Provengono da 155 diverse nazionalità
Con circa il 10 per cento di extracomunitari sul totale dei lavoratori agricoli è nelle campagne dove la presenza di immigrati evidenzia una incidenza tra le più elevate dei diversi settori economici. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla prescrizione del Comitato per la sicurezza in agricoltura di Mantova per la prevenzione dai rischi da colpi di calore a garanzia della sicurezza sul posto di lavoro. Sono 98.155 i rapporti di lavoro in agricoltura identificati come extracomunitari negli archivi INPS ed appartengono a ben 155 diverse nazionalità anche se a trasferirsi in Italia per lavorare in agricoltura – sostiene la Coldiretti – sono principalmente nell’ordine gli albanesi (15 per cento), i rumeni (12 per cento) e a sorpresa gli indiani (10 per cento) ma anche molti lavoratori provenienti da paesi di religione islamica. Si tratta di numeri che – conclude la Coldiretti – dimostrano come il settore agricolo sia spesso un momento importante per l’integrazione di lavoratori provenienti dalle diverse realtà culturali e religiose.