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Scoperto componente antitumorale nelle fragole

17 Aprile 2012
Scoperto componente antitumorale nelle fragole

 La fragola oltre ad essere un alimento gustoso e assai gradito da adulti e bambini è anche  nota per le sue virtù salutari. Oltre a svolgere infatti un azione antiossidante, rinfrescante e diuretica le fragole possiedono anche proprietà disintossicanti e depurative per l’organismo, senza trascurare poi che grazie alla capacità di stimolare la produzione di serotonina e melanina nell’organismo è in grado di incidere positivamente sull’umore e soprattutto l’alto contenuto di vitamine ne fanno un ideale rinforzo per le difese immunitarie.

Da oggi però abbiamo un motivo in più per farne una bella scorpacciata. Il Journal of Agricultural and Food Chemistry ha infatti pubblicato un’importante scoperta scientifica frutto della ricerca condotta dai ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.

 Lo studio ha dimostrato come in certe varietà di fragola sia presente in grande quantità l’agrimoniin, un tannino naturale appartenente alla famiglia degli ellagitannini, già largamente utilizzato dalla medicina asiatica che ne studia le proprietà astringenti, antiemorragiche, antimalariche e antitumorali.

Secondo la ricerca che ha visto coinvolti anche due ricercatori dell’Università di Trento e di Padova l’agrimoniin è il più importante ellagittannino presente nelle fragole: sia la varietà Darselect che la  fragaria vesca meglio nota come fragolina di bosco ne contengono infatti ben 200 milligrammi per chilogrammo di frutto.

 Secondo i ricercatori, fino ad ora l’importanza di questo principio attivo isolato per la prima volta nel 1982 nella Agrimonia pilosa Ledeb (una pianta officinale orientale), è stata del tutto ignorata, tanto che erroneamente si riteneva  che il principale ellagitannino contenuto nella fragola fosse il sanguiin H6.

Ulteriori studi in collaborazione con l’Università di Milano sono tuttora in corso  per accertare la presenza di questo tannino naturale anche nelle altre varietà principali coltivate e la variazione della concentrazione con la fase della maturazione.