Con la pubblicazione del Regolamento di esecuzione (UE) 1220/2013 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di oggi, la Cozza di Scardovari è ufficialmente a Denominazione d’Origine Protetta. E’ il primo mollusco italiano ad ottenere il riconoscimento europeo. Salgono così a 158 le DOP italiane.
Appartenente alla specie “Mytilus galloprovincialis” la Cozza di Scardovari Dop è un mollusco bivalve dalla forma allungata e con conchiglia di colore nero-violaceo. Le valve sono bombate, di forma quasi triangolare e presentano sottili striature concentriche.
La raccolta avviene dal momento in cui il prodotto raggiunge la taglia minima commercializzabile di 5 cm, tuttavia sono abbastanza frequenti esemplari di lunghezza superiore a 10 cm.
La zona di produzione è la Sacca di Scardovari (un’ insenatura marina formatasi per l’occlusione parziale di un braccio di mare che rimane in comunicazione con il mare aperto) e i territori delle frazioni di Scardovari, Ca Mello e Santa Giulia nel comune di Porto Tolle in provincia di Rovigo, un vasto specchio d’acqua compreso tra le foci del Po di Gnocca e del Po delle Tolle. Si tratta di un ambiente lagunare di transizione dove la mitilicoltura viene praticata dalla fine degli anni ’60, raggiungendo oggi elevati livelli di produttività, grazie alla concomitanza di fattori ambientali che rendono quest’area particolarmente idonea a questa attività
Il prodotto viene sottoposto a depurazione, pulizia e cernita prima del confezionamento. Successivamente viene confezionato in un sacchetto a rete di plastica su cui viene apposta l’etichetta identificativa. Il prodotto confezionato è stoccato in cella ad una temperatura di 6°C e viene avviato direttamente alla spedizione in giornata, o al massimo il giorno seguente, a seconda delle ordinazioni.