?Le cartelle esattoriali riguardano una esigua minoranza dei 36mila allevatori italiani che nel tempo si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’annuncio del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina sul fatto che Agea ed Equitalia hanno gia’ predisposto 1405 cartelle esattoriali con interessi aggiornati al 31 dicembre 2014 che sono attualmente in fase di notifica agli interessati". Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di un atto dovuto dopo la decisione della Commissione europea di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia Ue per il mancato recupero dei prelievi dovuti dagli allevatori che hanno superato le quote latte individuali. La questione quote latte – ricorda Coldiretti – è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori ma all’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che – continua la Coldiretti – hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani. Nell’ultimo anno di attuazione del regime delle quote latte che terminerà il 31 marzo 2015 c’è il rischio concreto – precisa la Coldiretti – dell’arrivo di nuove multe per il superamento da parte dell’Italia del proprio livello quantitativo di produzione assegnato dall’Unione Europea, dopo quattro anni in cui nessuna multa è stata dovuta dagli allevatori italiani. Dopo la mobilitazione degli allevatori – conclude la Coldiretti – è stato annunciato dal Commissario Europeo all’agricoltura Phil Hogan un provvedimento per permettere di rateizzare le multe di quest’anno a carico dei loro allevatori – per un massimo di tre anni e senza interessi.
11 Marzo 2015
Quote Latte: Coldiretti, cartelle fisco a minoranza allevatori