ARTICOLO | Archivio

Fenilbutazone: Efsa e Ema forniranno una consulenza congiunta

8 Marzo 2013
Fenilbutazone: Efsa e Ema forniranno una consulenza congiunta

Dopo il recente rinvenimento di prodotti alimentari a base di carne bovina adulterati con carne di cavallo e al rilevamento di tracce di fenilbutazone in alcune carcasse equine destinate alla filiera alimentare, la Commissione Europea ha chiesto all’Efsa e all’Agenzia europea per i medicinali (Ema) di eseguire una valutazione congiunta dei rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di residui di questo antinfiammatorio nella carne di cavallo.

                                    

Attualmente, il fenilbutazone viene impiegato in medicina umana per il trattamento di patologie infiammatorie gravi, ma solo in casi estremi, quando cioè nessun altro trattamento viene ritenuto idoneo. In medicina veterinaria l’impiego è consentito in alcuni Stati Membri come analgesico e antinfiammatorio per gli animali impegnati nelle competizioni sportive, ma è proibito per il trattamento degli animali destinati alla filiera alimentare. Ne consegue che una sua eventuale presenza negli alimenti di origine animale deriva da un utilizzo illecito della sostanza.

Entro il prossimo 15 aprile le due Authority europee forniranno la propria consulenza scientifica alla Commissione, avvalendosi di tutte le prove scientifiche attualmente a disposizione prendendo in considerazione anche i dati e i risultati dei test sulla carne equina in corso negli Stati membri appena saranno disponibili.

Ricordiamo infatti  che lo scorso 21 Febbraio la Commissione europea ha adottato un piano coordinato di controlli in merito alle pratiche fraudolente legate alla commercializzazione dei prodotti a base di carne bovina. Il piano adottato comprende test per il fenilbutazone nella carne di cavallo (verifica di un campione ogni 50 tonnellate di carne). Gli Stati membri sono tenuti ad eseguire ognuno un numero minimo di cinque test, e i risultati dovranno essere trasmessi periodicamente alla Commissione stessa.

                          

Il parere relativo ai potenziali rischi per i consumatori derivanti dalla presenza di fenilbutazone nella carne equina sarà reso noto attraverso una dichiarazione congiunta di Efsa e Ema. Verranno presi in considerazione sia il rischio associato al consumo della carne equina stessa, sia quello derivante dal consumo di altri prodotti alimentari adulterati con tale tipo di carne. Se sarà ritenuto necessario le due Agenzie europee dovranno poi raccomandare l’adozione di misure supplementari di controllo al fine di ridurre al minimo qualsiasi rischio per la salute umana.

Al via i test sui farmaci antifiammatori nella carne di cavallo

Carne equina per Borg sistema di sicurezza alimentare Ue tra i migliori al mondo