex-fienile ai Parchi di Nervi interverranno esperti del settore con i saluti iniziali di Mario Faro, Presidente Consulta Florovivaismo Coldiretti, e Luca Dalpian, Presidente Coldiretti Genova. I lavori saranno condotti da Nada Forbici, Coordinatrice della Consulta Nazionale Florovivaismo Coldiretti e Presidente di Assofloro.

Euroflora rappresenta la più importante vetrina per il florovivaismo italiano a livello europeo motivo per cui Coldiretti intende porre l’accento sul benessere derivante dalle piante e dai fiori che svolgono quotidianamente un importante ruolo nell’assorbimento di CO2, inquinanti e polveri sottili aiutando sia l’ambiente esterno che l’indoor. Un elemento di vitale importanza di cui anche i consumatori sembrano oramai essere consapevoli, come dimostrato dalla tendenza di ricerca del verde manifestata a seguito della pandemia, con gli italiani che sempre più frequentemente prediligono gite immersi nella natura e che acquistano piante non più solo a scopo ornamentale ma anche per portare a casa del verde da cui trarre benessere psicofisico.

“Il settore florovivaistico è stato messo a dura prova dal Covid-19 che ha causato la chiusura totale in uno dei momenti più importanti della stagione produttiva. –spiega Nada Forbici– Ma al momento della riapertura i consumatori hanno dimostrato una grande voglia di green e di tornare ad immergersi nella natura: i nostri sono prodotti che aiutano l’ambiente, sempre più messo in difficoltà dall’attività umana, e che generano salute. Il florovivaismo made in Italy costituisce un’eccellenza a livello mondiale ed è rappresentativa della bellezza e della creatività tricolore, per questo ci auguriamo che un evento così importante come Euroflora possa costituire un punto di ripartenza del comparto e che possa far capire davvero l’importanza del ruolo che il verde ha nella nostra vita quotidiana”.

Non potrà mancare, infine, uno sguardo all’attuale situazione del florovivaismo europeo, con opportunità e criticità di cui parlerà Gianluca Boeri, Presidente Coldiretti Liguria e Vicepresidente Tavolo Piante e Fiori Copa Cogeca Bruxelles. “Euroflora deve rappresentare anche una vetrina per ridare slancio a un settore da primato della produzione italiana che negli ultimi anni è stato messo a dura prova prima dal Covid-19 e adesso dal conflitto russo-ucraino. –spiegano Boeri e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- Continuiamo a registrare aumenti sui costi di produzione: da un minimo del +50% per spese di logistica e materie prime fino a un +150% per fertilizzanti, fitofarmaci, imballaggi, gasolio ed energia; inoltre, la perdita del mercato russo continua a colpire duramente il settore floricolo per il blocco delle esportazioni, con un duro colpo sul volume delle vendite e un’inflessione delle quotazioni per quanto riguarda i prezzi”.

 

 

VENETO, IL TEST FINALE I NUOVI CUOCHI CONTADINI, CONSEGNA DIPLOMI

 

Sono 20 i nuovi aspiranti cuochi contadini pronti per il diploma dopo aver frequentato l’Agrichef Academy promossa da Coldiretti. La prova finale, a cui parteciperanno 12 imprenditori agricoli della provincia di Verona e 8 della provincia di Treviso, si svolgerà domani, martedì 3 maggio, a partire da mezzogiorno al Mercato Coperto in Via Macello 5/A.

Davanti a una giuria composta da docenti, giornalisti, funzionari della Regione Veneto ed esperti del settore agroalimentare oltre che dal direttore regionale di Coldiretti Marina Montedoro, dal presidente e direttore provinciali Alex Vantini e Giuseppe Ruffini, dal presidente nazionale di Terranostra Diego Scaramuzza, gli aspiranti cuochi contadini dovranno superare delle prove per dimostrare di saper coniugare pratica e teoria con l’obiettivo di aumentare la qualità negli agriturismi di Campagna Amica e renderli portavoce dei valori del territorio. Il tutto per conquistare l’ambita giacca personalizzata con nome e cognome dell’aspirante chef.

Il cuoco contadino oltre che essere un agricoltore e abile cuoco, è anche un conoscitore e perfetto ambasciatore dei prodotti locali che cucina e presenta in modo eccellente per soddisfare le diverse esigenze della clientela. La prova d’esame terminerà con la consegna degli attestati e delle giacche firmate Terranostra Campagna Amica.

 

 

PAVIA, CONTRO CARO ENERGIA IN CAMPAGNA WEBINAR SU AGRISOLARE SU TETTI

 

L’aumento delle tariffe elettriche pesa sui costi delle imprese agricole lombarde e rende ogni giorno più onerosa la produzione in un momento difficile per il Paese. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nell’annunciare un webinar gratuito dedicato alle opportunità offerte dal fotovoltaico sui tetti di stalle e cascine contro il caro energia, oltre che in un’ottica di innovazione tecnologica sostenibile.

L’appuntamento – precisa la Coldiretti Lombardia – è per domani, martedì 3 maggio, alle ore 21 con interventi di esperti Coldiretti e tecnici del settore. “Il seminario online gratuito è organizzato in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa e Coldiretti Donne Impresa – spiega Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia – Saranno condivise informazioni tecniche e simulazioni pratiche per chiarire i vantaggi che l’agrisolare sui tetti può offrire alle nostre aziende”.

Nel corso del webinar di martedì 3 maggio – precisa la Coldiretti Lombardia – sono previsti gli interventi di: Alessandro Apolito, Capo Servizio Tecnico Coldiretti; Stefano Leporati, Segretario nazionale Giovani Impresa Coldiretti; Luca D’Apote, Responsabile energia rinnovabile Coldiretti e Simone Guarisco di GS Studio&Service. Introdurranno la serata Tino Arosio, Direttore Coldiretti Lombardia; Carlo Maria Recchia, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia; Wilma Pirola, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Lombardia.

 

 

COMO, SOLARE SUI TETTI, OPPORTUNITÀ PER L’AGRICOLTURA

 

L’aumento delle tariffe elettriche pesa sui costi delle imprese agricole lombarde e rende ogni giorno più onerosa la produzione in un momento difficile per il Paese. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nell’annunciare un webinar gratuito dedicato alle opportunità offerte dal fotovoltaico sui tetti di stalle e cascine contro il caro energia, oltre che in un’ottica di innovazione tecnologica sostenibile.

L’appuntamento – precisa la Coldiretti Lombardia – è per domani, martedì 3 maggio, alle ore 21 con interventi di esperti Coldiretti e tecnici del settore. “Il seminario online gratuito è organizzato in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa e Coldiretti Donne Impresa” spiega Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia. “Saranno condivise informazioni tecniche e simulazioni pratiche per chiarire i vantaggi che l’agrisolare sui tetti può offrire alle nostre aziende”.

Nel corso del webinar di martedì 3 maggio – precisa la Coldiretti Lombardia – sono previsti gli interventi di: Alessandro Apolito, Capo Servizio Tecnico Coldiretti; Stefano Leporati, Segretario nazionale Giovani Impresa Coldiretti; Luca D’Apote, Responsabile energia rinnovabile Coldiretti e Simone Guarisco di GS Studio&Service. Introdurranno la serata Tino Arosio, Direttore Coldiretti Lombardia; Carlo Maria Recchia, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia; Wilma Pirola, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Lombardia.

 

 

PAVIA, FATTORIE AL CASTELLO VISCONTEO CON LE SCUOLE

 

Laboratori con le fattorie didattiche, tanti giochi e una merenda a km zero per tutti i bambini. E’ ricco di appuntamenti il programma di “Fattorie in Castello”, la grande festa finale per le scuole pavesi che hanno partecipato al Progetto EduCA – Educazione alla Campagna Amica di Coldiretti Pavia.

Nella mattinata di martedì 17 maggio 2022 tutti gli studenti delle scuole pavesi che hanno seguito in classe le lezioni degli esperti e degli agricoltori Coldiretti sulle attività agricole del nostro territorio si ritroveranno nel cortile del Castello Visconteo di Pavia. Qui, dalle 9 alle 12.30 circa, si svolgerà la festa conclusiva che ha ricevuto anche il patrocinio del Comune di Pavia. Alla festa nel cortile del Castello saranno invitate le classi delle scuole di Pavia che hanno partecipato al Progetto EduCa, che fa parte dell’iniziativa “Cittadinanza Attiva” promossa e sostenuta dall’Assessorato all’Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Pavia durante l’anno scolastico 2021/22.

La manifestazione ospiterà laboratori di carattere agricolo e alimentare per tutti i bambini, che potranno scoprire – spiega Coldiretti Pavia – i segreti delle api e della cera, del latte e dei formaggi. Gli studenti delle scuole pavesi vedranno direttamente dagli agricoltori e dagli allevatori di Coldiretti Pavia come vengono coltivati il riso e il frumento e come si fanno i formaggi, oltre a poter imparare anche dagli esperti di pet-therapy come interfacciarsi con gli animali.

«Il progetto EduCA permette a tutti gli studenti delle scuole pavesi di conoscere i tesori agroalimentari del territorio pavese – spiega Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia – nonché la storia, la cultura e le tradizioni agroalimentari locali». L’obiettivo del progetto EduCA – Educazione alla Campagna Amica di Coldiretti Pavia è sensibilizzare i giovani sul patrimonio agroalimentare pavese, tutelato da chi con amore e attenzione sa gestirle e renderle produttive, cioè dagli agricoltori e dagli allevatori Coldiretti.

SONDRIO, SOLARE SUI TETTI, OPPORTUNITÀ PER L’AGRICOLTURA

 

L’aumento delle tariffe elettriche pesa sui costi delle imprese agricole lombarde e rende ogni giorno più onerosa la produzione in un momento difficile per il Paese. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nell’annunciare un webinar gratuito dedicato alle opportunità offerte dal fotovoltaico sui tetti di stalle e cascine contro il caro energia, oltre che in un’ottica di innovazione tecnologica sostenibile.

L’appuntamento – precisa la Coldiretti Lombardia – è per domani, martedì 3 maggio, alle ore 21 con interventi di esperti Coldiretti e tecnici del settore. “Il seminario online gratuito è organizzato in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa e Coldiretti Donne Impresa” spiega Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia. “Saranno condivise informazioni tecniche e simulazioni pratiche per chiarire i vantaggi che l’agrisolare sui tetti può offrire alle nostre aziende”.

Nel corso del webinar di martedì 3 maggio – precisa la Coldiretti Lombardia – sono previsti gli interventi di: Alessandro Apolito, Capo Servizio Tecnico Coldiretti; Stefano Leporati, Segretario nazionale Giovani Impresa Coldiretti; Luca D’Apote, Responsabile energia rinnovabile Coldiretti e Simone Guarisco di GS Studio&Service. Introdurranno la serata Tino Arosio, Direttore Coldiretti Lombardia; Carlo Maria Recchia, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia; Wilma Pirola, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Lombardia.

 

 

VARESE, SOLARE SUI TETTI, OPPORTUNITÀ PER L’AGRICOLTURA

 

L’aumento delle tariffe elettriche pesa sui costi delle imprese agricole lombarde e rende ogni giorno più onerosa la produzione in un momento difficile per il Paese. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nell’annunciare un webinar gratuito dedicato alle opportunità offerte dal fotovoltaico sui tetti di stalle e cascine contro il caro energia, oltre che in un’ottica di innovazione tecnologica sostenibile.

L’appuntamento – precisa la Coldiretti Lombardia – è per domani, martedì 3 maggio, alle ore 21 con interventi di esperti Coldiretti e tecnici del settore. “Il seminario online gratuito è organizzato in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa e Coldiretti Donne Impresa” spiega Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia. “Saranno condivise informazioni tecniche e simulazioni pratiche per chiarire i vantaggi che l’agrisolare sui tetti può offrire alle nostre aziende”.

Nel corso del webinar di martedì 3 maggio – precisa la Coldiretti Lombardia – sono previsti gli interventi di: Alessandro Apolito, Capo Servizio Tecnico Coldiretti; Stefano Leporati, Segretario nazionale Giovani Impresa Coldiretti; Luca D’Apote, Responsabile energia rinnovabile Coldiretti e Simone Guarisco di GS Studio&Service. Introdurranno la serata Tino Arosio, Direttore Coldiretti Lombardia; Carlo Maria Recchia, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia; Wilma Pirola, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Lombardia.

 

 

VERONA, PROVA PER 20 NUOVI CUOCHI CONTADINI

 

Sono 20 i nuovi aspiranti cuochi contadini pronti per il diploma dopo aver frequentato l’Agrichef Academy promossa da Coldiretti. La prova finale, a cui parteciperanno 12 imprenditori agricoli della provincia di Verona e 8 della provincia di Treviso, si svolgerà domani, martedì 3 maggio, a partire dalle 12 al Mercato Coperto in Via Macello 5/A.

Davanti a una giuria composta da docenti, giornalisti, funzionari della Regione Veneto ed esperti del settore agroalimentare oltre che dal direttore regionale di Coldiretti Marina Montedoro, dal presidente e direttore provinciali Alex Vantini e Giuseppe Ruffini, dal presidente nazionale di Terranostra Diego Scaramuzza, gli aspiranti cuochi contadini dovranno superare delle prove per dimostrare di saper coniugare pratica e teoria con l’obiettivo di aumentare la qualità negli agriturismi di Campagna Amica e renderli portavoce dei valori del territorio. Il tutto per conquistare l’ambita giacca personalizzata con nome e cognome dell’aspirante chef.

Il cuoco contadino oltre che essere un agricoltore e abile cuoco, è anche un conoscitore e perfetto ambasciatore dei prodotti locali che cucina e presenta in modo eccellente per soddisfare le diverse esigenze della clientela.

La prova terminerà con la consegna degli attestati di partecipazione e le giacche da cuoco contadino.

 

 

MANTOVA, A CIBUS DI PARMA AGRI-BIRRA DEL LUPPOLAJO E IL LAMBRUSCO DI QUISTELLO

È allarme per il costo delle bottiglie (+40% da inizio anno), lattine introvabili

 

Debutta al Cibus di Parma, il Salone internazionale dell’alimentazione al via domani e fino a venerdì 6 maggio, la birra Castellana barricata prodotta dal Luppolajo di Enrico Treccani. “È un’edizione speciale che abbiamo pensato per celebrare i nostri primi 10 anni di attività, ottenuta con l’erba amara tipica di Castel Goffredo e affinata per nove mesi in barrique”, spiega Treccani, presidente di Coldiretti Castel Goffredo e fra i primi agri-birrifici della Lombardia con una produzione di circa 1.000 ettolitri.

Fra le imprese del settore del territorio parteciperà a Cibus anche la Cantina Sociale di Quistello, realtà storica della provincia, che proporrà ai visitatori della kermesse dedicata all’agroalimentare “Il Sogno del Duca”, un lambrusco Doc della selezione Grappello Ruberti “dedicato al duca Vespasiano Gonzaga, che coltivò il sogno della città ideale come ispirazione urbanistica di un gioiello come Sabbioneta”, afferma Luciano Bulgarelli, presidente della Cantina Sociale di Quistello.

Dopo una prima commercializzazione nel 2021 con appena 1.000 bottiglie, quest’anno saranno 5.000 i pezzi, tutti numerati, destinati alla ristorazione e ai privati.

Quest’anno – ricorda Coldiretti Mantova – la 21ª edizione di Cibus si colloca in un contesto internazionale particolarmente delicato, con rincari dei costi di produzione particolarmente significativi, conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina, ma anche di altri fattori di criticità.

“Come azienda siamo alle prese con un boom dei prezzi del vetro e i listini aumentati del 40% dall’inizio dell’anno – dice Treccani –. L’alluminio per le lattine è pressoché introvabile, per cui prevediamo, se non vi saranno cambiamenti di rotta, di spostare parte della produzione in lattina verso il vetro, anche se con maggiori costi”.

Molti forni, per la corsa dei prezzi dell’energia (il gas naturale è cresciuto del 494% rispetto a 12 mesi fa, l’energia elettrica del 230%, il petrolio del 62%), hanno chiuso, rallentando così la produzione di bottiglie di vetro e rendendo più difficile la reperibilità, spiega Coldiretti Mantova.