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Filiera mangimi “OGM-free”, via al progetto Coldiretti-CAI

17 Giugno 2015
Filiera mangimi “OGM-free”, via al progetto Coldiretti-CAI

Con un vero marchio, in grado di comunicare ai produttori che usano mangimi, Coldiretti insieme a Consorzi Agrari d’Italia gioca una nuova carta sul tavolo: del resto, il mercato dei mangimi senza Ogm è cresciuto in Italia del 15 per cento negli ultimi tre anni. Il marchio, presentato ad Expo ha dietro la conversione di tutti i mangimifici aderenti alla CAI, alla produzione di mangimi No Ogm. Dalla conversione si prevede la produzione di 280.000 tonnellate di mangimi No Ogm che saranno tutte commercializzate con l’unico marchio di Consorzi Agrari d’Italia-  che rappresentano una quota produttiva importante pari a circa il 8 per cento sul totale nazionale, a significare che l’elemento valoriale del No Ogm assume sempre più un ruolo strategico a salvaguardia della qualità e della distintività del Made in Italy.
 
  
“Recenti studi dimostrano che la disponibilità a pagare di più per prodotti ogm free è spesso elevato e raggiunge negli usa in media tra il 14 ed il 21 per cento” ha affermato il Professor Felice Adinolfi nel sottolineare che peraltro “i valori sono più elevati per la carne per la quale i consumatori statunitensi spenderebbero 7 dollari in più al chilo per averla certificata come proveniente da alimentazione priva di ogm”.
 
“Di fronte alle incertezze legislative comunitarie abbiamo avviato con responsabilità un percorso di trasparenza unico in Europa per rispondere alle nuove domande che vengono dal mercato” ha affermato il presidente di Consorzi Agrari d’Italia Mauro Tonello nel sottolineare che “i Consorzi Agrari di Cai con questa scelta si pongono l’obiettivo di diventare leader di mercato nello specifico settore”.