19 Luglio 2012
ISLAM: RAMADAN AL VIA CON CALDO RECORD. ALLARME COLDIRETTI NEI CAMPI
Con le temperature record che si registrano in Italia è in pericolo la salute di migliaia di lavoratori musulmani impegnati nelle campagne durante l’estate ed è quindi necessario adottare tutte le cautele per garantirla. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione del Ramadan, il mese sacro che inizia domani 20 luglio 2012 e si concluderà il 18 agosto, nel sottolineare che in agricoltura sono impegnati oltre 230mila lavoratori extracomunitari molti dei quali di religione islamica.
Dopo un mese di giugno che si è classificato in Italia al terzo posto dei piu’ caldi di sempre e quello di luglio con la prima decade che ha fatto segnare una temperatura massima superiore di ben 2,6 gradi centigradi rispetto alla media, per garantire la salute dei lavoratori sono state adottate numerose iniziative come nel Mantovano dove da circa un mese la Coldiretti sta distribuendo una pubblicazione redatta dall’Asl in diverse lingue che informa i lavoratori stranieri sui pericoli della disidratazione e dello stress da caldo.
E’ importante peraltro evidenziare quanto riferito alla Coldiretti dall’Imam Izzedin Elzir, Presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii) secondo cui i fedeli islamici che svolgono lavori pesanti sotto il sole o in ambienti caldo torridi, che si trovano in difficoltà o che hanno problemi di salute possono bere acqua e interrompere il digiuno previsto dall’alba al tramonto. “La cosa primaria è la salute della persona. E’ Dio stesso che dà la possibilità di bere e di interrompere il digiuno se si è in difficoltà o si sta male. Dio non vuole vedere il proprio fedele soffrire. Il Ramadan – ha precisato Presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii) – è un periodo in cui il musulmano è chiamato a un esame di coscienza sui propri comportamenti, è una scuola di solidarietà verso il prossimo e di autodisciplina e di autocontrollo verso se stessi. E’ importante lo scopo profondo per il quale si digiuna dall’alba al tramonto”. Si tratta di un parere autorevole e di buonsenso che, nel rispetto delle prescrizioni religiose, illustra in modo chiaro l’atteggiamento che i fedeli musulmani possono adottare per le situazioni particolari – commenta la Coldiretti – infatti se si fanno lavori pesanti sotto il sole, o con l’afa, bere acqua è una necessità inderogabile per il corpo umano. Altre eccezioni – secondo gli studiosi dell’Islam – riguardano i malati, le donne in gravidanza, le persone molto anziane che potrebbero pregiudicare il loro stato di salute e anche chi lavora come pilota di aereo o autista di bus per i quali un malore potrebbe mettere a rischio la vita di altre persone.
Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura italiana è diventato nel tempo determinante ed oggi secondo il censimento – conclude la Coldiretti – circa un lavoratore dipendente su quattro è uno straniero impegnato nella campagna di raccolta della frutta e della verdura, ma anche nella vendemmia o nell’allevamento degli animali.