La FAO ha celebrato il cinquantesimo anniversario della creazione del Codex Alimentarius. Si tratta del più importante organismo normativo a livello internazionale per quanto riguarda gli standard alimentari a tutela dei consumatori e a garanzia di pratiche commerciali eque nel settore dei prodotti alimentari nato nel 1963.
Un insieme di norme armonizzate finalizzate a consentire una più libera circolazione dei prodotti alimentari tra i vari paesi proteggendo al contempo la salute dei consumatori.
Le norme contenute nel Codex sono più di 200, accompagnate da oltre 100 linee guida e codici di condotta per la produzione e la trasformazione dei prodotti alimentari. Il Codex stabilisce inoltre i livelli massimi consentiti per migliaia di additivi alimentari, per i contaminanti, i pesticidi e i residui di farmaci veterinari.
Tuttavia, nonostante il mezzo secolo di vita per stare al passo coi tempi il Codex necessita di essere costantemente aggiornato e migliorato. Josè Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO (foto sopra) sottolinea come il Codex debba stare al passo con un mondo che cambia, in cui i trasporti, le comunicazioni e gli sviluppi scientifici si muovono ad un ritmo molto più veloce rispetto a prima, con implicazioni dirette e significative per la sicurezza alimentare.
Per Margaret Chan, Direttrice Generale dell’ OMS (foto sotto), “le norme del Codex rappresentano gli standard di riferimento per la sicurezza degli alimenti. Non esistono altri strumenti”. Inoltre, il programma congiunto FAO-OMS avviato 50 anni fa “rappresenta una delle collaborazioni di più lungo periodo nella famiglia delle Nazioni Unite, nonché una delle più efficaci”.
In riferimento alla crescente tendenza mondiale verso l’obesità e le malattie non trasmissibili la Chan ha affermato che “gli alimenti più economici, più convenienti ed accessibili e talvolta più gustosi sono spesso poveri di nutrienti. Oggi l’obesità e le malattie non trasmissibili legate all’alimentazione spesso coesistono nello stesso paese fianco a fianco con la denutrizione, addirittura anche nella stessa comunità o nella stessa famiglia. E’ bene sapere che il Codex sta ora affrontando questi problemi attraverso le sue commissioni per la nutrizione e per l’etichettatura dei prodotti alimentari. Questa potrebbe essere una delle prossime grandi sfide del Codex: introdurre un maggiore equilibrio nell’approvvigionamento alimentare mondiale”.