E’ da poco stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea un nuovo Regolamento della Commissione, Reg. CE 788/2012, “relativo a un programma coordinato di controllo pluriennale dell’Unione per il 2013, il 2014 e il 2015, destinato a garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l’esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale”.
Tale nuovo piano di controlli, che deriva dall’impostazione e dalle richieste come avanzate dal Reg. 396/2005 circa i livelli massimi di residui (LMR) di fitosanitari nei prodotti alimentai e nei mangimi, considera come il programma annuale condotto dal 2009 al 2011 abbia portato alcune evidenze interessanti, alla luce dei quali sarebbe necessario effettuare piccoli aggiustamenti di rotta.
In particolare, i controlli coordinati per gli anni che vanno dal 2013 al 2015, come stabiliti dal reg. 1274/2011, dovrebbero tenere conto di nuovi aspetti. Il che implica la abrogazione del regolamento 1274, a partire dal 2013.
Intanto, l’evoluzione della normativa, con la Direttiva 2009/128 sull’uso sostenibile dei fitosanitari, che consente oggi l’utilizzo di una quantità decisamente minore di principi attivi (circa 240). La direttiva ha rivoluzionato di conseguenza anche il discorso sui residui, che ci si attende drasticamente abbattuti in alcuni casi, alzati in altri. In ragione di ciò, con programmi triennali di controlli coordinati, c’è da capire ora come la presenza di tali residui cambierà entro le matrici alimentari comunemente consumate dai cittadini europei.
Tuttavia, in base ai controlli del triennio 2009-2011, emergerebbe -stando alla Commissione Europea- che alcuni antiparassitari sono più che in passato presenti comunemente nei prodotti agricoli. In ragione di questo aspetto tali antiparassitari saranno inclusi nel programma di controlli aggiuntivo rispetto ai controlli per le sostanze già prevista dal reg. 1274/2011, e al fine di coprire con i controlli sugli antiparassitari, gli antiparassitari realmente utilizzati.
Alcuni aspetti problematici riguardano però i limiti di rilevazione e i metodi ufficiali di analisi. E’ ancora difficile per alcuni antiparassitari arrivare ad una loro rilevazione, e per tale motivo la definizione di residuo è facoltativa per l’anno 2013, in modo da consentire di convalidare i metodi di analisi.
Intanto la Commissione invita a utilizzare il manuale “Method Validation and Quality Control Procedures for Pesticides Residue Analysis in food and feed”, lasciando però aperta per gli Stati Membri la possibilità di utilzzare metodi qualitativi in determinate condizioni.
Inoltre, si sottolinea come non appena sarà disponibile una metodologia, occorrerà valutare eventuali effetti combinati, cumulativi e sinergici degli antiparassitari, iniziando dai composti più rilevanti per la salute pubblica come organo fosfati, carbammati, triazoli, piretroidi.