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Mangimi e diossina: articolo dell’inglese “Financial Times”

11 Gennaio 2011
Mangimi e diossina: articolo dell’inglese “Financial Times”

L’allarme diossina in Germania raggiunge il Regno Unito – "Financial Times"

(Gran Bretagna)

7 gennaio 2011 – Il commissario europeo per la Salute e la Tutela dei Consumatori, John Dally, ha confermato che prendera’ in esame diverse soluzioni, tese a rafforzare il monitoraggio degli alimenti, dopo che alcuni funzionari hanno confermato che uova contaminate dalla diossina, provenienti dalla Germania, sono entrate nel sistema alimentare del Regno Unito.

Le uova sono state contaminate dopo che 3.000 tonnellate di mangimi animali contaminati sono stati spediti negli allevamenti di polli e maiali del paese. Le uova provenienti da quelle aziende sono state successivamente inviate nei Paesi Bassi per essere lavorate e, infine, esportate nel Regno Unito.

Giovedi’ notte, la Commissione Europea ha dichiarato di non credere che i livelli di diossina possano rappresentare un rischio per la salute umana. I funzionari stanno ancora cercando di determinare quali prodotti alimentari – come maionese o dolci – possano essere stati colpiti.

Dalli ha detto che gestire l’incidente e’ stato di "massima importanza" e ha dichiarato di essere rimasto costantemente in contatto con i funzionari in Germania. Il commissario ha, inoltre, reso noto che proporra’ misure di salvaguardia piu’ severe per monitorare la presenza di diossina nei mangimi animali.

Le diossine sono tossine formate dalla combustione dei rifiuti e da altri processi industriali ed e’ stato dimostrato che contribuiscono ad aumentare i tassi di incidenza del cancro e che colpiscono le donne in gravidanza.

L’origine della contaminazione dei mangimi e’ stata fatta risalire ad un distributore di oli per la produzione di mangimi animali nello stato dello Schleswig-Holstein, nella Germania settentrionale, dove oli destinati a uso industriale, sono stati distribuiti per l’alimentazione animale.

Secondo il governo federale a Berlino, i mangimi inquinati provenienti dall’azienda produttrice Harles & Jentzsch potrebbero essere stati utilizzati per la produzione di circa 150.000 tonnellate di mangimi animali. Il ministero dell’agricoltura dello stato dello Schleswig-Holstein ha dichiarato che i grassi contaminati contengono fino a 78 volte il livello massimo consentito di diossina. Ha, inoltre, reso noto che un laboratorio aveva rilevato livelli insolitamente elevati gia’ nel mese di marzo, ma non aveva provveduto a comunicare i suoi risultati come richiesto dalle norme statali.

Nel frattempo, il numero delle aziende tedesche alle quali e’ stata ufficialmente vietata la spedizione di uova e di carne e’ quadruplicato, arrivando, lunedi’ scorso, a quasi 4.500 unita’, ha reso noto, a Berlino, il ministero federale dell’Agricoltura.

Il ministero ha, inoltre, spiegato che le autorita’, a livello statale, stanno procedendo all’adozione di misure precauzionali contro gli allevamenti sospetti", anche se risultati concreti non sono ancora disponibili", al fine di arrestare la diffusione di diossine nella catena alimentare il piu’ rapidamente possibile.

La prossima settimana, a Bruxelles, funzionari tedeschi informeranno i loro omologhi europei sullo stato della contaminazione, ma l’incidente potrebbe presto portare all’adozione di nuove norme comunitarie che consentano di evitare la possibilita’ di mischiare oli industriali e oli per la produzione di mangimi animali, durante la fase della lavorazione.

[Autori: Joshua Chaffin e Wiesmann Gerrit. Riportato da Agra Press.]