COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 16 febbraio 2023

16 Febbraio 2023
News La Forza del Territorio del 16 febbraio 2023

Primo piano

 

VERONA, EVOLUZIONE DEI MERCATI A KM0

Non solo prodotti locali ma luoghi di socializzazione e incontro della comunità

Ricerca della qualità dei prodotti locali ritenuti salutari, fidelizzazione e relazione di fiducia con il produttore che con gentilezza spiega e consiglia i clienti. Sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano le scelte dei veronesi al Mercato Coperto di Campagna Amica Verona in Galleria Filippini emersi dalla ricerca promossa da Coldiretti Verona e coordinata da Debora Viviani, docente di sociologia dell’Università di Verona.

“Dopo un anno e mezzo dall’apertura del Mercato Coperto – ha precisato Debora Viviani durante la presentazione dell’indagine – è aumentata la fidelizzazione dei clienti e la loro fiducia nei confronti degli agricoltori e dei loro prodotti. Emerge, inoltre, che il rapporto con i produttori e la loro gentilezza nella vendita sono alcuni elementi chiave nell’acquisto, nonostante ci si trovi in un momento di difficoltà economica”.

Dall’indagine presentata oggi al Mercato Coperto è emerso anche l’identikit del consumatore tipo: è donna, tra i 45 e 65 anni, seguita subito dalla fascia 26-35 anni, che vive in famiglia con figli. È laureata, lavoratrice dipendente, residente nel Comune di Verona. Frequenta il Mercato Coperto di Campagna Amica tutte le settimane dove acquista soprattutto frutta e verdura per la qualità, freschezza, certezza della provenienza e gentilezza dei produttori.  

“Il Mercato Coperto come gli altri in città e provincia – 11 solo nel Comune di Verona – si evolve e diventa un appuntamento fisso sempre più frequentato”, ha evidenziato Franca Castellani, vicepresidente di Coldiretti Verona e presidente del Consorzio Veronatura che gestisce i mercati a km zero di Campagna Amica nei saluti di apertura della tavola rotonda “I Mercati di Campagna Amica. Quando la campagna diventa strategica per la città del futuro” tenutasi in Galleria Filippini.

La presentazione dei risultati della ricerca illustrata da Debora Viviani è stata, infatti, l’occasione per interventi, moderati dal capo redattore del quotidiano L’Arena Luca Mantovani, da parte del Sindaco di Verona Damiano Tommasi e del direttore della Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli. La chiusura dell’incontro è stata affidata ad Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona.

“Il tema del Mercato Coperto – ha affermato il Sindaco Damiano Tommasi – apre la strada a due temi: la valorizzazione degli spazi e la natura del luogo che non è solo vendita e consumo di prodotti locali ma è soprattutto spazio di socializzazione e incontro. Il Mercato è anche il luogo in cui poter guardare negli occhi i produttori e farsi raccontare da loro i prodotti. Nella società di oggi spesso manca il tempo necessario per costruire relazioni di fiducia”. Il sindaco ha altresì evidenziato l’importanza della riqualificazione di luoghi della città come Galleria Filippini per promuovere il territorio e i suoi prodotti.

Carmelo Troccoli ha sottolineato: “Siamo gli artefici di un nuovo rapporto tra agricoltura e cittadinanza: il punto di partenza sono i mercati contadini che creano un nuovo punto di contatto tra campagna e città dove vive la maggior parte della gente. Ed è quello che stiamo facendo con Campagna Amica in questi anni con 1200 mercati contadini sul territorio nazionale e circa 20mile aziende agricole. Il Mercato Coperto di Verona è un esempio di rigenerazione urbana, di relazione tra la campagna e la città, tra gli agricoltori e i cittadini”. Il direttore Troccoli ha inoltre detto che “stiamo lavorando per costruire un gemellaggio tra Campagna Amica Verona, l’associazione dei mercati contadini e la capitale della Danimarca Copenaghen”.

“Questo – ha evidenziato nelle conclusioni Alex Vantini – è il luogo del buon cibo di qualità, dell’educazione e della cultura alimentare, di socialità e riqualificazione degli spazi. Non vogliamo fermarci qui ma ampliare il Mercato per dare a più imprese agricole la possibilità di portare i loro prodotti e aumentare l’offerta per i cittadini, da coinvolgere attraverso un’ulteriore riqualificazione di questi spazi in centro città”.

LA RICERCA

La ricerca ha evidenziato che oltre alle qualità dei prodotti, i consumatori scelgono il Mercato Coperto per la gentilezza e la disponibilità dei produttori a fornire informazioni e consigli. Questi sono valori ritenuti rilevanti dalle persone tanto da influenzare il numero di prodotti acquistati durante la spesa. La gentilezza è considerata più importante dei prezzi di vendita e influisce in modo positivo sulla percezione della qualità dei prodotti stessi.

Dai dati emerge una forte fidelizzazione dei clienti con il 75,5% degli intervistati che frequenta tutte le settimane il Mercato Coperto per fare la spesa. Tra i motivi della scelta vi è la presenza di prodotti biologici, la voglia di contribuire alla sostenibilità senza sprecare e anche di sostenere l’economia locale. I prodotti maggiormente acquistati sono frutta e verdura (96,9%), carne, prodotti lievitati, pesce e produzioni gastronomiche.

I consumatori premiano il Mercato Coperto per la qualità e la freschezza dei prodotti a km zero tanto da ritenerli positivi per la salute. Rilevante la certezza della provenienza. Il 98% degli intervistati ha ammesso di fidarsi degli agricoltori che vendono i loro prodotti e il 90,2% raccomanderebbe il Mercato a qualcuno.

Partecipare a degustazioni, corsi di cucina e presentazione di libri sono per oltre la metà degli intervistati (62%) prospettive interessanti, così come far seguire ai bambini laboratori didattici. Il luogo in cui si trova il Mercato è valutato positivamente poiché si può consumare seduti all’aperto i prodotti locali di gastronomia, da accompagnare con vini del territorio. 

 

Dal Territorio

 

EMILIA ROMAGNA, RICERCA: BENE REGIONE CON 2 MLN PER AGRI INNOVAZIONE

“I due milioni di euro che la Regione ha messo a disposizione di organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza sono fondamentali per rilanciare i settori maggiormente colpiti dalle recenti avversità e alle fitopatie. È l’ennesimo risultato del dialogo con le Istituzioni che si dimostrano ricettive rispetto alle nostre richieste”. Commenta così Nicola Bertinelli, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, il via al bando con risorse per 2 milioni di euro per nuove soluzioni rivolte alle imprese agricole da parte della Regione.

Proprio Coldiretti regionale, lo scorso settembre, aveva inviato all’Assessore all’agricoltura, Alessio Mammi, una lettera nella quale si chiedeva che viale Aldo Moro dedicasse fondi per la ricerca sia sul settore vegetale che su quello animale.

“Ambiti come lo studio di metodologie innovative per ridurre gli effetti della flavescenza dorata sulla Vite da vino” ha detto il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri “così come la lotta alla maculatura bruna sulle Pere o il contrasto agli elateridi sulla Patata richiedono lo sviluppo di nuove linee di ricerca”. “Con il supporto da parte delle Istituzioni” ha concluso Allaria Olivieri “si possono ottenere risultati concreti affinché il comparto agricolo-imprenditoriale possa contare su metodi e strumenti contrastanti le difficoltà e garantire la competitività delle imprese e lo sviluppo di un intero territorio che deriva da comparti strategici per la nostra agricoltura”.

 

MARCHE, ALESSANDRA CAU E GINEVRA COPPACCHIOLI PREMIATE PER IMPRESE VINCENTI

Alessandra e Ginevra, siete imprenditrici vincenti. C’è un filo rosso che passa per l’Appennino e unisce Sassocorvaro, nel pesarese, a Cupi di Visso, in provincia di Macerata. È la qualità di due realtà marchigiane, l’azienda agricola Cau & Spada e la Cantina Coppacchioli Tattini, riconosciute da Imprese Vincenti, il progetto di Intesa Sanpaolo dedicato alla valorizzazione delle pmi italiane d’eccellenza. Lo rende noto Coldiretti Marche all’indomani della tappa del premio dedicata all’Agribusiness che si è tenuta ieri a Torino. Alessandra Spada è stata premiata per la qualità di una produzione che ha saputo mantenere l’intero ciclo produttivo interno: dal filo d’erba che l’animale bruca alla vendita finale. Allevamento, coltivazioni biologiche e un caseificio agricolo che ha saputo investire in innovazione, sostenibilità, benessere animale riuscendo anche a conquistare i mercati esteri, soprattutto in Francia e Regno Unito. Alla giovanissima Ginevra Coppacchioli è andata invece una menzione speciale “Per il particolare legame con il territorio, la valorizzazione del made in Italy e l’introduzione di innovazione”. La sua azienda sorge a Cupi, frazione a circa 1000 metri sul livello del mare del piccolo comune di Visso (994 abitanti totali), uno dei luoghi più danneggiati dal terremoto del 2016 e prima ancora da quello del 1997. Qui con forza, determinazione, pazienza e una buona dose di coraggio ha preso forma l’idea di recuperare un antico vitigno: il Cupatto. Si tratta di un Pecorino autoctono della zona la cui produzione si era perduta ed è stata ripresa per riportare in bottiglia il “vino più alto (inteso come altitudine, ndr) delle Marche”. Un progetto che sembrava impossibile. Per il quale Ginevra e la sua famiglia sono stati additati come pazzi. Ma non di follia si tratta, quanto di amore e devozione sconfinata verso questo piccolo paese chiamato Cupi. Il vigneto rappresenta il desiderio di onorare la tradizione, di raccontare una storia. Di resistere con tenacia e portare avanti la passione e il sogno attraverso il duro lavoro. “Un gran bella soddisfazione per le imprenditrici, per le loro famiglie ma anche per quelle aree interne e marginali che riescono a essere protagoniste grazie alla loro bellezza, alle loro tradizioni e al lavoro tenace di eroi ed eroina della terra” commentano da Coldiretti Marche.  

 

PUGLIA, DRONI E SOFTWARE CONTADINI CONTRO CLIMA PAZZO E ATTACCO INSETTI ALIENI

E’ rivoluzione digitale nelle campagne in Puglia con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, difendersi dagli attacchi di virus e insetti alieni, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della prova sperimentale in campo ad Andria con i droni in volo sugli uliveti per valutare dall’alto la consistenza delle chiome degli ulivi, le condizioni del terreno e i fabbisogni delle colture, attività previsti dal progetto OliveMatrix, portato avanti, con il sostegno di Coldiretti, da PugliaOlive, Impresa Verde Puglia, CREA, Cetma, Exprivia, Uniba e Unifg.

Partendo dai risultati dello studio sulle caratteristiche degli oliveti regionali ed i modelli di olivicoltura adottati sul territorio – spiega Coldiretti Puglia – si è proceduto all’individuazione dei campi pilota utili su cui i droni monitoreranno lo stato di salute delle piante e del terreno per programmare piani di gestione fitosanitaria e irrigazione, risparmiando notevoli risorse nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio.

Pertanto, sono stati individuati 5 campi pilota, di cui 4 nella zona del Nord barese e 1 nella zona del Centro-Sud barese, focalizzando l’attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia — sul sistema olivicolo di grandi dimensioni, con una superficie media destinata alla coltivazione dell’olivo compresa tra i 14,54 ettari dei sistemi olivicoli rappresentativi localizzati nel Nord barese e i 16,35 ettari nel Centro-Sud barese, dove si ricorre regolarmente alla pratica irrigua. In linea con gli altri sistemi aziendali individuati, le aziende di questo sistema olivicolo hanno un sesto d’impianto regolare pur variando, leggermente, tra le due zone omogenee individuate all’interno della provincia di Bari. Le aziende del Nord barese presentano, normalmente, un sesto d’impianto assimilabile ad un 6×6 e/o 7×7 mentre, quelle del Centro-Sud barese presentano un 6×7.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood – sottolinea Coldiretti – il valore del mercato dell’agritech è cresciuto nel giro di cinque anni del 1500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi. Tra le soluzioni più adottate dalle imprese innovative c’è l’informatizzazione dell’azienda attraverso software di gestione (adottata nel 40% dei casi), sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole (23%), servizi di mappatura e di coltivazioni e terreni (19%), sistemi di monitoraggio di coltivazioni e terreni (14%) e sistemi di supporto alle decisioni (12%).

Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni, è in atto – aggiunge Coldiretti Puglia –  un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo – continua Coldiretti – è arrivata la “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. I dati sono esposti come catture giornaliere e totali e danno indicazioni sulla crescita della popolazione lungo la stagione.

Sempre in tema di cambiamenti climatici – insiste Coldiretti Puglia – la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone”.  Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e masseria, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – spiega Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti.  Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) spiega Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).

La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti – è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con l’82% dei consumatori che privilegia nella propria spesa l’acquisto di prodotti Made in Italy.

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale pari al 3-4% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”. Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.

Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata. “Un gap insopportabile che penalizza le imprese agricole e che va superato per poter utilizzare al meglio nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “vogliamo invece portare lo sviluppo tecnologico a tutte le aziende anche tramite il fondo da 225 milioni di euro inserito nella legge di Bilancio grazie all’impegno del ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e che potrà essere sfruttato per voucher all’innovazione”.

 

PIEMONTE, PROTAGONISTA AGRICOLTURA GIOVANI IMPRENDITORI AD “IMPRESE VINCENTI”

Giovani imprenditori agricoli di Coldiretti Piemonte protagonisti della tappa piemontese di “Imprese Vincenti”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale capace di reagire con successo ai delicati e continui cambi di contesto. 

Ad intervenire tra i relatori durante questa tappa dedicata al settore Agribusiness, Claudia Roggero, apicoltrice di Rivoli di Coldiretti Torino, che nel suo discorso ha messo in luce come sia proprio l’agricoltura d’oggi a rappresentare una concreta traiettoria di futuro per i giovani e l’esempio delle numerose imprese premiate durante l’evento, condotte da giovani, ne sono la testimonianza diretta.

Ad essere premiato con una menzione speciale, Giacomo Monge, imprenditore agricolo di Villafalletto di Coldiretti Cuneo. Sostenibilità ambientale e rispetto del territorio sono i due principi cardine di Monge che, terminato il percorso di studi all’Istituto Tecnico Agrario di Verzuolo, si insedia in azienda per portare avanti la sua grande passione per l’agricoltura. Giacomo, grazie all’opportunità di effettuare stage in Sudafrica in aziende produttrici di mele e pesche e con esperienze in America e in California, nello specifico, ha avuto l’opportunità di studiare ed imparare nuovi e moderni sistemi replicabili anche nella sua stessa realtà.

“Un riconoscimento importante per la nostra agricoltura –spiega Danilo Merlo, delegato Giovani Impresa Piemonte – e per i nostri giovani aver fatto parte di questa tappa del programma “Imprese vincenti” che ha messo in luce il particolare legame con il territorio, la valorizzazione del made in Italy e l’innovazione. Quell’innovazione che proprio i nostri giovani sanno attuare con uno spirito imprenditoriale lungimirante”.

“Una vetrina importante durante la quale le imprese si sono presentate all’ampia platea di presenti raccontando la propria storia aziendale, le scelte strategiche che le hanno portate a consolidare il proprio percorso di sviluppo, le azioni di innovazione realizzate in questo particolare contesto economico, a dimostrazione che il settore agricolo è capace di trainare e di dare futuro – evidenziano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Per questo è necessario riconoscere ulteriormente l’importante ruolo che svolgono le aziende agricole consolidando il lavoro dei nostri giovani imprenditori e sostenendo il loro sogno di investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono e creare opportunità per avvicinare ancora di più i giovani al mondo agricolo in un’ottica di rinnovamento”.

 

TOSCANA, CAP TIRRENO: IL NUOVO PRESIDENTE E’ BRUNO TUCCIO 

Bruno Tuccio è il nuovo Presidente del Consorzio Agrario del Tirreno nato dalla fusione, nel 2015, del Consorzio Agrario della Maremma Toscana e del Consorzio Agrario di Viterbo. 47 anni, imprenditore vitivinicolo di Castiglion della Pescaia, Bruno Tuccio è stato nominato all’unanimità dall’assemblea del Consorzio Agrario del Tirreno riunita nel quartier generale di Grosseto. Insieme a Bruno Tuccio è stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio che resterà in carica per i prossimi tre anni formato da rappresentanti delle province di Livorno, Grosseto, Viterbo, Rieti, Pisa, Lucca e Pistoia ed il collegio dei revisori. Il nuovo presidente succede al compianto Massimo Neri scomparso lo scorso novembre che aveva guidato il Consorzio del Tirreno verso l’adesione, in qualità di socio fondatore, dei Consorzi Agrari d’Italia, la più grande piattaforma voluta da Coldiretti per il collocamento delle produzioni agricole e per l’accesso al mercato dei mezzi tecnici e dei servizi ai prezzi e alle condizioni più vantaggiosi. 

Ad oggi fanno parte di CAI: Bonifiche Ferraresi, Consorzio Agrario dell’Emilia, Consorzio Agrario del Tirreno, Consorzio Agrario del Centro Sud, Consorzio Agrario dell’Adriatico e Consorzio Agrario del Nordest.

“Ereditiamo un progetto ambizioso in un momento cruciale per il futuro dell’agricoltura e del Paese. La fusione e la conseguente fondazione dei Consorzi Agrari d’Italia, avvenuta il 1 ottobre 2020 – ha esordito il neo Presidente Tuccio durante il suo primo intervento – è stato un passaggio importante per tutto il territorio e per le imprese agricole. Il compito del Consorzio è quello di avere una ricaduta reale sul territorio e dare risposte sistemiche alle imprese mettendogli a disposizione servizi più moderni sempre più orientati verso un’agricoltura di precisione, più sostenibile, e mezzi tecnici più competitivi dal punto di vista della qualità e dei prezzi. Vogliamo rendere i nostri agricoltori protagonisti delle filiere nazionali, attraverso contratti di filiera che assicurino condizioni durature e migliori ed un maggiore coinvolgimento dei soci nella vita del Consorzio. Investiremo in ricerca, sviluppo ed in logistica”.

All’assemblea elettiva ha partecipato, in diretta streaming, amministratore delegato di CAI, Gianluca Lelli che ha ribadito la necessità di “recuperare il contatto con il territorio e consolidare la presenza della rete un attraverso un servizio migliore alle imprese”. Presenti il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi, il vice presidente di Coldiretti Lazio e Presidente Coldiretti Viterno, Mauro Pacifici. Fanno parte del consiglio di amministrazione Bruno Tuccio (Presidente), Marco Bruni, Tiziano Busti, Luigi Cimarello, Simone Ferri Graziani, Cristiano Genovali, Paolo Giorgi, Fiorella Lenzi, Gianfranco Olivieri, Mauro Pacifici, Lorenzo Pavone, Alessandro Piceni Belli, Lorenzo Piras, Matteo Serravalle e Fabio Toccaceli. Congratulazioni per la nomina di Bruno Tuccio arriva da Coldiretti Toscana che augura un proficuo lavoro a tutto il nuovo consiglio di amministrazione. 

 

PUGLIA, 1 CITTADINO SU 5 TAGLIA FORNELLI

Ecco vademecum in giornata nazionale risparmio

Con la crisi energetica e i rincari in bolletta quasi un cittadino su cinque (19%) per risparmiare ha già rinunciato ai fornelli, cucinando di meno e indirizzandosi verso pietanze che non necessitano di essere cotte. E’ quanto emerso da un sondaggio condotto da Coldiretti, in occasione della giornata nazionale del risparmio energetico, quando un altro 53% dei cittadini ha adottato comunque accorgimenti per coniugare la voglia di continuare a portare in tavola cibi cotti con la necessità di ridurre l’impiego dei fornelli. Solo il 27% dei cittadini – precisa la Coldiretti – dichiara di non aver cambiato le proprie abitudini di consumo in cucina.

Per sostenere l’impegno dei cittadini per il risparmio i cuochi contadini di Campagna Amica hanno preparato un vademecum che va dal fare attenzione all’uso delle stoviglie al modificare tempi e modalità di cottura. Meglio usare pentole che consentono il risparmio di energia – spiega Coldiretti regionale – come quella a pressione o per cotture plurime (bollitura e vapore) e utilizzare il coperchio quando è possibile. Importante anche utilizzare il fornello adeguato alle dimensioni della pentola che si sta utilizzando e verificare che la fiamma del fornello sia di colore blu, che indica efficienza nella combustione.

Ridurre la cottura dei cibi – prosegue Coldiretti – per gustare bocconi più croccanti, al dente, leggermente al sangue vuol dire ingerire cibi con un più alto contenuto di nutrienti, assaporarne gli aromi originari degli ingredienti e soprattutto masticare di più aiutando moltissimo la digestione. Per gli alimenti che, per sicurezza alimentare, è meglio servire ben cotti, come pollo e uova, preferire ricette che permettano cotture veloci. Quando si utilizza il forno si possono pianificare più infornate – continua Coldiretti -, cuocendo contemporaneamente più pietanze facendo attenzione ai vari gradi di cottura, oppure infornare di seguito piatti diversi sfruttando la temperatura già raggiunta dal forno.

Ma è possibile risparmiare anche l’energia elettrica, magari scegliendo di scongelare i cibi – dice Coldiretti Puglia – togliendoli qualche ora prima dal congelatore invece di utilizzare il forno a microonde o usando per la preparazione dei cibi gli attrezzi manuali come frusta e cucchiai invece del frullino elettrico.

Consigli pratici per fronteggiare una situazione che necessita però – rileva Coldiretti – di un intervento a livello nazionale ed europeo per sostenere i cittadini e le aziende. Con i rincari energetici che stanno facendo esplodere le bollette di famiglie e imprese, occorre innanzitutto mettere un tetto al prezzo di tutto il gas che entra in Europa, non solo a quello proveniente dalla Russia, sottolinea Coldiretti nel sottolineare che abbiamo già chiesto al Governo di dare risposte ai bisogni delle nostre imprese ma queste risposte devono venire anche dall’Europa perché non è accettabile in un momento di gravissima crisi prevalgano gli egoismi. Con la beffa che le nostre aziende si trovino a subire, oltre all’aumento dei costi, anche la concorrenza sleale da parte di Paesi come l’Olanda o la Germania, che ha annunciato un piano nazionale di sostegno al proprio sistema economico.

Ma occorre lavorare anche per l’autosufficienza energetica – continua Coldiretti -, incentivando l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti per stimolare la produzione di energia rinnovabile nelle aziende agricole, superando a livello europeo il limite dell’autoconsumo come barriera agli investimenti agevolati. Ed è importante anche supportare la produzione di biogas e biometano, arrivando ad immettere nella rete fino a 6,5 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030, e potenziare la capacità estrattiva che nel nostro paese si è ridotta dei 3/4 negli ultimi decenni. E si può fare anche a meno dei fertilizzanti prodotti proprio a partire dal gas, puntando su quelli organici e, in particolare, sul digestato, facendo chiarezza sulla possibilità di utilizzo ed eliminando la soglia dei 170 chilogrammi di azoto per ettaro all’anno.

L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – conclude la Coldiretti – comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione.

 

TREVISO, RITORNO ALLE RADICI SALVA I PICCOLI BORGHI E VALORIZZA LE TIPICITA’ LOCALI

“La Marca trevigiana ha borghi meravigliosi che da sempre sono punti di riferimento per l’enogastronomia”. Coldiretti Treviso sottolinea l’importanza del turismo delle radici che salva le bellezze e l’economia dei piccoli borghi, da dove è partita l’emigrazione, con un patrimonio in Italia di ben 5.529 comuni sotto i 5.000 abitanti, che rappresentano il 70% del numero totale dei comuni italiani ma che ospitano solo il 16,5% della popolazione nazionale e rappresentano il 54% dell’intera superficie italiana. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti in occasione della presentazione del Progetto PNRR ‘Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19’. Il 92% delle produzioni tipiche agroalimentari nazionali – sottolinea la Coldiretti – nasce nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio dell’enogastronomia sostenibile e a km zero conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni popolari. Una leva per il turismo delle radici che è importante anche per combattere lo spopolamento nei comuni con meno di 5mila abitanti dove piu’ di uno su otto (13%) – conclude la Coldiretti – ha più di 75 anni con la popolazione anziana che rappresenta una presenza fondamentale per tramandare le tradizioni, trasmettere i saperi e difendere il valore storico, ambientale e culturale dei territori.

 

CUNEO, “IMPRESE VINCENTI”: PREMIATO GIOVANE AGRICOLTORE

Premio per il legame con il territorio, la sostenibilità ambientale e l’innovazione

“L’attenzione del primo gruppo bancario italiano alle piccole e medie imprese di eccellenza del settore agricolo costituisce ulteriore riprova dell’importanza che l’attività agroalimentare riveste nel nostro Paese. Un comparto strategico che cresce anche grazie alle iniziative di profonda trasformazione dei più giovani, che raccolgono le nuove sfide con entusiasmo e spirito di iniziativa dando un grande supporto al tessuto produttivo locale”. È quanto commenta Marco Bernardi, Delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa all’indomani del riconoscimento che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha assegnato ad un giovane imprenditore agricolo cuneese in quanto eccellenza nel panorama agroalimentare italiano.

Ieri a Torino, all’auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, è andata in scena la tappa nazionale dedicata all’Agroalimentare di “Imprese Vincenti”, concorso promosso dal gruppo bancario per incentivare i percorsi di crescita e rilanciare i territori, attraverso la valorizzazione dei risultati dei progetti delle piccole e medie imprese eccellenti italiane.

È stata premiata con una menzione speciale per il particolare legame con il territorio, la sostenibilità ambientale e l’introduzione di innovazioni l’azienda agricola Monge di Villafalletto. A ritirare il premio Giacomo Monge, 29 anni.

Terminato il percorso di studi all’Istituto Tecnico Agrario di Verzuolo, Giacomo si è insediato nell’azienda di famiglia, oggi dedita all’allevamento di conigli e alla coltivazione di frutta, apportando grandi innovazioni, frutto delle esperienze maturate in Sudafrica e negli Stati Uniti in aziende produttrici di mele e pesche.

L’introduzione di atomizzatori a basso volume, ispirato alle aziende produttrici del Trentino-Alto Adige, permette di risparmiare acqua ed evitare gli sprechi e, allo stesso tempo, di ridurre drasticamente il tempo delle lavorazioni nei frutteti. Con strutture di nuova generazione e moderni sistemi di allevamento l’azienda ha automatizzato molti procedimenti, aumentando il controllo e la prevenzione di malattie e problematiche agli animali. L’azienda si è poi distinta negli anni per una particolare attenzione all’etichettatura dei prodotti e alla valorizzazione del territorio. Gli impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture permettono, infine, all’azienda di produrre energia pulita.

I giovani agricoltori provenienti dalla Granda e da tutta Italia saranno protagonisti anche a Roma domani, venerdì 17 febbraio, dalle ore 9 a Palazzo Rospigliosi, dove aprirà il primo Salone della creatività Made in Italy “Generazione in campo”. Non mancherà Giovani Impresa Cuneo a testimoniare l’impegno delle nuove generazioni di agricoltori cuneesi per soluzioni che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese.

 

FORLÌ-CESENA, RECORD DI 60,7 MLD PER CIBO E VINO

Al mercato rassegne a “tuttogusto”

Con un aumento del 17% è record storico per l’export agroalimentare italiano nel mondo che ha raggiunto i 60,7 miliardi di euro nel 2022 trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio dei prodotti italiani più venduti all’estero. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi al 2022 che evidenziano un balzo a doppia cifra per l’alimentare nonostante la guerra in Ucraina e le tensioni internazionali sugli scambi mondiali di beni e servizi.

Tra i prodotti il re dell’export tricolore si conferma il vino per un valore stimato vicino agli 8 miliardi di euro nel 2022, secondo le stime della Coldiretti, grazie ad una crescita a due cifre delle vendite all’estero. Al secondo posto si piazzano la pasta e gli altri derivati dai cereali con un volume di vendite all’estero che volano oltre i 7 miliardi di euro – continua Coldiretti – mentre al terzo ci sono frutta e verdura fresche con circa 5 miliardi e mezzo di euro di export, ma ad aumentare in modo consistente sono anche l’extravergine di oliva, oltre a formaggi e salumi.

“Al nostro mercato di Campagna Amica di Forlì proponiamo alle famiglie un consumo sano e consapevole per uno stile di vita legato al benessere psicofisico – spiega Massimiliano Bernabini Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena – abbiamo numerose e importanti aziende del territorio che presentano prodotti genuini e a km0 e celebrano il vero Made in Italy e la corretta Dieta Mediterranea”.

Il Mercato dei produttori del circuito di Campagna Amica, aperto tutti i venerdì ed i sabati, dalle 8 alle 14, organizza per gli abitanti del circondario, i forlivesi ed anche tutti gli amanti del Local Food e gli appassionati del km0, rassegne a “tuttogusto” della tradizione romagnola, con eventi, feste a tema, laboratori sensoriali e incontri con gli esperti. “Questo è il fine settimana del cibo in maschera” spiega Anna Pirillo responsabile del mercato “i clienti potranno trovare tutti i prodotti tipici del carnevale romagnolo, da acquistare per imbandire le tavole della domenica a km0. Inoltre, la nostra cucina, che ogni fine settimana presenta menù e piatti diversi, stagionali e a tema, propone un menù di carnevale legato all’antica tradizione contadina”.  Per informazioni e per tutte le novità sulle iniziative del Mercato è possibile consultare la pagina Facebook Campagna Amica Forlì-Cesena oppure scrivere a agrimercato.fc.rn@coldiretti.it o contattare via Whatsapp il 3294820597

 

PARMA, DONNE IMPRESA, FOCUS SU GRANI ANTICHI E MODERNI

Nell’ambito delle attività promosse da Coldiretti Donne Impresa Parma per le scuole iscritte al concorso “Acqua, terra, sole. Gli elementi del buon cibo e dell’agricoltura sostenibile” si è tenuto un Focus on line con la classe IIIC dell’Istituto Agrario Bocchialini di Parma sui grani antichi e moderni.

Dopo l’introduzione di Paola Ferrari, referente provinciale Coldiretti per il progetto scuole, si è entrati nel vivo del tema con la relazione del Dr. Carlo Fornari, Agronomo del Consorzio Agrario di Parma. Una relazione – comunica Coldiretti – interessante e coinvolgente, declinata sotto vari profili, che ha toccato diversi aspetti: grano e civiltà, dati, varietà di grani antichi, attualmente coltivati (es. Senatore Cappelli), la loro valenza socio-economica e salutistica. “I grani antichi – ha sottolineato Fornari – hanno bisogno degli agricoltori moderni per essere salvati e valorizzati e il consumatore attento può trovare in essi risposte alle crescenti necessità di benessere e salute”.

E’ seguita la testimonianza dell’imprenditrice agricola Chiara Delbono dell’azienda agricola biologica Mulino della Rocca sita a Roccaprebalza di Berceto, componente del Forum Coldiretti Donne Impresa Parma.

Chiara ha illustrato la sua esperienza e scelta di vita: ha lasciato il suo lavoro di tecnologa alimentare per creare insieme al marito una realtà produttiva che valorizzasse il territorio, avviando un’attività che oggi produce grano tenero, farro, mais antico, patate e miele. Particolarmente affascinante il mulino dell’azienda realizzato in una bottega medioevale, con una macina a pietra.

“E’ importante – ha sottolineato Chiara – valorizzare tutto ciò che il passato ci ha regalato, conservarlo e modernizzarlo. Per la molitura seguo una mia filosofia: macinare poco e spesso, in base alla necessità; coltivando più varietà di grano tenero, le misceliamo in fase di macinazione per conferire alle farine caratteristiche e sapori particolari e unici”.

Gli studenti hanno seguito con attenzione l’incontro; “molto interessante – hanno commentato – per la scoperta delle caratteristiche e qualità dei vari tipi di grano e per il bell’esempio di filiera corta realizzato dall’Azienda Agricola Mulino della Rocca”.

Ora gli studenti approfondiranno ulteriormente in aula l’argomento insieme ai docenti e predisporranno un elaborato da consegnare a Coldiretti Parma, che sarà presentato, insieme ai lavori delle alte scuole iscritte al Concorso Coldiretti, alla Commissione di valutazione in vista della proclamazione dei vincitori del concorso.

 

TREVISO, MILLEPROROGHE: BOCCATA D’OSSIGENO PER CAMPI E STALLE DELLA MARCA

Una importante boccata di ossigeno per le aziende agricole trevigiane colpite dall’esplosione dei costi dell’energia e dagli effetti dei cambiamenti climatici fra maltempo e siccità. E’ quanto afferma Coldiretti Treviso nel commentare positivamente i contenuti del disegno di legge di conversione del decreto legge “Milleproroghe” (decreto legge n. 198 del 2022) votati dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato.

Diversi gli emendamenti approvati di interesse per il settore agricolo sostenuti da Coldiretti. Nello specifico è stata decisa la proroga a giugno 2023 del termine per l’utilizzo in compensazione del credito di imposta per le spese sostenute per l’acquisto di carburate agricolo riferito al terzo trimestre 2022 ed è stata confermata per il 2023 la riduzione delle accise per i piccoli birrifici indipendenti con produzione annua fino a 60.000 ettolitri.

In favore delle imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di maggio 2022 è stato esteso a sessanta giorni, dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria di eccezionalità, il termine per presentare le domande di intervento alle autorità regionali competenti. E’ stato poi prorogato a novembre 2023 il termine per la realizzazione degli investimenti innovativi in beni materiali che danno diritto al credito di imposta 4.0 nella misura del 40% come per il 2022.

Per snellire la burocrazia è stata estesa al 30 giugno 2023 la validità dei certificati di abilitazione all’acquisto e all’impiego, alla vendita e all’attività di consulenza in materia di prodotti fitosanitari, nonché degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici. Permessa anche per tutto il 2023 la procedura, prevista per l’emergenza Covid-19, che consente alle amministrazioni competenti di anticipare l’80% dei contributi in favore delle imprese agricole rinviando al saldo l’esecuzione degli adempimenti di verifica.

Di rilievo, infine anche la proroga per il triennio 2023- 2025 della maggiorazione del 20 per cento delle spese per gli investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali ai fini dell’aumento della quota di ammortamento deducibile. Tale norma si applica quindi alle imprese agricole che determinano il reddito secondo le modalità ordinarie

 

Appuntamenti

 

ABRUZZO, LAVORO PER I GIOVANI, IN AGRICOLTURA C’E’

Delegazione a Roma al salone innovazioni green

In agricoltura c’è lavoro per i giovani che vogliono fare impresa con idee innovative o trovare una occupazione all’aria aperta lontano dal traffico e dallo smog della città. L’appuntamento è per venerdì 17 febbraio dalle ore 9,00 a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della Coldiretti, in via 24 Maggio 43, dove con agricoltori provenienti da tutte le regioni italiane, tra cui anche l’Abruzzo apre il primo salone della creatività Made in Italy “Generazione in campo” per vedere dal vivo e toccare con mano le ultime innovazioni del 2023 con l’assegnazione degli Oscar Green ai giovani agricoltori e alle loro rivoluzionarie idee. Esperienze concrete di chi non si rassegna alla protesta o all’attesa passiva di lavoro ma scende in campo con soluzioni che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese.

Assieme ai tanti giovani ci sarà il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata nazionale dei giovani della Coldiretti, Veronica Barbati, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Direttore Generale Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) Maria Chiara Zaganelli, il  presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) Carlo Gaudio e il vice direttore della Fao Maurizio Martina. Dall’Abruzzo, parteciperanno il direttore regionale Coldiretti Roberto Rampazzo, il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano e i dirigenti provinciali dei giovani.

Sarà presentato lo studio Coldiretti “Lavoro per i giovani, in agricoltura c’é’” con l’analisi dei fabbisogni occupazionali nelle campagne per la prossima stagione, le opportunità offerte dalla nuova normativa nazionale e comunitaria ma anche gli ostacoli da superare con i consigli dei “Tutor delle nuove imprese” promossi in tutte le regioni dai giovani della Coldiretti.

Diretta streaming premiazione Oscar Green su www.coldiretti.it

 

SICILIA, FINALE PREMIO OSCAR GREEN – LE IDEE VINCENTI DEI GIOVANI AGRICOLTORI

C’è chi ha rimesso in moto l’azienda di famiglia con innovazioni adeguate ai nuovi mercati. Chi ha creato l’azienda biologica riproducendo le verdure tipiche e chi ha trasformato una semplice passione per le api in un’impresa.

Sono i giovani agricoltori che scelgono di rimanere nella propria regione per valorizzare le risorse. Storie di successo che negli ultimi anni sono emerse grazie all’Oscar Green, il premio dedicato alle innovazioni agricole che domani a Roma, a Palazzo Rospigliosi, premierà i vincitori nazionali. I rappresentanti siciliani insieme al delegato regionale Massimo Piacentino parteciperanno alla giornata dove saranno mostrate le esperienze concrete di chi non si rassegna alla protesta o all’attesa passiva di lavoro ma scende in campo con soluzioni che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese.

Insieme ai tanti under 40 ci sarà il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata nazionale dei giovani della Coldiretti, Veronica Barbati, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Direttore Generale Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) Maria Chiara Zaganelli, il  presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) Carlo Gaudio e il vice direttore della Fao Maurizio Martina.

Si potrà seguire la diretta streaming su  www.coldiretti.it

 

PUGLIA, LAVORO PER I GIOVANI, IN AGRICOLTURA C’E’

Apre salone innovazioni green

In agricoltura c’è lavoro per i giovani che vogliono fare impresa con idee innovative o trovare una occupazione all’aria aperta lontano dal traffico e dallo smog della città.

L’appuntamento è per domani venerdì 17 febbraio dalle ore 9,00 a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della Coldiretti, in via 24 Maggio 43, dove con giovani agricoltori provenienti anche dalla Puglia apre il primo salone della creatività Made in Italy “Generazione in campo” per vedere dal vivo e toccare con mano le ultime innovazioni del 2023 con l’assegnazione degli Oscar Green ai giovani agricoltori e alle loro rivoluzionarie idee. Esperienze concrete di chi non si rassegna alla protesta o all’attesa passiva di lavoro ma scende in campo con soluzioni che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese.

Assieme ai tanti giovani ci sarà il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata nazionale dei giovani della Coldiretti, Veronica Barbati, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Direttore Generale Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) Maria Chiara Zaganelli, il  presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) Carlo Gaudio e il vice direttore della Fao Maurizio Martina.

Sarà presentato lo studio Coldiretti “Lavoro per i giovani, in agricoltura c’e’” con l’analisi dei fabbisogni occupazionali nelle campagne per la prossima stagione, le opportunità offerte dalla nuova normativa nazionale e comunitaria ma anche gli ostacoli da superare con i consigli dei “Tutor delle nuove imprese” promossi in tutte le regioni dai giovani della Coldiretti.

Diretta streaming premiazione Oscar Green su www.coldiretti.it

 

VENETO, LAVORO PER I GIOVANI, IN AGRICOLTURA C’E’

Domani a Roma apre salone innovazione green. Presente delegazione degli under 30

La delegazione dei giovani di Coldiretti Veneto è già nella capitale per il salone dell’innovazione che sarà inaugurato DOMANI, 17 FEBBRAIO DALLE ORE 9.00 a Palazzo Rospigliosi in Via 24 Maggio 43. In agricoltura c’è lavoro per i giovani che vogliono fare impresa con idee innovative o trovare una occupazione all’aria aperta lontano dal traffico e dallo smog della città – commenta il delegato regionale Marco De Zottis che insieme agli altri colleghi agricoltori under 30 provenienti da tutte le regioni italiane rappresenta la nuova “generazione in campo”. Momento clou l’assegnazione degli Oscar Green che premiano le esperienze concrete di chi non si rassegna alla protesta o all’attesa passiva di lavoro ma sceglie soluzioni che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese. Interverranno il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata nazionale dei giovani della Coldiretti, Veronica Barbati, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Direttore Generale Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) Maria Chiara Zaganelli, il  presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) Carlo Gaudio e il vice direttore della Fao Maurizio Martina. Sarà presentato lo studio Coldiretti con l’analisi dei fabbisogni occupazionali nelle campagne per la prossima stagione, le opportunità offerte dalla nuova normativa nazionale e comunitaria ma anche gli ostacoli da superare con i consigli dei “Tutor delle nuove imprese” promossi in tutte le regioni dai giovani della Coldiretti.

 

ASTI, NUOVI CORSI SCIENTIFICI PER FAR CHIAREZZA SU ALIMENTAZIONE & SALUTE

Al via domani, venerdì 17 febbraio, la seconda edizione dei Corsi di Formazione/Informazione sui temi di “Alimentazione&Salute” tenuti dal medico dietologo, nutrizionista clinico e Presidente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare prof Giorgio Calabrese, su progetto della Federazione Provinciale Coldiretti Asti.

Quattro gli incontri mattutini (dalle ore 9 alle ore 12) in presenza validi per i crediti giornalistici e per i PCTO degli studenti delle Scuole Superiori di Asti, ma aperti anche alla cittadinanza, organizzati con il patrocinio dell’Ordine Provinciale dei Medici e degli Odontoiatri di Asti.

Si parte domani con il tema “Agricoltura, Alimentazione e Salute – Le minacce del Cibo Sintetico e l’impatto sulla salute dell’uomo – Nutriscore/Nutrinform. Etichette sui vini”.

A seguire, venerdì 3 marzo verrà trattato il tema: “Filiera Corta e Dieta Mediterranea patrimonio Unesco tra tendenze e scienza. Le caratteristiche qualitative e i valori nutrizionali che fanno bene alla salute dell’uomo e, anche, all’ambiente”. 

Sempre nel mese di marzo, venerdì 17 il tema sarà: “Alimentazione e Salute: gli alimenti che fanno bene alla psiche e a chi pratica sport. Cibo, bevande e giovani: da quando e perché”.

Ultima data, venerdì 21 aprile per parlare di: “Alimentazione e Salute. L’apporto alimentare nelle diverse fasce d’età. Cibo-bevande, cuore e diabete. I Mercati Contadini a kmZero”.

Tutti gli incontri si terranno al Mercato Contadino di Campagna Amica in corso Alessandria 271 ad Asti. In caso di overbooking, agli studenti verrà offerta l’opportunità di seguire da remoto dalle rispettive aule/aule magne scolastiche.

“Parlare scientificamente di alimentazione e salute partendo dalle materie prime dell’agricoltura significa prendere coscienza piena e consapevolezza puntuale di come il cibo si traduce all’interno del nostro organismo, per garantirci, o meno, una vita sana nel rispetto del nostro benessere e di quello dell’ambiente – spiega il prof Calabrese.

“In un tempo in cui gli alimenti principali della Dieta Mediterranea Patrimonio Unesco rischiano di venir cacciati dalle nostre tavole a causa di politiche illogiche e superficiali, Coldiretti non può restare indifferente – prosegue il Presidente Coldiretti Asti Marco Reggio.

“All’introduzione del cibo sintetico coltivato in laboratorio e alle etichette ingannevoli da apporre sulle bottiglie di vino, nonché alla mole di fake-news che alimentano l’appetito dei disinformati, Coldiretti Asti risponde ripartendo dai principi e fondamenti scientifici nonché dall’altissima preparazione/esperienza del prof Calabrese, tra i massimi esponenti e consulenti internazionali in materia – sottolinea il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia.

I corsi sono a partecipazione gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per i giornalisti: iscrizione direttamente sulla piattaforma formazionegiornalisti.it (per la data del 17 febbraio anche scrivendo a ufficiostampa.at@coldiretti.it). Per tutti gli altri: ufficiostampa.at@coldiretti.it .