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La Francia parte con origine obbligatoria su derivati della carne

1 Ottobre 2013
La Francia parte con origine obbligatoria su derivati della carne

La Francia batte un colpo e gioca di anticipo: una legge che prevede l’obbligo di indicare l’origine della carne negli alimenti trasformati è infatti passata al Senato, entro una serie di emendamenti nel quadro della più ampia norma a tutela dei consumatori.

Il voto unanime intende porre uno stop alle opacità di filiera che hanno riguardato anche la Francia, proprio a partire dall’Horsegate, con diverse industrie francesi al centro dello scandalo (Spanghero su tutte),  e conseguenti azioni in sede processuale dai pubblici ministeri d’oltralpe. La nuova legge dovrà essere passata al vaglio dalla Commissione Europea per i profili di compatibilità, ma le autorità francesi spiegano che non dovranno aspettare la normativa UE. La Francia dichiara poi di poter contare sull’appoggio di Germania e altri paesi.

La normativa europea in materia intanto è ancora in alto mare: nel senso che la Commissione dovrà decidere, entro il dicembre 2014, se l’origine andrà indicata obbligatoriamente per tutta una serie di prodotti quali ad esempio latte e derivati, altri tipi di carne rispetto a bovina, pollame, suina, ovicaprina (es, coniglio, equina…); alimenti non trasformati e prodotti monoingrediente. Ma anche gli ingredienti primari, ovvero gli ingredienti presenti per oltre il 50% sul totale dell’alimento.

Intanto, entro dicembre di quest’ anno,  la Commissione presenterà una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza per le carni utilizzate come ingrediente. Ad oggi una difficoltà maggiore deriva dalla mancata chiarezza su cosa si intenda place of provenance, con possibili problemi per la parte agricola nel vedersi riconosciuto un ruolo centrale.