Nel 2008 è stata effettuata un’ampia ricerca a livello di Unione Europea riguardo all’incidenza di Campylobacter in lotti da produzione di carne e di Campylobacter e Salmonella nelle carcasse di pollo.
I risultati delle analisi della prevalenza di Salmonella sono già state pubblicate da EFSA il 17 marzo 2010 nellaparte A del report. La sotto-indagine della parte B della relazione riguardante il Campylobacter è stata pubblicata da EFSA il 5 agosto 2010. La presente sotto-indagine, sempre relativa alla parte B della ricerca, si occupa della Salmonella e dei fattori associati alla sua occorrenza nelle carcasse del pollame. La prevalenza considerata dalla ricerca è la prevalenza osservata, il che significa che le stime di prevalenza non tenevano conto delle caratteristiche imperfette dei test.
Nella sotto-indagine relativa alla Salmonella è stato prelevato un totale di 10.035 campioni da lotti appartenenti a 561 macelli, presenti in 26 Stati membri dell’Unione europea e in due paesi non appartenenti all’Unione europea. Da ogni lotto, scelto in maniera casuale, è stata prelevata una carcassa dopo il congelamento e sono state esaminate assieme la pelle del collo e la pelle del seno per rilevare la presenza di Salmonella.
L’analisi di regressione multivariabile ha mostrato che il rischio di carcasse contaminate da Salmonella aumenta con la capacità di macellazione del mattatoio e con l’elaborazione della carcassa in momenti successivi durante il giorno. Il rischio di contaminazione delle carcasse con Salmonella varia sensibilmente tra paesi e tra i macelli all’interno di un paese, anche quando sono stati presi in considerazione altri fattori associati. La distribuzione dei sierotipi di Salmonella varia tra gli Stati membri, molti dei quali hanno uno specifico schema di distribuzione, e nessun sierotipo specifico è stato riscontrato come predominante per tutti i paesi del sondaggio. I sierotipi più comunemente riportati sono stati S. Infantis, S. Enteritidis e S. Typhimurium. Molti dei sierotipi segnalati sembrano essere diventati una costante nella produzione di carne.