Un piano integrato dal 2015 al 2018 (PNI), comprensivo di alimenti, sanità e benessere animale, mangimi, sanità delle piante: dopo l’intesa in conferenza Stato-Regioni dello scorso 18 dicembre, ora il PNI è stato pubblicato come documento.
Un approccio completo alla sicurezza alimentare, in un documento unico, che elimina sovrapposizioni e carenze. Tra le amministrazioni coinvolte, oltre al Ministero della Salute, i carabinieri dei NAC e dei NAS, il Corpo Forestale dello Stato, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell’Ambiente, l’Agenzia delle Dogane, oltre alle Regioni e provincie autonome.
Il piano, cui è espressamente dedicato un sito del Ministero della Salute, prevede diverse sezioni: dagli obiettivi strategici, al sistema di audit, fino al riesame e adattamento del piano.

Tra gli obiettivi strategici, in particolare:
- Tutela del consumatore e della leale concorrenza mediante il mantenimento di un elevato livello di protezione della salute umana, della salute degli animali, della sanità delle piante e della sicurezza alimentare
- Lotta alle frodi e alla contraffazione
- Difesa delle produzioni agroalimentari anche mediante l’analisi del ciclo di vita dei prodotti delle filiere produttive agroindustriali
Tali obiettivi, strettamente interconnessi tra loro, verranno perseguiti da tutte le amministrazioni che partecipano al PNI, in riferimento ai seguenti Obiettivi strategici di filiera:
•Contrasto alle frodi e agli illeciti a danno dei consumatori e degli operatori anche attraverso la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità competenti e gli altri organi proposti al controllo
•Tutela della sicurezza e qualità delle produzioni da agricoltura biologica
•Tutela della sicurezza e qualità delle Indicazioni Geografiche registrate, anche mediante la protezione “ex officio”.
Le filiere di maggiore interesse sono state individuate in:
•olio d’oliva
•latte e derivati
•molluschi bivalvi
•miele ed altri prodotti dell’alveare
Link al PNI