COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 14 aprile 2022

14 Aprile 2022
News La Forza del Territorio del 14 aprile 2022

Primo piano

 

 

TRENTO, PASQUA: TAVOLE VUOTE PER 2,6 MLN DI POVERI

 

Mai così tanti italiani in difficoltà a Pasqua con 2,6 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare per colpa della guerra e dell’aumento dell’inflazione che colpisce i prezzi del carrello della spesa. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti divulgata alla vigilia delle festività pasquali dove cresce il numero di quanti non riescono più a garantirsi il cibo quotidiano. Tra questi ci sono peraltro – ricorda Coldiretti – 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili. Si tratta della componente più debole della società che è più esposta all’impoverimento alimentare determinato dal caro prezzi ma anche dal rallentamento dell’economia e dalla frenata dell’occupazione.

“Fra i nuovi poveri – spiega il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate o danneggiate dalle limitazioni rese necessarie in due anni di pandemia. Persone e famiglie che, mai prima d’ora, avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.

Il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini afferma che “per arginare questa situazione serve un deciso intervento della Pubblica Amministrazione ed è importante l’apertura dei primi bandi per acquistare alimenti di base di qualità Made in Italy da consegnare agli indigenti, sui quali occorre ora accelerare utilizzando le risorse stanziate per acquistare cibi e bevande da distribuire ai nuovi poveri”. 

La lista dei prodotti da acquistare per distribuirli ai più indigenti – evidenzia la Coldiretti – va dagli omogeneizzati per l’infanzia al latte, dai salumi ai formaggi a denominazione di origine, dall’extravergine Made in Italy alla carne, dalla pasta al riso, dalle conserve di pomodoro ai succhi di frutta. Accanto all’intervento pubblico è cresciuta però anche la solidarietà con la Coldiretti che insieme alle realtà economiche più importanti del Paese ha donato oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, anche attraverso l’iniziativa la spesa sospesa nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

 

 

Dal Territorio

 

 

SARDEGNA. UN GIOVANE VIGNAIUOLO SARDO TRA NOVE ITALIANI DEI VINI GENERAZIONE Z

 

È sardo di Dorgali uno dei nove giovani vignaioli che hanno rappresentato l’Italia nell’iniziativa “Vini Generazione Z” promossa nel padiglione Casa Coldiretti del Vinitaly, dove è stato protagonista anche il vermentino, vino che vede la Sardegna leader nella produzione insieme al cannonau.

Gabriele Fronteddu, 18 anni della cantina Ziu Andria, insieme ad altri 8 colleghi under 25 dell’Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia, ha presentato il proprio cannonau doc davanti ad una delegazione di giornalisti/buyer accompagnata da ICE/Vinitaly.

“Ancora una volta la Coldiretti valorizza i giovani agricoltori aprendo vetrine internazionali per una generazione quella di noi agricoltori under 35 che si sta prendendo spazi importanti innovando il comparto con attività multifunzionali ed attenta alla sostenibilità – afferma il delegato regionale dei Giovani Coldiretti Frediano Mura -. Il settore vitivinicolo, che si sta distinguendo anche in Sardegna per dinamicità e innovazione, è particolarmente fecondo per i giovani, ed infatti, secondo una analisi della Coldiretti, 1 agricoltore under 35 su 10 (in Italia) ha una vigna”.

Il comparto vitivinicolo italiano, tra i settori che ha maggiormente sofferto le limitazioni dovute al Covid, nel 2021 ha registrato un record storico per le esportazioni di vino che registrano un balzo del 12% in valore (per 7,1miliardi).

Complessivamente l’ultimo anno fa segnare un incremento del 2,1% in valore delle vendite di vino nella Grande distribuzione, secondo l’analisi Coldiretti su dati Iri Infoscan Census, trainato soprattutto dagli spumanti che mettono a segno un balzo del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Non solo. La speciale top ten, emersa dall’analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno terminante a gennaio 2022, diffusa in occasione del Vinitaly, evidenzia che in tempo di pandemia e tensioni internazionali i consumi di vino premiano le produzioni legate al territorio. La classifica dei primi dieci vini, infatti, è composta dai soli made in Italy. E tra questi spicca il vermentino di Sardegna che nel 2021 ha registrato un incremento delle vendite del 22%.

 

 

VALLE D’AOSTA, LA FONTINA PROTAGONISTA DELLA RUBRICA “FORMAGGI D’ITALIA”

 

È stata la Fontina Dop della Valle d’Aosta la vera star della rubrica “I formaggi d’Italia” in onda ieri il 13 aprile su Rai 2 all’interno della trasmissione “I fatti vostri”.

Insieme ad Anna Falchi e all’esperto di Coldiretti Manuel Lombardi, è intervenuta come ospite Claudia Vuillermoz, casara di Pont-Saint-Martin, titolare della “Società Agricola Peretto”, che ha raccontato i pregi del fiore all’occhiello dell’agricoltura valdostana, illustrandone le caratteristiche e peculiarità.

Claudia oltre a spiegare come si fa, ha eseguito in diretta alcune fasi della lavorazione della Fontina, come l’estrazione della cagliata, la salatura in fase di stagionatura, il controllo e la preparazione della forma per il marchio di qualità fatto che viene apposto dal Consorzio Produttori e Tutela della D.O.P. Fontina.

La Fontina Dop – spiega Coldiretti – è un formaggio molto speciale, a pasta semicotta, prodotto con il latte bovino crudo intero proveniente da una sola mungitura dal gusto dolce e gradevole”. “Le essenze fresche e profumate dei pascoli d’alta quota che si estendono tra le montagne più imponenti d’Europa – continua – sono l’alimentazione ideale per le mucche di razza autoctona (pezzata rossa e pezzata nera), dalle quali si ricava l’elemento base del formaggio, il latte. Appena munto il latte viene trasformato in fontina secondo una tradizionale procedura ancora totalmente artigianale che la rende unica”.

Abbiamo colto al balzo l’opportunità che ci è stata offerta da Coldiretti nazionale perché riteniamo che queste siano importanti occasioni di promuovere il lavoro instancabile dei nostri allevatori e produttori e con esso la Valle d’Aosta e le sue eccellenze” hanno commentato Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta. 

 

PUGLIA, AL VIA A MAGGIO ESPIANTO ULIVI SECCHI

 

Al via a maggio gli espianti degli ulivi secchi a causa della Xylella fastidiosa grazie alle banche dati del catasto olivicolo di Agea come strumento di verifica del numero di piante di olivo danneggiate già in possesso della pubblica amministrazione, come le ortofoto 2019. E’ quanto ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, nel corso del Consiglio provinciale di Lecce di Coldiretti che aveva sollecitato le procedure di espianto con gli agricoltori che vogliono tornare a lavorare e a produrre in Salento.

“E’ un fondamentale contributo per favorire la resilienza ambientale e il paesaggio dell’area colpita dalla Xylella, in quanto il batterio killer degli ulivi ha provocato il disseccamento di migliaia di ettari arborati, oltre 90mila ettari di superficie olivetata in provincia di Lecce, un territorio esteso a rischio desertificazione e incendi”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Lecce.  

Entro la fine di maggio – continua Coldiretti Puglia – sarà completata l’istruttoria, secondo quanto annunciato dall’assessore Pentassuglia, delle 600 domande singole a valere sull’art. 6 del Piano di Rigenerazione del Salento e della 4.1c del PSR Puglia per migliorare redditività, competitività e sostenibilità delle aziende olivicole ricadenti nei territori colpiti dalla Xylella fastidiosa, che ora ha a disposizione altri 3 milioni di euro, come deciso nel corso del Comitato sorveglianza nazionale per i fondi del SUD.

Annunciato anche il secondo bando per la salvaguardia degli ulivi monumentali attraverso la pratica degli innesti – aggiunge Coldiretti Puglia – per cui sono a disposizione 2,2 milioni di euro del Piano per la rigenerazione olivicola, dopo che Xylella ha fatto scomparire per sempre 1/3 degli ulivi monumentali in Puglia, privando l’Italia di storici esemplari di inestimabile valore sul piano storico, ambientale, economico ma anche occupazionale.

Con il primo bando sono giunte 94 domande per 2,8milioni di euro, per cui va aperto un secondo bando per assorbire il totale di 5 milioni in dotazione sulla misura, apportando dei correttivi che Coldiretti Puglia ha già proposto, perché non sono stati finora sortiti gli effetti sperati. Le aziende vanno anche supportate con un sostegno al reddito per 5 anni fino a quando gli ulivi innestati non recuperano produttività e misure a superficie per ettaro.

Nella Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti Puglia – molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.   

Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall’epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di quasi 3 miliardi euro, secondo un’analisi della Coldiretti. Una vera e propria tempesta perfetta con gli agricoltori senza reddito da ormai 8 anni, 21milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, e un trend che – rileva Coldiretti –  rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ in Puglia e rilanciare la più grande fabbrica green italiana.

Se non esistono cure per salvare gli ulivi infetti da Xylella, unica strada – spiega la Coldiretti Puglia – è la convivenza con il batterio attraverso la pratica dell’innesto con varietà resistenti per salvaguardare gli ulivi millenari. Si tratta di una speranza confortata da alcune evidenze empiriche rilevate dopo anni di sperimentazione che hanno consentito di individuare cultivar capaci di reggere gli attacchi della malattia.

La Xylella è arrivata in Puglia portata da piante tropicali giunte dall’America latina e fino a oggi ha infettato oltre 8mila chilometri quadrati – conclude Coldiretti Puglia – con oltre 21 milioni di ulivi colpiti, molti dei quali monumentali, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva.

 

 

TOSCANA, LE FESTIVITA’ DELLA RIPARTENZA PER GLI AGRITURISMI, TUTTO ESAURITO

 

La Pasqua della ripartenza per gli agriturismi della provincia di Lucca. Sarà un ponte pasquale a due volti per le 228 strutture agrituristiche presenti tra la Garfagnana, la Piana e la Versilia : molto bene quello della ristorazione a km zero con le strutture che si dirigono verso il tutto esaurito per pasqua e pasquetta, inferiore almeno fino a questo momento invece le aspettative per quanto riguarda i pernottamenti con una struttura su tre che registra ancora disponibilità. A rilevare il trend per le festività pasquali e per il ponte del 25 Aprile sono Coldiretti Lucca e Terranostra, l’associazione che raduna gli agriturismi. “L’agriturismo prova a ripartire dopo due anni durissimi con arrivi e presenze dimezzati e perdite a doppie cifre. L’attività agricola, che rappresenta il cuore delle nostre aziende, ci ha permesso di reggere l’assenza prolungata dei turisti stranieri solo in parte compensata dalla riscoperta degli italiani delle nostre strutture, delle nostre campagne e dei nostri borghi alla ricerca di luoghi all’aperto e sicuri. – spiega Francesca Buonagurelli, Presidente Terranostra Lucca – Le aspettative per queste festività sono molte anche se pesano ancora le tensioni internazionali che stanno bloccando gli stranieri ed i rincari che frenano le famiglie. Sul medio lungo periodo i segnali sono incoraggianti ma siamo ancora lontani dai livelli pre-Covid del 2019”. Livelli pre-Covid che significano quasi nove mila presenze nelle strutture agrituristiche nel solo mese di aprile, concentrate principalmente tra Pasqua, Pasquetta e 25 aprile; presenze che nel 2021 erano crollate dell’80% per una perdita di fatturato di quasi 500 mila euro in appena un mese per la sola voce pernottamento.

Secondo una stima di Coldiretti saranno invece 5 mila coloro che pranzeranno in una delle strutture agrituristiche provinciali autorizzate alla ristorazione o alle degustazioni per un fatturato che oscillerà intorno ai 200 mila euro per il solo ponte Pasquale. “La ristorazione tipica, a km zero, che valorizza i prodotti del territorio e delle aziende agricole – analizza ancora Buonagurelli – consumata in un contesto di libertà, natura e di tranquillità rappresenta il valore aggiunto della proposta dei nostri agriturismi la cui offerta in questi anni è molto cresciuta e maturata”.

Il periodo pasquale, e più in generale tutto il secondo trimestre dell’anno rappresentano un momento importante della stagione per gli agriturismi toscani e della provincia di Lucca con quasi 9 mila arrivi (dato 2019) di cui 5.000 di soli stranieri. “Questo ponte pasquale – conclude Buonagurelli – rappresenta il primo vero test della prima stagione post emergenza sanitaria che sarà ancora, in attesa dei turisti stranieri, nel segno degli italiani e del turismo di prossimità”.

 

 

EMILIA ROMAGNA, BUYERS STRANIERI ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI VINI

 

In occasione di Vinitaly, nell’ambito del progetto di Vigneto Italia sulla promozione nei paesi terzi, Coldiretti, in collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, organizza una serie di visite ai territori ed aziende più significative di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

La nostra regione ospiterà per una giornata i buyers provenienti da Regno Unito, Giappone, Canada e Stati Uniti, in un incontro con i produttori che aderiscono all’iniziativa, organizzato da Coldiretti Emilia Romagna che avrà come baricentro il modenese.

Due gli eventi, riservati a compratori del settore vitivinicolo di negozi specializzati e del settore Horeca, che arriveranno nella provincia emiliana nella mattinata di giovedì 14 aprile per trascorrere una giornata all’insegna del buon vino e dei sapori modenesi, ma non solo; in questi incontri, infatti, altre cantine della regione avranno la possibilità di proporre e presentare i loro prodotti, confermando l’Emilia Romagna come regione dalle molteplici eccellenze.

“Pur fra le molte incertezze dovute ai problemi internazionali – ha detto il Direttore di Coldiretti regionale, Marco Allaria Olivieri – il mercato del vino ha dato importanti segnali di ripresa, permettendo a molti produttori di riallinearsi, se non quando di superarlo, al dato del 2019, anno di riferimento pre-covid. La possibilità di accedere ai mercati internazionali sarà argomento sempre più attuale per le realtà medio/piccole che fino a qualche tempo fa ne erano escluse, e Coldiretti, grazie anche al progetto Vigneto Italia, accompagna le aziende in questo percorso verso il futuro”.

La presentazione dei vini direttamente nelle aziende consentirà ai buyers internazionali di rendersi pienamente conto di come queste eccellenze siano intimamente legate al territorio dove sono prodotte, grazie anche al rispetto e alla cura per l’ambiente, la “casa” dei produttori e dei loro prodotti.

 

 

PUGLIA, VENERDÌ SANTO: PIÙ PESCE SU TAVOLE MA COSTA CARO (+25%)

 

Per il Venerdì Santo i pugliesi non faranno alcuno strappo alla regola, con il pesce che sarà immancabile sulle tavole per rispettare le tradizioni religiose della Pasqua, nonostante il caro bollette e le speculazioni ingenerate dalla guerra in Ucraina abbiano fatto aumentare i prezzi mediamente del 25% rispetto alla Pasqua dell’anno scorso. A denunciarlo è Coldiretti ImpresaPesca Puglia, in occasione dei riti alimentari della Settimana Santa, sulla base dei dati di BMTI – società del Sistema camerale italiano che segnala un aumento dei prezzi all’ingrosso sia per il pesce fresco di mare di pescata che per il surgelato.

Con gli attuali ricavi la maggior parte delle imprese della pesca – spiega Coldiretti Impresapesca Puglia – non riesce a coprire nemmeno i costi energetici oltre alle altre voci che gli armatori devono sostenere per la normale attività, uno scenario economico in cui sta navigando la flotta regionale che mette a rischio il prodotto ittico 100% Made in Italy favorendo invece quello straniero di importazione, con gli arrivi dall’estero aumentati del 25% in valore, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

“Già in periodi ordinari provengono dall’estero 8 pesci su 10 che finiscono sulle tavole”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che denuncia quanto il caro bollette abbia avuto un effetto negativo a valanga sul pescato a miglio0. “Per non cadere in inganni pericolosi per la salute – insiste il presidente Muraglia – occorre garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori dal mare alla tavola estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menu dei ristoranti con una vera e propria “carta del pesce’. Passi in avanti sono stati fatti sull’etichettatura nei banchi di vendita, ma devono ora essere accompagnati anche dall’indicazione della data in cui il prodotto è stato pescato”, conclude Muraglia. Un trend che impatta sulle scelte a tavola degli italiani che mangiano circa 28 chili di pesce all’anno – conclude Coldiretti – sopra la media europea anche se decisamente meno di altri Paesi con un’estensione di costa simile, come ad esempio il Portogallo, dove se ne consumano quasi 60 chili, praticamente il doppio. E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia la Coldiretti regionale, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, che conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, il sud Barese, il Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi. Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato dei pescatori e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, organizzando iniziative nei mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta e la tracciabilità del pescato.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

 

   Indice prezzi ufficiali ingrosso prodotti ittici

Variazione percentuale febbraio 2022

Pesci freschi di mare di pescata

Rispetto ad 1 anno fa

Alici fresche di pescata

+12,8%

Orate fresche di pescata

+14,3%

Rombi freschi di pescata

+52,2%

Scampi freschi

+28,9%

Salmone fresco

+46,7%

Frutti di mare surgelati

Rispetto ad 1 anno fa

Crostacei surgelati

+8,7%

Molluschi surgelati

+43,8%

 

* Elaborazioni Coldiretti Puglia su fonte dati BMTI, società del Sistema camerale italiano

 

 

MARCHE, GIOVANI CONTRO LA CRISI: +18% IN AGRICOLTURA NEGLI ULTIMI 10 ANNI

Le nuove leve dell’agricoltura marchigiana alla Baraccola per la giornata finale dell’Academy di Coldiretti Giovani Impresa. Oltre 80 giovani agricoltori, chi in presenza e chi in remoto, si sono incontrati ieri per l’ultimo incontro della scuola strategico-politica destinata agli imprenditori agricoli under 30, pensata per sostenere la crescita dirigenziale delle nuove generazioni di agricoltori. Quella marchigiana è stata la seconda Academy attivata in Italia dopo la Lombardia. Tema di quest’ultima giornata di studi i rapporti con Bruxelles, con le opportunità date dalla Pac e le battaglie storiche degli agricoltori come quella sull’etichettatura obbligatoria. “Dai nostri territori all’Europa” con Luca Gaddoni. Un incontro tra quasi coetanei visto che Gaddoni ha 32 anni ma alle spalle una grande esperienza presso l’Ufficio Coldiretti di Bruxelles dove lavora come policy advisor. All’incontro hanno partecipato anche Alba Alessandri, delegata regionale di Giovani Impresa Marche, e il direttore regionale Alberto Frau. Un settore in crescita. Nelle Marche si contano oltre 1500 aziende agricole con alla guida un imprenditore under 35. Rappresentano il 6% del totale delle imprese registrate e sono aumentate del 18% negli ultimi 10 anni, secondo un’elaborazione di Coldiretti Marche su dati Ismea e della Camera di Commercio regionale. Dal 2016 a oggi circa 1000 giovani hanno partecipato ai bandi per il primo insediamento in agricoltura. “Abbiamo giovani preparati che avevano voglia di confrontarsi con temi nuovi, l’obiettivo è quello di creare una nuova classe dirigente e siamo molto soddisfatti di come si è svolta questa iniziativa e dei risultati che ha dato” spiega la Alessandri. E proprio i giovani saranno i grandi protagonisti con idee e progetti da premiare agli Oscar Green di giovedì 21 aprile quando a Roma, Palazzo Rospigliosi aprirà le sue porte per la cerimonia che ogni anno rende merito alle menti capaci di coniugare tradizione e innovazione in agricoltura. La nostra regione detiene il titolo nella categoria “Sostenibilità” con Chiara Meriti, custode del mare da liberare dalla plastica che rimane intrappolata nelle reti da pesca dell’Adriana III della marineria di Porto San Giorgio, e ha già vinto in passato con Martina Buccolini (azienda Si.Gi, Macerata) nel 2013 e con Jeffery Osoiwanlan (azienda agricola Fattoria di Campagna, Montecarotto) nel 2018. A Roma arriveranno ragazze e ragazzi da tutta Italia: uno storico ritorno alla terra che non avveniva dalla rivoluzione industriale tanto nei campi quanto nelle scuole.

 

 

LIGURIA, L’OLIVICOLTURA OGGETTO DI UNO SPECIFICO TAVOLO REGIONALE

 

Si è appena concluso il Tavolo Verde olivicolo voluto fortemente da Coldiretti Liguria in occasione del quale abbiamo nuovamente evidenziato le difficoltà del settore e la necessità di garantire i giusti strumenti e tutele ai produttori per risollevare le sorti del comparto. L’olivicoltura, condotta a livello regionale su migliaia di ettari, costituisce una delle eccellenze della produzione ligure e nazionale ma negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un andamento negativo singolare in termini produttivi (con una produzione prossima allo zero lo scorso anno), che ha già determinato un preoccupante arretramento delle superfici destinate alla coltivazione.

Per questo motivo Coldiretti ha richiesto la programmazione di interventi strutturali per la creazione di nuove reti irrigue per intervenire con innaffiamenti di soccorso e invasi per la raccolta delle acque piovane e superficiali; azioni quanto mai necessarie anche a fronte dei cambiamenti climatici per cui in Liguria la pioggia non si vede oramai da mesi, con un deficit idrico nelle campagne che adesso sta minacciando le coltivazioni anche in vista delle stagioni più calde. Tra le proposte anche quella di un’accelerazione nella digitalizzazione dei territori rurali per l’introduzione di sistemi di monitoraggio e controllo in remoto delle patologie avverse tipiche della coltivazione, da realizzare con il supporto di tutti i centri che già operano in Liguria che devono garantire fin da subito assistenza e consulenza agronomica alle aziende per tramite dei tecnici che già operano sul territorio.

“Il settore olivicolo è uno dei comparti di punta della nostra regione, con prodotti riconosciuti in tutto il mondo che rientrano sotto il marchio della DOP Riviera Ligure. –affermano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale– Bisogna quindi muoversi quanto prima per far ripartire al meglio il settore e per scongiurare l’ipotesi di un’altra annata negativa. Servono investimenti ambientali e strutturali, per i quali chiediamo che vengano utilizzati fondi europei, che permettano di migliorare la produttività, di recuperare i terreni incolti e di evitare l’ulteriore abbandono degli uliveti. Inoltre, è arrivato il momento di fare un passo avanti nel campo della ricerca e sperimentazione agronomica. Solo attraverso questi interventi congiunti si potrà garantire una ripartenza duratura ai produttori, con ricadute a livello non solo economico ma anche ambientale, culturale e sociale che permetteranno di riqualificare il territorio e di incrementare l’arrivo di turisti. Sicuramente il Tavolo Verde che abbiamo voluto e che verrà convocato mensilmente costituirà uno strumento essenziale per raggiungere quanto prima gli obiettivi”.

 

 

PIEMONTE, TURISMO: 1 ITALIANO SU 4 TORNA A VIAGGIARE IN VACANZE PASQUALI

 

Quasi un italiano su quattro (23%) ha scelto di mettersi in viaggio per una vacanza approfittando delle festività di Pasqua. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia un ritorno dei turisti pasquali nel 2022 dopo due anni di “fermo” dovuto ai lockdown e alle misure di restrizione legate all’emergenza Covid.

Considerate le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina, la meta preferita resta il Belpaese scelta dal 95% degli italiani, di cui uno su tre resterà addirittura all’interno della propria regione di residenza, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Solo una minoranza farà un viaggio in Europa, mentre in pochissimi si spingeranno oltre, tra America, Asia e Oceania. E segnali di ripresa arrivano anche dal turismo straniero, un comparto strategico per il settore, che i due anni di pandemia hanno gravemente penalizzato.

“Un buon segnale di ripartenza per i nostri territori che sono, quindi, al lavoro per accogliere i turisti di questi giorni pasquali con gli agriturismi che si stanno preparando con nuove proposte ed idee dopo due anni, praticamente, di fermo – spiega Stefania Grandinetti presidente Terranostra Piemonte -. A far scegliere l’agriturismo è la spinta verso un turismo di prossimità che ha portato le nostre strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. Non dimentichiamo, poi, la cucina dei cuochi contadini che è molto apprezzata perché va nell’ottica dello spreco zero e dell’innovazione, senza far mancare in tavola i piatti della tradizione pasquale piemontese”.

“La riscoperta dei piccoli borghi è anche una scelta strategica importante per promuovere nuovi flussi turistici nelle campagne offrendo allo sguardo del visitatore la bellezza del paesaggio, le tradizioni e la cultura di un’agricoltura in armonia con la storia e l’ambiente. Il Piemonte – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – è la regione che ha il maggior numero di piccoli comuni: ne conta 1.046, cioè il 18,99% del totale nazionale. Per la maggioranza degli ospiti l’agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione per questo è fondamentale controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, la tipologia e i prodotti coltivati direttamente per accertare che nel menù offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona. Il consiglio è di rivolgersi a siti come www.campagnamica.it che permette di scegliere le strutture dove poter soggiornare nei nostri territori”.

 

 

VENETO, TAVOLO REGIONALE FILIERA LATTE: RISPETTO, DIGNITA’ E GIUSTO COMPENSO

 

“I produttori agricoli chiedono rispetto, il riconoscimento del giusto valore, del lavoro, ma soprattutto di applicare le regole sulle pratiche sleali”. È quanto ha sostenuto Coldiretti Veneto al tavolo regionale della filiera convocato oggi dall’Assessore all’agricoltura Federico Caner a cui hanno partecipato tutti gli attori, dagli agricoltori ai trasformatori fino della grande distribuzione per un confronto sullo stato di crisi del settore. “Non si può più perdere tempo, serve una presa d’atto collettiva prima che sia troppo tardi” – avevano allertato gli imprenditori zootecnici della Consulta di Coldiretti Veneto qualche giorno fa sollecitando la convocazione del tavolo – in gioco c’è il futuro di un settore che grazie a circa 3mila aziende produce, in Veneto, 10 milioni di quintali di latte all’anno. “È urgente fermare le speculazioni – sottolinea Coldiretti Veneto che a livello nazionale è stata promotrice del Decreto attuativo approvato ad hoc – ll contesto economico aggravato dal conflitto in Ucraina e il boom delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflette sui costi di produzione”. Coldiretti, anche grazie alla collaborazione delle Prefetture, prima tra tutte proprio quella di Venezia, ha trasmesso al Governo una serie di proposte per mitigare l’effetto della crisi, in parte già approvate. Uno strumento strategico volto contrastare una serie di azioni comuni ed illegittime che vanno dai termini di pagamento, al divieto di modifiche unilaterali dei contratti, all’obbligo dì contratti rigorosamente scritti, al divieto di aste al doppio ribasso, allo stop al pagamento di prezzi agli agricoltori sotto il costo di produzione. Favorire un sistema virtuoso in questo senso significa creare una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera alimentare. “Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado – conclude Coldiretti Veneto – il rischio è alto perché le imprese agricole sono strozzate dai continui aumenti dei costi di produzione non compensati da un prezzo di vendita adeguato e sono costrette da mesi a vendere sottocosto per effetto di dinamiche speculative che ricadono interamente sulle loro spalle”.

 

 

VICENZA, BOOM DI PRESENZE PER LA PASQUA IN AGRITURISMO

 

Sarà una Pasqua di qualità, all’insegna delle tradizioni e del territorio, quella proposta dagli agriturismi vicentini di Terranostra – Campagna Amica Vicenza.

Mancano pochi giorni alla Santa Pasqua, ma le sale delle strutture della ristorazione rurale hanno già registrato il tutto esaurito, con richieste arrivate con relativo anticipo, anche a causa della pandemia da Covid-19, che continua a dettare gli orientamenti di ciascuno, soprattutto per quanto riguarda la socialità.

“Abbiamo affrontato due anni decisamente difficili – commenta il presidente di Terranostra Vicenza, Riccardo Lotto – dall’isolamento pressoché totale al distanziamento, fino ad arrivare alle consegne a domicilio, tutte situazioni mai ipotizzate in precedenza. Siamo riusciti a reinventare il nostro lavoro, a metterci in discussione ed a rispondere alle esigenze dei cittadini, senza mai venir meno alla nostra missione: produrre cibo e metterlo a disposizione della collettività”.

E dopo tutto questo non si pensava certo che potesse arrivare anche una guerra, a ridisegnare gli scenari politici ed economici internazionali. Il conflitto Russia-Ucraina, infatti, non rimane confinato a quei territori, ma continua ad avere, ed avrà anche in futuro, effetti significativi sulla nostra economia, soprattutto sull’agroalimentare.

Le aziende agricole ed agrituristiche hanno stretto i denti prima. Ed oggi si trovano a subire gli esorbitanti aumenti delle tariffe energetiche e del gas, nonché l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti che anche i consumatori quotidianamente constatano quando vanno a fare la spesa.

Terranostra, Campagna Amica e Coldiretti Vicenza, però, vogliono che questa sia una Pasqua diversa, che sia davvero una Pasqua di rinascita e speranza. Una vera ripartenza.

“Siamo davvero stanchi del distanziamento, pur rispettando ed adottando scrupolosamente le disposizioni fondamentali a tener lontano il Covid-19 – aggiunge il presidente Lotto – ma avvertiamo forte l’esigenza di uscire dalle quattro mura, ritrovarci con gli amici e la famiglia allargata, come si faceva prima della pandemia, per celebrare assieme la festa. Stare assieme è già di per sé una festa, una grande gioia a cui non vogliamo rinunciare”.

Nonostante le intenzioni, le prenotazioni negli agriturismi vicentini sono arrivate con minor tempestività rispetto al consueto. I vicentini ed i turisti hanno preferito attendere, osservare l’andamento della pandemia, che continua a dettare le regole della vita di ciascuno.

“Ora che ci avviciniamo alla Pasqua – conclude il presidente Lotto – ci rendiamo conto di quanto sia importante poter mettere a disposizione dei cittadini le nostre strutture, sia per l’ospitalità che per la ristorazione. Nel Vicentino le prenotazioni sono moltissime nell’area montana e pedecollinare, ma vanno bene anche le richieste in collina e nell’ambito cittadino. L’offerta è varia ed a km0, ma soprattutto ci teniamo a dire che abbiamo deciso di garantire un equilibrio nei prezzi. Non abbiamo modificato, infatti, i prezzi degli anni precedenti, per consentire alla più ampia platea di godersi la Pasqua e Pasquetta all’aria aperta nei nostri agriturismi di campagna”.

TREVISO, COMPLIMENTI A CHIARA, SICUREZZA ALLA GUIDA DI DONNE IMPRESA NAZIONALE 

 

“Sarà una guida ottimale e di spessore per Donne Impresa Nazionale. Siamo felici per Chiara che da sempre esprime competenza e grande passione per il settore primario”. Così Coldiretti Treviso si congratula con Chiara Bortolas, 42 anni, titolare di un’azienda che produce frutta e verdura sulle montagne bellunesi nominata nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti in rappresentanza di un esercito di 207mila imprese agricole a guida femminile in Italia.

Bortolas ha un diploma di maturità classica e una laurea in Biologia molecolare conseguita presso l’Università di Padova, portando le sue conoscenze scientifiche nei campi.  Dopo la laurea e un periodo da ricercatrice presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha optato per le serre di ortaggi che vende direttamente nello spaccio aziendale e nei mercati.

“Riuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio italiano” ha affermato Chiara Bortolas nel sottolineare che “grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta aumenta il numero delle donne ai vertici di aziende multifunzionali.”

Nella loro azione imprenditoriale – spiega Donne Impresa Coldiretti – le imprenditrici agricole italiane hanno dimostrato una grande capacità di coniugare la sfida del mercato con il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita e l’attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. In agricoltura – evidenzia Donne impresa Coldiretti – le donne sono protagoniste dalle attività di educazione alimentare ed ambientale nelle scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, dai mercati di Campagna Amica all’agriturismo. Un trend favorito anche dall’ingresso di imprenditrici di “prima generazione” che hanno fatto esperienze lavorative in altri settori.

Importante anche la “quota giovane” – sottolinea Donne Impresa Coldiretti – con il 25% delle aziende femminili guidate da ragazze under 35 che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari utilizzando lo smartphone per controllare gli animali in stalla nelle pause di studio all’università o per gestire on line acquisti e prenotazioni in agriturismo, oppure – conclude Coldiretti – per fare ricerche per recuperare varietà perdute di frutti locali o ancora per portare il vino Made in Italy in tutto il mondo.

 

 

PISTOIA, L’EXTRAVERGINE TOSCANO DAL GENOMA ALLE PAPILLE

Il progetto di filiera Evo 2.0 ha messo insieme ricercatore e degustatrice

 

Dal genoma alle papille: ci sono tanti modi per raccontare la filiera dell’extravergine d’oliva. Evo 2.0, il progetto integrato (Pif) nato in seno alla rete Coldiretti Pistoia, ha messo insieme due professionisti della filiera dell’olio: un ricercatore che studia le caratteristiche del genoma delle specie ulivicole toscane, e i margini di ulteriore miglioramento, e la degustatrice professionale, che insegna come cogliere le tipicità dell’extravergine toscana.

Con gli interventi del professor Rosario Muleo, dell’Università della Tuscia e dell’esperta di analisi sensoriale Daniela Vannelli, ospiti nel Frantoio degli Olivicoltori Valdinievole, immerso in un meraviglioso uliveto di Montecatini Alto, si tenuto nei giorni scorsi l’incontro Dal genoma alle papille, rientrante nel ciclo formativo di Evo 2.0. “Il Progetto integrato di filiera –spiega Coldiretti Pistoia-, ha messo insieme circa 60 soggetti, la maggior parte sono aziende agricole, con frantoi, vivai olivicoli e centri di ricerca. La metà di questi sono partecipanti diretti che investono risorse proprie, oltre a utilizzare i finanziamenti Ue, nell’ambito del Psr di Regione Toscana”.

“Un grande appuntamento –spiega Coldiretti Pistoia- documentato dalle video interviste che ben esemplificano la valenza formativa per operatori professionali e appassionati dell’olio extravergine”. 

Dal genoma alle papille è anche un video (GUARDA),  che completa la documentazione del progetto: con interviste a vivaisti olivicoli, frantoiani, donne che coltivano olive, formazione in filiera e ricercatori

Qui tutti i video: https://www.evo2puntozero.it/i-partecipanti-parlano.

Il professor Rosario Muleo nella sua relazione, incentrata sulle caratteristiche agronomiche e produttive delle diverse cultivar toscane, ha illustrato ad operatori professionali ed appassionati le caratteristiche genetiche di Frantoio, Leccino, Moraiolo, spiegando come la ricerca stia migliorando la produttività delle piante, che è il presupposto per il mantenimento del patrimonio, anche paesaggistico, degli uliveti in Toscana.

Inoltre, Muleo ha evidenziato le potenzialità del Leccio del Corno, una varietà autoctona con qualità nutrizionali eccellenti che si presta anche ad impianti meccanizzati, che potrà dare nuovo slancio all’aumento quali-quantitativo dell’extravergine della Toscana.

Nel contesto dell’incontro, infine, Muleo ha detto che il segreto ‘genetico’ dell’olio toscano sono i toscani: è il modo in cui trattano le piante, la loro cura che dà un maggiore e minore quantità di metaboliti secondari che determinano il gusto, l’aroma, la piccantezza che conferisce un valore aggiunto nell’olio.

Daniela Vannelli ha fatto degustare 6 oli mono cultivar ed Evoca Toscano Igp, l’olio che è nato dall’esperienza di Evo 2.0. Evoca Toscano è ottenuto mettendo insieme le diverse varietà autoctone delle aziende delle province di Prato, Pistoia e Firenze, partecipanti a Pif. Evoca –ha detto Vannelli- è il risultato di un percorso che mira alla qualità ma anche alla consapevolezza della qualità.

Nel contesto delle degustazioni, Vannelli ha evidenziato la necessità dei produttori di essere anche i primi degustatori del proprio olio, sentire sulle papille e nell’apparato olfattivo le caratteristiche, e da lì partire per il racconto al consumatore. Perché l’olio toscano ha tanto dentro: le persone, il territorio, tutto ciò che sta attorno all’ulivo e naturalmente le caratteristiche organolettiche del frutto dell’ulivo.

L’olio –ha concluso Vannelli- è da sempre una spremitura, ma le tecniche estrattive innovative permettono di tirar fuori dalle olive sempre più la parte che fenolica, antiossidanti naturali che fanno bene.

 

 

VERONA, PERSONE E PRODOTTI DELLA TERRA AL CENTRO DEL PREMIO DI FOTOGRAFIA

 

Il mercato come luogo di persone e prodotti della terra è il tema del Premio di Fotografia I Love Photography 2022. Il concorso, giunto alla seconda edizione è stato presentato oggi al Mercato Coperto di Campagna Amica – Coldiretti Verona in Galleria Filippini, dalla vicepresidente di Coldiretti Verona Franca Castellani, dalla fotografa e organizzatrice del Premio e del Festival I Love Photography Giulia Adami, dalla capo Delegazione del FAI di Verona Attilia Todeschini, dal fotografo Andrea Malizia, dall’artista e componente della giuria del Premio Francesca Schiavon e dalla presidente della seconda Circoscrizione del Comune di Verona Elisa Dalle Pezze.

Il “Premio I Love Photography 2022” è infatti organizzato in collaborazione con Coldiretti Verona, Delegazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Verona e con il patrocinio della 2ª Circoscrizione del Comune di Verona.

I Love Photography è una community internazionale di appassionati di fotografia che promuove il Premio e il Festival di Fotografia I Love Photography 2022. Gli eventi rappresentano un’occasione di confronto tra appassionati fotografi su vari temi. Quello sclto per la seconda edizione è: “Il Mercato”, scatti di persone e prodotti della terra.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le modalità di partecipazione al Premio aperto a tutti gli appassionati di fotografia maggiorenni.

Le iscrizioni al Premio sono gratuite e aperte da oggi 14 aprile fino a sabato 14 maggio. Le finalità del Premio e del Festival I Love Photography sono legate non solo alla divulgazione fotografica ma anche alla raccolta fondi per la Delegazione FAI (Fondo Ambiente italiano) di Verona, con la battuta all’asta benefica delle opere esposte e dei vincitori del Premio I Love Photography 2022.

“Il Mercato Coperto è il luogo perfetto per la presentazione di questa iniziativa – evidenzia Franca Castellani – in centro città, luogo delle eccellenze agroalimentari veronesi ma anche a disposizione dei cittadini per iniziative che fanno conoscere il territorio scaligero ricco di tradizioni e prodotti unici. Qui ogni fine settimana sono presenti aziende agricole locali che mettono in vendita le loro eccellenza agroalimentari. Il tema scelto dal Premio ci rappresenta ed è di grande interesse poiché consideriamo i mercati degli agricoltori non solo luoghi di consumo, ma anche di incontro e in cui sviluppare momenti di educazione, cultura e solidarietà”.

“Ringrazio Giulia Adami, la Delegazione del FAI e Coldiretti Verona per aver condiviso con noi questo progetto innovativo che valorizza le prossimità. Come Circoscrizione siamo attenti ai quartieri che vivono grazie alle Associazioni, alle persone e grazie anche ai mercati a km zero di Coldiretti. Sarà una bellissima esperienza ritrovare attraverso la fotografia i mercati e i prodotti”, sottolinea Elisa Dalle Pezze.

Dice Giulia Adami: “Siamo molto contenti di aprire le iscrizioni di questa seconda edizione del Premio di Fotografia I Love Photography 2022, collegato al nostro evento annuale il Festival, contenitore all’interno del quale saranno esposte, sia le foto vincitrici del Premio, sia una selezione della community che ruota attorno al Festival del 4-5 giugno presso Sala Birolli. Grazie al Premio è nata una bella collaborazione con Coldiretti che ha messo a disposizione, non solo risorse e prodotti, ma anche appoggiato l’iniziativa con molto entusiasmo”. “Il Mercato – aggiunge Adami – ha sempre catturato l’attenzione del fotografo per le svariate opportunità che offre di raccontare il territorio attraverso le persone che ci lavorano, i colori e le forme dei prodotti della terra che possono essere ritratti al mercato o anche in un set allestito dall’autore. Ringraziamo la Presidente della 2ª Circoscrizione del Comune di Verona, Elisa Dalle Pezze per il sostegno al Premio e al Festival fin dalla sua prima edizione del 2019”.

Attilia Todeschini ha espresso i ringraziamenti per il coinvolgimento del FAI Delegazione di Verona e per “essere destinatari dell’asta di beneficenza. Ci poniamo – dice Todeschini – come ponte tra un aspetto culturale che è quello della manifestazione artistica e un aspetto dell’ambiente che è quello di fotografare mercati e prodotti di prossimità della nostra terra”.

Modalità di partecipazione

Le foto devono essere inviate esclusivamente online. Ogni autore potrà partecipare al I Love Photography 2022 caricando le immagini tramite la corretta compilazione del modulo che si trova sul sito www.iLovePhotography.eu e la pubblicazione della foto sul proprio profilo Instagram inserendo il tag @ilovephotography.eu nella foto o nei commenti.

I sei premi, offerti da Coldiretti Verona, per i primi tre classificati per le due sezioni che sono persone e prodotti, saranno delle confezioni di prodotti enogastronomici a km zero rappresentativi delle eccellenze del territorio veronese.

Ogni partecipante potrà mandare una sola fotografia che potrà essere stata scattata in qualsiasi posto purché coni soggetti previsti dal Premio: prodotti della terra o persone ritratte all’interno di mercati.

Le premiazioni si svolgeranno all’interno del cortile di Galleria Filippini in Via Macello 17 a Verona, sabato 4 giugno alle ore 17 durante il Festival. L’asta benefica in favore della Delegazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Verona si svolgerà domenica 5 giugno alle ore 17 sempre durante il Festival I Love Photography 2022.

Tutte le informazioni sul Premio e i biglietti gratuiti al Festival I Love Photography 2022 sono disponibili su http://www.iLovePhotography.eu.

Sui Social Media il Festival può essere menzionato con il tag @ilovephotography.eu e tramite l’ hashtag ufficiale #ilovephotography.

 

 

CREMONA, PNRR FOTOVOLTAICO, OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE AGRICOLE

 

Proseguono, con grande partecipazione degli imprenditori agricoli, gli incontri sul tema “PNRR fotovoltaico, quali opportunità per le imprese agricole?”, organizzati da Coldiretti Cremona in collaborazione con GS Service. Numerosi soci – provenienti principalmente dalle zone di Soresina e Crema – hanno risposto all’invito della Federazione, prendendo parte alla seconda giornata in presenza stamattina a Soresina, volta ad aggiornare le aziende in merito alla possibilità di produrre energia in agricoltura, a partire dagli impianti fotovoltaici, e alle opportunità previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Grande partecipazione e interesse si erano riscontrati anche per il primo appuntamento, tenutosi a Malagnino, presso la sede del Consorzio Agrario di Cremona.

Al tavolo dei relatori, stamattina a Soresina presso la Sala Gazza di via Matteotti, sedevano Paola Bono, direttore di Coldiretti Cremona, Andrea Ragazzini, responsabile dell’Ufficio Ambiente, e Simone Guarisco, GS Service.

“È stato firmato il 25 marzo 2022 dal ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli il decreto attuativo della misura «Parco agrisolare», nell’ambito del PNRR, a cui sono destinate risorse da 1,5 miliardi per gli anni compresi tra il 2022 e il 2026 – spiega Coldiretti Cremona –. Il testo ora è stato inviato a Bruxelles per l’approvazione da parte della Comunità Europea e se approvato verrà emanato il bando contenente le indicazioni tecnico–operative entro la scadenza del 30 giugno 2022. L’aiuto è costituito da un contributo in conto capitale – prosegue Coldiretti Cremona – per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili strumentali alle attività agricole e zootecniche, comprese le attività connesse e agrituristiche, nonché alle attività agroindustriali. È nostro impegno incontrare le aziende agricole, insieme a tecnici specializzati, per offrire loro tutte le informazioni in merito ai contenuti del decreto, ai progetti e alle spese ammissibili, ai termini e tempi di questa opportunità”. Gli Uffici zona Coldiretti sono a disposizione degli imprenditori agricoli per ogni approfondimento sul tema

 

 

PISA, PONTE DELLA RIPARTENZA PER GLI AGRITURISMI, IN 12 MILA PER PRANZO A KM ZERO

 

È la Pasqua della ripartenza per gli agriturismi della provincia di Pisa dopo il crollo, lo scorso anno nel solo mese di aprile, dell’94% degli arrivi a causa della quasi totale assenza degli stranieri. Sarà un ponte pasquale a due volti per le 536 strutture agrituristiche del territorio: molto bene quello della ristorazione a km zero con le strutture che si dirigono verso il tutto esaurito per Pasqua e Pasquetta, inferiore almeno fino a questo momento invece le aspettative per quanto riguarda i pernottamenti con una struttura su tre che registra ancora disponibilità. A rilevare il trend per le festività pasquali e per il ponte del 25 Aprile sono Coldiretti Pisa e Terranostra, l’associazione che raduna gli agriturismi. “La Pasqua è il primo vero test di questa stagione che si lascia alle spalle l’emergenza sanitaria ma deve purtroppo convivere con gli effetti delle tensioni internazionali dovute alla guerra e alla difficoltà degli stranieri di arrivare nel nostro paese. Il quadro che abbiamo davanti è molto differente rispetto a quello di un anno fa. I segnali sono incoraggianti per il medio lungo periodo e soprattutto per l’estate dove si attende il ritorno anche degli stranieri. – commenta Simone Ferri Graziani, Presidente Terranostra Pisa Livorno – In questo momento dell’anno siamo però ancora lontani dai livelli pre-Covid del 2019”.

Livelli pre-Covid che significano 26 mila presenze nelle strutture agrituristiche nel solo mese di aprile, concentrate principalmente tra Pasqua, Pasquetta e 25 aprile; presenze che nel 2021 erano crollate dell’83% per una perdita di fatturato di quasi 1,5 milioni di euro per i soli pernottamenti.  

Secondo una stima di Coldiretti saranno invece 12 mila coloro che pranzeranno in una delle strutture agrituristiche provinciali autorizzate alla ristorazione o alle degustazioni per un fatturato che oscillerà intorno ai 500 mila euro per il solo ponte Pasquale. “La ristorazione tipica, a km zero, che valorizza i prodotti del territorio e delle aziende agricole – analizza ancora Ferri Graziani – consumata in un contesto di libertà, natura e di tranquillità rappresenta il valore aggiunto della proposta dei nostri agriturismi la cui offerta in questi anni è molto cresciuta e maturata”.

Il periodo pasquale, e più in generale tutto il secondo trimestre dell’anno tra aprile, maggio e giugno, rappresentano un momento importante della stagione per gli agriturismi toscani e della provincia di Pisa con oltre 110 mila presenze di cui oltre 86 mila di soli stranieri (dato 2019). “Questo ponte pasquale – conclude Ferri Graziani – rappresenta il primo vero test della prima stagione post emergenza sanitaria che sarà ancora, in attesa dei turisti stranieri, nel segno degli italiani e del turismo di prossimità”. 

 

 

PISTOIA, IL VINSANTO DELLA MARINIFARM NELLA ‘VINITALY INTERNATIONAL WINES GUIDE’

 

96 punti su 100 per il Vin Santo del Chianti DOC Riserva 2016 della Marinifarm di Pistoia, l’azienda agricola della rete Coldiretti Campagna Amica. E’ il responso della giuria internazionale di Wine Without Walls, la sezione del premio 5StarWines dedicata al vino certificato biologico o prodotto da aziende aderenti a protocolli/certificazioni di sostenibilità. In totale sono stati selezionati per Wine Without Walls 309 vini, il punteggio massimo ottenuto è 96 centesimi, uno dei pochi vini che ha ottenuto tale punteggio è proprio il Vin Santo del Chianti DOC Riserva 2016 della Marinifarm, che sarà inserito nella Vinitaly international wines guide, guida ufficiale 5StarWines – the Book 2023, che comprenderà anche i vini ‘convenzionali’. 5StarWines è una selezione del circuito Vinitaly/Veronafiere.

“È un risultato importante –commenta Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Pistoia- che conferma la poliedricità del settore primario in provincia, capace di esprimere eccellenze in tutti gli ambiti: dal vivaismo al vino”.

“Siamo contenti di questo riconoscimento che ci pone al vertice della classifica di Wine Without Walls dichiara –Fabio Marini, della Marinifarm-, ancor di più perché è una selezione dedicata ai vini ‘sostenibili’. L’attenzione alla sostenibilità è da sempre una peculiarità della nostra azienda. Nella Vinitaly international wines guide 2023 sarà inserito anche il Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Riserva 2016, che ha ottenuto 90 punti”.

L’obiettivo di Wine Without Walls è diffondere la consapevolezza della viticoltura sostenibile, includendo nella guida 5StarWines la selezione dei vini che più si distinguono nel preservare la naturalezza del terreno, dei vitigni e dei relativi prodotti. Wine Without Walls è anche l’occasione per riconoscere e valorizzare a livello internazionale l’impegno dei produttori nell’agricoltura sostenibile, in quanto realtà attive nel definire nuovi orizzonti sostenibili sia in vigna che in cantina.

 

 

FERRARA, RIFLESSIONI ED AUGURI PASQUALI

 

Coldiretti Ferrara ha voluto dedicare un’occasione di riflessione ed un momento di convivialità per tutto il proprio personale, riunito per la celebrazione di una Santa Messa nella settimana della passione pasquale, celebrata dal Consigliere ecclesiastico della federazione estense Don Luigi Corticelli presso la Chiesa di Santo Spirito di via Montebello. Richiamati nella liturgia i temi della Pasqua per la Chiesa ed i suoi fedeli che la costituiscono ed il valore della confessione, quale riconciliazione e perdono, non sono mancati i riferimenti al mondo agricolo, ai problemi della siccità ed alle difficoltà delle aziende agricole in questo particolare momento storico.

Dopo la celebrazione liturgica ed il saluto di augurio del presidente provinciale dell’organizzazione, Floriano Tassinari, è stato il Mercato Coperto di Campagna Amica Ferrara, a due passi dalla Chiesa, il punto di ritrovo per la “comunità” di Coldiretti Ferrara, che ha condiviso un agri aperitivo con i prodotti a km zero preparati dall’agriturismo Cà Nova, e che ha registrato anche la partecipazione degli assessori Matteo Fornasini, Angela Travagli, Cristina Coletti e di produttori del mercato, riuniti per scambiarsi gli auguri pasquali, suggellati dalla rottura di un uovo di cioccolato da parte del direttore Visotti.

Un momento particolarmente gradito e sentito per contribuire a fare “squadra” tra i funzionari ed addetti tecnici, amministrativi e sindacali della principale organizzazione agricola ferrarese.

 

 

ALESSANDRIA, TAVOLE VUOTE PER 2,6 MILIONI DI POVERI, MAI COSÌ TANTI IN DIFFICOLTÀ

 

Mai così tanti italiani in difficoltà a Pasqua con 2,6 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare per colpa della guerra e dell’aumento dell’inflazione che colpisce i prezzi del carrello della spesa.

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti divulgata alla vigilia delle festività pasquali dove cresce il numero di quanti non riescono più a garantirsi il cibo quotidiano.

Tra questi ci sono peraltro 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili.

Si tratta della componente più debole della società che è più esposta all’impoverimento alimentare determinato dal caro prezzi ma anche dal rallentamento dell’economia e dalla frenata dell’occupazione.

“Fra i nuovi poveri – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate o danneggiate dalle limitazioni rese necessarie in due anni di pandemia. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.

La lista dei prodotti da acquistare per distribuirli ai più indigenti va dagli omogeneizzati per l’infanzia al latte, dai salumi ai formaggi a denominazione di origine, dall’extravergine Made in Italy alla carne, dalla pasta al riso, dalle conserve di pomodoro ai succhi di frutta.

Accanto all’intervento pubblico è cresciuta però anche la solidarietà con la Coldiretti che insieme alle realtà economiche più importanti del Paese ha donato oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, anche attraverso l’iniziativa la spesa sospesa nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

“Per arginare questa situazione serve un deciso intervento della Pubblica Amministrazione ed è importante l’apertura dei primi bandi per acquistare alimenti di base di qualità Made in Italy da consegnare agli indigenti, sui quali occorre ora accelerare utilizzando le risorse stanziate per acquistare cibi e bevande da distribuire ai nuovi poveri” ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

Sul territorio alessandrino continua al Mercato Coperto di Campagna Amica la Spesa Sospesa: in questi mesi sono state molte le azioni di solidarietà messe in campo da Coldiretti, un segno concreto e tangibile verso le fasce più deboli della popolazione, che purtroppo sono state quelle più duramente colpite dagli effetti della pandemia. Emergenza alla quale si è unito l’impegno per portare aiuti sia nelle zone martoriate dalla guerra che tra i profughi arrivati in Italia e nella provincia alessandrina.

 

 

Appuntamenti

 

 

TOSCANA, DOLCI DELLA TRADIZIONE E RICETTE FAI DA TE PER BATTERE I RINCARI


Non solo uova di cioccolato e colombe pasquali sulle tavole dei toscani
. Nei mercati di Campagna Amica si riscoprono i dolci della tradizione contadina come il Pan di Ramerino ed i Ciambellini che arrivano dal passato per battere i rincari. Sarà un fine settimana all’insegna della dolcezza e del fai da te quello in programma tra venerdì 15 aprile e sabato 16 aprile, dalle ore 9.30, nei mercati contadini di Coldiretti presenti in tutta la regione con la giornata dedicata ai “Dolci della Tradizione”. E se è vero che la colomba batte le uova di cioccolato come dolce preferito delle feste, è altrettanto vero che in più di quattro famiglie su dieci (41%) i dolci tipici della Pasqua si prepareranno in casa anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. A rivelarlo è l’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua degli italiani in cui si evidenzia che la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case.

Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità – sottolinea Coldiretti Toscana – è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione. Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina.

Ricette che saranno protagoniste con sessioni di cooking show, degustazioni e tante iniziative pasquali venerdì 15 aprile al mercato di Sesto Fiorentino (in via dell’Osmannoro, 238) con assaggi di Pan di Ramerino a cura dell’azienda Bacherini e sabato 16 aprile a Firenze presso il Parco delle Cascine con i segreti per preparare il Pan di Ramerino; Arezzo, al mercato coperto di via Mincio, 3 con il cooking show a cura dei Cuochi Contadini di Coldiretti; a Pistoia presso il mercato di via dell’Annona, 211 con la degustazione della Colomba del Sottobosco a cura del produttore contadino Fabio Bizzarri ma anche Siena, al mercato di via Paolo Frajese, 11-13, Grosseto, al mercato di via Roccastrada e Pisa al mercato coperto in Corte Sanac.

 

 

PUGLIA, SFILATA DI PASQUA CON DOLCI REGIONALI FAI DA TE

 

Con il caro bollette che ha fatto schizzare i prezzi dei prodotti di pasticceria e la guerra con il necessario recupero della sovranità alimentare torna la sfilata dei dolci regionali ‘fai da te’ della Settimana Santa che accompagneranno nel segno della tradizione le festività Pasquali.  L’appuntamento in Puglia è sabato 16 aprile 2022, alle ore 10,00, nei mercati di Campagna Amica a Lecce in Via 95° Reggimento Fanteria 110E e a Taranto in Viale Virgilio 33.

Non solo colombe e uova, ma sarà di scena soprattutto il grande ritorno delle specialità locali della Puglia dalle scarcelle ai taralli dolci, dall’agnello pasquale a base di pasta di mandorle ai biscotti quaresimali pugliesi.

Assieme ai cuochi contadini che sveleranno i segreti dei dolci più tipici custoditi da generazioni nelle campagne, sarà in azione il tutor della spesa per aiutare i consumatori a fare gli ultimi acquisti per la preparazione del tradizionale pranzo di Pasqua, con i consigli su come scegliere i prodotti Made in Italy per sostenere l’economia regionale.

Sarà presentato lo studio di Coldiretti Puglia su “Il ritorno dei dolci fai da te della tradizione” con un focus su farina e uova, gli ingredienti più gettonati della Settimana Santa, dedicata tradizionalmente alla preparazione delle specialità della tavola di Pasqua.

 

 

UMBRIA, I CONTADINI IMPEGNATI PER UNA PASQUA DI VERA RINASCITA.

 

L’Umbria insegna che semplice non significa facile, lo riscopriamo a Pasqua quando nelle nostre tavole invieremo alla semplicità della tradizione che però significa lavoro, storia contadina e qualitàI mercati di Campagna Amica sono pronti ad offrire agli Umbri e a quanti vorranno sperimentare la Pasqua Umbra, il meglio delle nostre golosità pasquali. Ai gazebo gialli ti ritrovi catapultato in campagna per assaggiare quello che le nostre nonne e le nostre mamme hanno saputo tramandarci da generazioni. Dalla colazione di Pasqua con i nostri salumi, le uova, l’immancabile torta al formaggio e, perché no il vino e ancora al pranzo e alla cena con la nostra gastronomia invidiabile fino ai dolci. I contadini della Coldiretti sono impegnati per una Pasqua di vera rinascita, perché in famiglia come a lavoro, si possa respirare l’energia nuova della comunità. In qualunque piazza dell’Umbria in cui campeggiano i nostri gazebo gialli tutti possono garantirsi un’occasione di autenticità.

Gli appuntamenti al Mercato Contadino Campagna Amica di Perugia (Madonna Alta) sabato 16 aprile dalle 10 alle 13. 30 si potrà degustare la torta di Pasqua al Formaggio e la Ciaramicola realizzate dai nostri produttori con i prodotti a km zero delle loro aziende, godendo dell’esposizione dei prodotti tipici pasquali della nostra regione.

A Todi sempre il 16 aprile dalle 10 alle 13.30 a tutti i clienti del Mercato sarà offerta un assaggio della Colomba di Pasqua contadina realizzata dall’azienda Capoccia Bio. A Gubbio invece dalle 8 alle 13.30 un tuffo nella tradizione con la degustazione dei prodotti tipici di Pasqua.

“Il cibo attraverso i nostri mercati diventa vettore di prossimità – ha precisato Mario Rossi, direttore Coldiretti Umbria – avvicinando non solo la campagna alla città ma anche gli agricoltori ai consumatori e la terra alla tavola. Da qui evidentemente non si può prescindere dalla valenza culturale del cibo che è storia e tante storie, custode di antiche usanze e ritualità, testimone di saperi, che di certo nelle festività si esprime al meglio facendosi portavoce delle tradizioni contadine più autentiche. E i nostri mercati, insieme anche ai nostri agriturismi, sono aggregatori di tutto questo.

Oggi – ha proseguito Mario Rossi – ognuno di noi può contribuire al supporto delle aziende locali, alla promozione del cibo sano, a km zero e di qualità, alla sostenibilità sociale e ambientale attraverso l’atto apparentemente banale della spesa che diventa gesto rivoluzionario quando fatto con responsabilità e consapevolezza”.

 

 

PIEMONTE, UCRAINA: LE IDEE DEI GIOVANI IMPRENDITORI SCENDONO IN CAMPO A ROMA

 

Contro la crisi scatenata dalla guerra, dal blocco dei rifornimenti di grano e mais al ricatto russo sul gas e sul petrolio, scendono in campo i giovani italiani con la prima esposizione delle straordinarie innovazioni per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica presentate dal vivo per la prima volta all’Oscar Green, il salone della creatività Made in Italy. L’iniziativa dei giovani della Coldiretti si svolge giovedì 21 aprile 2022 dalle ore 9,00 in via XXIV Maggio 43 al Centro Congressi Rospigliosi a Roma (diretta streaming su www.coldiretti.it).

Giovani Impresa Piemonte sarà presente con il delegato regionale, Danilo Merlo, e tutti i delegati provinciali insieme alle segreterie per toccare con mano decine di invenzioni delle nuove start up, scelte dopo una lunga selezione territoriale, destinate a promuovere la svolta verso un Paese più indipendente dalle importazioni, capace di non dover scendere a patti per difendere i propri valori democratici. 

Saranno presenti, tra gli altri, il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la Delegata Nazionale del Movimento Giovani Impresa Coldiretti, Veronica Barbati, il Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi, il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Filippo Gallinella, il Presidente di Ismea, Angelo Frascarelli, mentre effettuerà un collegamento video il Ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone.?

Per l’occasione sarà presentata la prima indagine Coldiretti-Divulga su “L’economia di guerra dei giovani italiani” che fotografa il profondo cambiamento nelle abitudini dei ragazzi under35 a livello di scelte professionali ed educativo, con un focus dedicato allo storico ritorno alla terra che non avveniva dalla rivoluzione industriale tanto nei campi quanto nelle scuole.

 

 

LIGURIA, UCRAINA: L’ECONOMIA DI GUERRA DEI GIOVANI ITALIANI

 

Contro la crisi scatenata dalla guerra, dal blocco dei rifornimenti di grano e mais al ricatto russo sul gas e sul petrolio, scendono in campo i giovani italiani con la prima esposizione delle straordinarie innovazioni per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica presentate dal vivo per la prima volta all’Oscar Green, il salone della creatività Made in Italy. L’iniziativa dei giovani della Coldiretti si svolge giovedì 21 aprile 2022 dalle ore 9,00 in via XXIV Maggio 43 al Centro Congressi Rospigliosi a Roma (diretta streaming su www.coldiretti.it) dove giungeranno centinaia di ragazzi da tutte le regioni.

Saranno presenti, tra gli altri, il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la Delegata Nazionale del Movimento Giovani Impresa Coldiretti Veronica Barbati, il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi, il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella, il Presidente di Ismea Angelo Frascarelli, mentre effettuerà un collegamento video il Ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone.?

“Oscar Green è il concorso dei giovani imprenditori agricoli che ogni anno mettono in campo idee innovative per far fronte alle sfide che gli si propongono quotidianamente. –spiega Davide Busca Delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa- E’ un’ottima opportunità che permette di valorizzare le eccellenze delle produzioni liguri e che dimostra anche come i giovani siano sempre disposti ad aggiornarsi e innovarsi senza mai arrendersi, e soprattutto a trovare soluzioni per le situazioni purtroppo complicate che stiamo vivendo”.

L’evento sarà un’occasione per toccare con mano decine di invenzioni delle nuove start up, scelte dopo una lunga selezione territoriale, destinate a promuovere la svolta verso un Paese più indipendente dalle importazioni, capace di non dover scendere a patti per difendere i propri valori democratici. Per l’occasione sarà presentata la prima indagine Coldiretti-Divulga su L’economia di guerra dei giovani italiani che fotografa il profondo cambiamento nelle abitudini dei ragazzi under35 a livello di scelte professionali ed educativo, con un focus dedicato allo storico ritorno alla terra che non avveniva dalla rivoluzione industriale tanto nei campi quanto nelle scuole.

 

 

PISTOIA, PASQUA: COLOMBA BATTE UOVO

Al mercato campagna amica si degusta la colomba ‘contadina’ del sottobosco

 

Forse per i tristi venti di guerra, la colomba simbolo di pace batte le uova di cioccolato e si classifica come dolce preferito delle feste. E sabato 16 aprile ’22, al mercato Campagna Amica di Pistoia, in via dell’Annona ci sarà la degustazione (e vendita) della Colomba ‘contadina’ del Sottobosco, un’altra dolce specialità dell’azienda agricola della rete Campagna Amica condotta da Fabio Bizzarri, fresco vincitore dell’Oscar Green della Toscana nella categoria ‘Noi per il sociale’.

Alla vigilia di Pasqua il mercato di via dell’Annona darà ai pistoiesi l’opportunità di fare un’ottima spesa direttamente dai produttori agricoli, con carni, formaggi, ortofrutta e tanto altro. E a partire dalle 9.30 l’azienda i consumatori presenti potranno degustare (ed eventualmente acquistare) la colomba prodotta dall’azienda agricola Il Sottobosco di Fabio Bizzarri.

L’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua degli italiani evidenzia che la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case.anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina.

 

 

AREZZO, SI RINNOVA APPUNTAMENTO DOLCI DELLA TRADIZIONE CON L’UOVO AL CENTRO

 

Durante la mattinata si terrà un focus conoscitivo dedicato a tutti i clienti del Mercato Coperto di Campagna Amica “L’ABC delle Uova” rivolto proprio alle uova, prodotto principe della tradizione pasquale e alla lettura dell’etichetta tenuto dal produttore Enrico Lelli, dell’Azienda Agricola Le Pescine – Uovo del Casentino.

Fare formazione al consumatore ed educarlo ad una spesa consapevole è da sempre una delle battaglie dell’Associazione e l’appuntamento di sabato rappresenta un’ulteriore occasione per creare una conoscenza in materia.

La mattinata proseguirà nel segno del gusto con il  cooking show “L’uovo al centro” dove il produttore Dante Moretti, dell’Azienda Agricola Moretti Dante grazie alla sua esperienza e passione mostrerà dal vivo come realizzare le ricette della tradizione pasquale scegliendo gli ingredienti migliori e rigorosamente a km zero direttamente dai banchi del mercato, tutti suggerimenti preziosi per i clienti che potranno dunque riprodurli nelle loro cucine per portarli in tavola durante i giorni di festa.

Quest’anno più di quattro famiglie aretine su 10 (41%) si preparano in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina.

Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità – sottolinea la Coldiretti aretina – è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione.

 

 

PIACENZA, FINE SETTIMANA RICCO DI EVENTI AL MERCATO COPERTO DI CAMPAGNA AMICA

 

Non solo la spesa sostenibile e di qualità, ma anche gli agriaperitivi e i laboratori rivolti ai più piccoli. Sono solo alcune delle iniziative in programma questo finesettimana al Mercato Coperto di Campagna Amica, promosso da Coldiretti in via Farnesiana, 17 a Piacenza. Essendo chiuso questa domenica per la festività di Pasqua, gli eventi si concentreranno nelle giornate di venerdì e sabato. Domani, dalle 16 alle 21, i produttori proporranno i loro “taglieri”, da accompagnare ai vini dell’area Enoteca per un agri-aperitivo da gustare direttamente sul posto. Ad arricchire l’offerta sarà presente la cuoca contadina di Terranostra Rosa Simonelli (dell’agriturismo Cà Preda) con un menù interamente realizzato con i prodotti delle aziende agricole presenti al Mercato, dalla “fantasia di riso” alle “mele spadellate”.

Il programma di sabato, dalle 8 alle 14.30, prevede invece due eventi rivolti ai più piccoli: il ritorno di Master Kids Italia, che organizzerà un laboratorio di cucina per bambini guidandoli nella preparazione dei biscotti di Pasqua e un laboratorio con i bimbi che potranno colorare le uova di Pasqua.

Il Mercato Coperto di Campagna Amica – ricorda il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – nasce con l’intento di creare una comunità di persone intorno al buon cibo locale, di qualità e al giusto prezzo.  Uno spazio inclusivo, aperto tutti i fine settimana, dove i consumatori possono trovare frutta, verdura, formaggi, carne e anche il pesce grazie alla presenza della cooperativa di pescatori Mistral di Sestri Levante, il tutto in un rapporto diretto tra produttore e consumatore.