Per la prima volta a livello globale 1,8 milioni di ettari coltivati in meno (-3% in Usa)
Crollano del 18 per cento i terreni seminati con organismi geneticamente modificati (ogm) in Europa nel 2015 che per la prima volta fa registrare anche una inversione di tendenza a livello mondiale con 1,8 milioni di ettari coltivati in meno, a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta le promesse miracolistiche. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che dall’analisi del rapporto annuale dell’“International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA) emerge che la superficie ogm in Europa nel 2015 si è ridotta ad appena 116.870 ettari di mais geneticamente modificato (-18%) coltivati in soli 5 Paesi sui 28 che fanno parte dell’Unione. Peraltro – spiega la Coldiretti – ben il 92 per cento di mais biotech europeo è coltivato in Spagna dove sono stati seminati 107.749 ettari (-21%) mentre le superfici coltivate sono residuali in Portogallo, Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca.