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FAO-UE, partner per sicurezza alimentare, nutrizione e agricoltura sostenibile

3 Agosto 2015
FAO-UE, partner per sicurezza alimentare, nutrizione e agricoltura sostenibile

Ben 35 i paesi coinvolti: il partenariato tra UE e FAO – agli albori– configura un nuovo quadro di alleanze e interventi multisettoriali- ma anche di intelligence- in un modo sempre più multipolare e acentrico. "Questa nuova fase della nostra collaborazione con l’Unione Europea rafforzerà notevolmente la capacità della FAO di impegnarsi con i governi per aiutarli ad acquisire i dati e le informazioni di cui hanno bisogno, al fine di sviluppare e attuare politiche efficaci, volte ad affrontare le cause profonde della fame e costruire una capacità di resistenza agli shock e alle crisi, " ha affermato Graziano da Silva, FAO.

Supporto

Da un punto di vista meramente finanziario, l’UE contribuirà con 50 milioni di euro, e la FAO con 23,5. Per l’Europa ha siglato l’accordo il Commissario dell’Unione Europea per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo, Neven Mimica, che ha incontrato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, entro la 3 ° Conferenza internazionale sul Finanziamento dello Sviluppo ad Addis Abeba.mappa fame nazioni unite

I Programmi
 L’iniziativa si compone di due programmi della durata di 5 anni

– Il programma FIRST (The Food and Nutrition Security Impact, Resilience, Sustainability and Transformation), che rafforzerà le capacità dei governi e delle amministrazioni regionali di migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione, le politiche di agricoltura sostenibile;  

– Il programma INFORMED (The Information for Nutrition Food Security and Resilience for Decision Making) contribuirà a rafforzare la capacità di resistere a crisi alimentari a seguito di catastrofi causate dall’uomo e naturali. Fornendo agli organi decisionali informazioni tempestive, puntuali, basate su dati, è uno dei mezzi per raggiungere questo obiettivo.

Food security e troppa nutrizione, due lati della stessa medaglia

Se 795 milioni le persone (una su otto) nel 2014 hanno sofferto di malnutrizione cronica (FAO, The State of Food Insecurity in the World 2015), vi è un netto calo dagli 840 milioni di soli due anni prima, o dai 962 del decennio prima, o ancora – del miliardo e 11 milioni del periodo 1990-1992. E sebbene non basti, bisogna poi considerare che secondo l’OMS, l’obesità e sovrappeso nel mondo sono più che raddoppiati dal 1980 ad oggi; e dal 2008 al 2014, gli adulti sovrappeso sono passati da 1,4 miliardi a 1,9 miliardi; nello stesso periodo gli obesi sono passati da 500 milioni a 600 milioni. Due facce della stessa medaglia, due aspetti che coesistono spesso negli stessi paesi.

Ciò significa che ben il 39% degli adulti risultavano in sovrappeso nel 2014 (rispetto al 35% nel 2008), ed il 13% erano addirittura obesi (contro il 7% nel 2008).

Nel 2011, nel mondo, oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni erano in sovrappeso, dato in forte crescita. Secondo uno studio pubblicato sul The Lancet, il 23,8% dei bambini e il 22,6% delle bimbe risultavano obesi o sovrappeso nel 2013 nei paesi sviluppati. Ma sovrappeso e obesità sono cresciuti pure tra i bambini dei paesi in via di sviluppo: si è passati da un 8,1% ad un 12,9% per i maschi e da un 8,4% ad un 13,4% per le femmine.

I costi

Ma quali sono i costi stimati per eliminare la fame nel mondo entro il 2030?

Un recente rapporto congiunto della FAO, del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e del Programma Alimentare Mondiale (WFP), stima un finanziamento aggiuntivo intorno a 267 miliardi dollari l’anno, per investimenti vari. Certo il contributo UE e Fao è una goccia nell’oceano. Ma è un passo per capire che la portata dei problemi è globale e che tutti-nessuno eslcuso-si devono interessare alle soluzioni, secondo formule nuove ed inedite.

 L’elenco dei paesi in cui saranno attuati i programmi comprende:
19 paesi per INFORMED: Afghanistan, Bangladesh, Burkina Faso, Cambogia, Repubblica Centrafricana, Gibuti, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Gambia, Haiti, Kenya, Mauritania, Myanmar, Pakistan, Sri Lanka, Tagikistan, Sudan, Swaziland e Zimbabwe.

Sono invece 27 I paesi per FIRST: Benin, Burkina Faso, Cambogia, Ciad, Costa d’Avorio, Cuba, Gibuti, Fiji, Guatemala, Haiti, Kenya, Malawi, Mali, Mauritania, Mozambico, Myanmar, Niger, Pakistan, Ruanda, Isole Salomone, SriLanka, Swaziland, Uganda, la Repubblica Unita di Tanzania, Vanuatu, Zambia e Zimbabwe.