Sarà presto nominato il primo Capo consigliere scientifico dell’Unione Europea, figura fortemente voluta dalla Commissione. Ruolo, competenze, mandato e possibili relazioni con altre istituzioni europee sono per il momento ancora da definire, ma è certo che si tratterà di una figura chiave negli ambiti della food safety e, in particolar modo, della food security.
Sono infatti proprio alcune delle questioni relative alla food security comunitaria, come ad esempio le limitazioni agli OGM, l’autorizzazione al biotecnologico, la clonazione animale per la produzione di carne o le regole sui pesticidi, che hanno spesso creato spaccature interne alla Commissione, e sulle quali il nuovo consigliere dovrà concentrare i suoi sforzi.
La decisione di creare questo nuovo ruolo è vista come un’ottima iniziativa dal Capo consigliere scientifico britannico, il professor John Beddington, che considera positivamente una figura che abbia la responsabilità di monitorare tutti gli stadi dello sviluppo della policy agricola, in vista di un suo miglioramento. Egli, in un intervento ad una recente conferenza a Bruxelles, ha messo in guardia sull’importanza della food security come possibile sfondo di una “tempesta perfetta” causata dalla convergenza di quattro fattori critici, ovvero cibo, acqua, energia e clima.
Nella medesima sede il presidente dell’ECPA (l’Associazione europea per la protezione delle colture) Jacques du Puy ha ribadito quanto i problemi relativi alla food security non siano esclusivi di zone disagiate del pianeta, ma al contrario siano ben presenti in Europa, anche se i rischi maggiori non arriverebbero dalla natura ma da una “confusione ideologica” sui temi che la riguardano. Non sono le convinzioni ad essere importanti, ribadisce, ma le prove scientificamente valide.
Sembra vi siano aspettative molto precise, dunque, su questo incarico, che attualmente restano in attesa di conferme o smentite da parte dei fatti.