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Inflazione: Coldiretti, con + 10.2% prezzi verdure in controtendenza

30 Novembre 2015
Inflazione: Coldiretti, con + 10.2% prezzi verdure in controtendenza

I prezzi degli alimentari aumentano 15 volte la media ma nei campi è crisi

Con un aumento del 10,2 per cento le verdure sono in controtendenza e contribuiscono a far salire i prezzi dei prodotti alimentari dell’1,5 per cento, quindici volte piu’ della media dell’inflazione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat di novembre dalla quale si evidenzia che l’aumento deve ora trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione. Tra gli alimentari su base annua ad aumentare sono anche i molluschi freschi (+5%), la frutta fresca (+5,5%) e aumenta il prezzo del pesce fresco di mare di pescata (+1,5%). L’andamento degli alimentari è influenzato dalle condizioni stagionali ma anche l’aumento della spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande che ha invertito la rotta e torna ad aumentare dopo sette anni di riduzione consecutiva e si prevede a fine anno uno 0,3 per cento di crescita cumulata nei dodici mesi, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base delle previsioni Ismea-Nielsen relative al 2015. La spesa alimentare – conclude la Coldiretti – è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché si tratta della principale voce del budget delle famiglie, dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi.
Accanto ai tradizionali luoghi di consumo, un successo – continua la Coldiretti – viene registrato per i mercatini che nei fine settimana durante le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura e che garantiscono spesso la possibilità di trovare regali ad "originalità garantita" al giusto prezzo. In crescita l’acquisto on line che però riguarda prevalentemente musica, film, informatica, viaggi e abbigliamento mentre per il cibo e le bevande al contrario – conclude la Coldiretti – si registra una tendenza al ritorno al contatto fisico con il produttore magari con acquisti direttamente in azienda o nei mercati degli agricoltori di campagna amica, per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo.