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Obesità e sovrappeso? La disponibilità calorica in eccesso ..sufficiente a spiegarne la crescita

15 Luglio 2015
Obesità e sovrappeso? La disponibilità calorica in eccesso ..sufficiente a spiegarne la crescita

In base ad uno studio della Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), l’aumento della disponibilità globale di calorie è sufficiente- senza scomodare altri fattori- a spiegare l’ondata di obesità e sovrappeso che non vuole arrestarsi. La ricerca ha un forte valore: a fronte di tante dichiarazioni anche da parte della comunità medica che gli interventi multifattoriali e multisettoriali sono i migliori nel fermare l’ondata di obesità dilagante nel mondo. Ma anche- a ben vedere- delle dichiarazioni di tanta parte dell’industria che ha sempre cercato di “scaricare” le cause dell’obesità su scarso movimento fisico, e fattori ambientali (lavoro sedentario, poco sport…).

Se certo tutto importa e tutto conta, alla fine della giornata… basta incidere davvero sul bilancio energetico per spiegare la crescita di sovrappeso e obesità negli ultimi anni.

Prendendo come base dei dati ricerche sulla disponibilità energetica giornaliera (dati FAO) e peso medio della popolazione in 24 paesi ad alto reddito, 27 paesi a medio reddito e 18 paesi a basso reddito, si è verificata una significativa associazione tra disponibilità calorica aggregata… e peso medio della popolazione.

I dati sul peso corporeo sono stati ottenuti da indagini nazionali e riviste scientifiche: confrontando l’aumento della disponibilità calorica con i fabbisogni energetici “reali”, ed entro modelli specifici- si è riusciti così a verificare quanto dell’aumento del peso medio di adulti potesse dipendere dalla crescita della disponibilità di cibo e calorie. Risposta: praticamente tutto. E senza bisogno di scomodare altri fattori, certamente interessanti e spesso studiati, ma che in fin dei conti devono cedere il passo ad una unica costatazione principale: mangiare male (e troppo) conduce al sovrappeso.

La statistica non mente– e anche per i paesi ad alto reddito, un aumento della disponibilità di energia ha dato luogo ad un aumento del peso corporeo. In tutto il mondo, la percentuale di adulti con un indice di massa corporea (BMI) di almeno 25 kg / m2 o superiore (ovvero, almeno sovrappeso) è passata dal 28,8% al 36,9% negli uomini e dal 29,8% al 38,0% nelle donne, nel periodo compreso tra il 1980 e il 2013.

Secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità, “da soli i dati sono sufficienti a spiegare l’aumento del peso medio della popolazione, soprattutto in paesi ricchi.” E le conclusioni, meno scontate: “sono richiesti sforzi governativi per migliorare la salubrità dei sistemi di offerta alimentare, al fine di ridurre l’obesità globale”.

Certo, in alcuni paesi come la Cina il ruolo dell’attività fisica potrebbe essere importante, ma in base ai dati USA- un calo dell’attività fisica non avrebbe avuto un ruolo chiave.

Vai allo studio OMS