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Rifiuti: Schiavone; Coldiretti, ora analisi a tappeto

1 Novembre 2013
Rifiuti: Schiavone; Coldiretti, ora analisi a tappeto

?Il business illegale dei rifiuti  fattura 3,9 mld.
Occorre avviare al piu’ presto un piano straordinario di analisi a tappeto delle matrici ambientali con la delimitazione delle aree interessate o meno da inquinamento,  per garantire la  sicurezza dei territori a tutela dei cittadini e delle imprese. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i contenuti sconvolgenti dei verbali del pentito dei clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, nel corso dell’audizione dell’ottobre del 1997 davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo di rifiuti. La battaglia contro l’illegalità e le agromafie va combattuta – sottolinea la Coldiretti – con la massima trasparenza e responsabilità nei confronti dei cittadini. Per questo – continua la Coldiretti – sono necessarie azioni concrete per verificare immediatamente le dichiarazioni del pentito di mafia ed i reali effetti sulle aree coinvolte al fine di avviare le necessarie azioni di delimitazione e di bonifica dei territori contaminati. Non si puo’ tollerare – sostiene la Coldiretti – una situazione di incertezza che mette a rischio la vita dei cittadini e l’attività di migliaia di imprese. Il business criminale dei rifiuti – conclude la Coldiretti – non si mai fermato ed ha sviluppato un fatturato illegale che ha raggiunto quasi 3,9 miliardi, tra rifiuti speciali è urbani, con oltre cinquemila reati accertati nel 2012,  con lo smaltimento illegale di rifiuti, dai fanghi industriali alle sostanze tossiche.