E’ stato appena pubblicato un Regolamento della Commissione Europea che fa chiarezza sullo status di alcune sostanze usate nei mangimi come additivi, il Regolamento CE n. 892/2010 . Il Regolamento, che va ad impattare sul Regolamento 1831/2003 relativo agli additivi da usarsi per la nutrizione animale, va a colmare una lacuna, derivante dall’incerta classificazione di un insieme di sostanze. Il regolamento in particolare include “alcuni prodotti che non sono autorizzati come additivi per mangimi e non sono iscritti nel catalogo delle materie prime per mangimi ed alcuni prodotti che sono autorizzati come additivi per mangimi, ma che potrebbero essere iscritti nel catalogo delle materie prime per mangimi alle condizioni stabilite nel Regolamento (CE) n. 767/2009.”
La nuova classificazione risponde allo scopo di semplificare le attività di controllo delle autorità nazionali, evitando incoerenze nel trattamento dei prodotti, e semplificare alle parti economiche interessate il trattamento dei dati. All’origine, l’incerta natura di alcune sostanze, come micro-organismi e preparati.
Tra i criteri che vengono adottati dalla Commissione Europea per definire la natura o meno di “additivo”, e vi sono: il metodo di produzione e di trasformazione, il livello di standardizzazione, l’omogeneizzazione, la purezza, la definizione chimica e le modalità di utilizzo dei prodotti.
Il confronto tra le caratteristiche dei prodotti entro il registro additivi (il suddetto Reg. 1831/2003) e dei prodotti iscritti al catalogo delle materie prime per mangimi (Reg. 796/2009) è il metodo più generale seguito per la classificazione.
Di seguito, il link al documento completo del Regolamento (CE) n. 892/2010.