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MAIALI NUTRITI CON RIFIUTI:COLDIRETTI, PROSCIUTTI DOP PER 1 ITALIANO SU 3

19 Luglio 2012
MAIALI NUTRITI CON RIFIUTI:COLDIRETTI, PROSCIUTTI DOP PER 1 ITALIANO SU 3

Quasi un italiano su tre (29 per cento) acquista regolarmente prosciutti a denominazione di origine (Dop) che vengono ottenuti secondo precisi disciplinari di produzione che garantiscono la sicurezza e la qualità del prodotto. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di una indagine Swg nel sottolineare che il mancato rispetto delle norme evidenziato nell’operazione condotta dai Nas mette a rischio la credibilità di un patrimonio del Made in Italy in Italia e all’estero.  Se – sottolinea la Coldiretti – il prosciutto è sulle tavole di piu’ di 15 milioni di italiani all’estero le esportazioni di prosciutto di Parma hanno registrato un aumento del 4 per cento per un giro di affari complessivo di 1,5 miliardi di euro mentre la crescita all’estero per il prosciutto San Daniele è stata del 2 per cento nel 2011. In Italia – prosegue la Coldiretti – si sono prodotte, nel 2011, 24,5 milioni di cosce di maiale, mentre ne sono state importate 67 milioni  destinate, con la trasformazione e la stagionatura, a diventare prosciutti “Made in Italy” (tra crudi e cotti) perché non è obbligatorio indicare la provenienza della carne di maiale in etichetta, a differenza per quello che avviene per quella bovina dopo l’emergenza Bse. I prosciutti italiani a denominazione di origine protetta che garantiscono l’origine sono – conclude la Coldiretti – Parma, San Daniele, Toscano, Modena, Carpegna, Berico-Euganeo, Crudo di Cuneo e Valle d’Aosta Jambon de Bosses.