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Controlli Nas 2012; dall’olio tarocco alla Pcb diossina simile negli alimenti

19 Luglio 2013
Controlli Nas 2012; dall’olio tarocco alla Pcb diossina simile negli alimenti

 

Durante il 2012 i Nuclei anti sofisticazione dei carabinieri (Nas) hanno effettuato più di 36.000 controlli e prelevato 4540 campioni riscontrando poco meno di 13.000 non conformità. Ecco una sintesi delle operazioni di rilievo:

                       

Cereali e legumi

 Nas di Perugia – Alimenti in cattivo stato di conservazione (gennaio 2012)
Chiuso, per motivi sanitari, uno stabilimento di lavorazione di legumi interessato da gravissime carenze igienico strutturali e privo di acqua potabile, i cui ambienti sono risultati contaminati da escrementi di animali ed insetti. Sequestrate 103 tonnellate di farro biologico e 3 tonnellate di lenticchie IGT.

 

Prodotti dolciari

Nas di Torino – Alimenti rietichettati (gennaio 2012)
Individuata un’azienda piemontese che ha immesso nella filiera commerciale dolci tipici del periodo di carnevale (bugie/frappe) prodotti e confezionati da uno stabilimento trevigiano, come di “produzione propria”. Sequestrate 3 tonnellate di alimenti.

 

Latte e derivati

Nas di Palermo – Alimenti in cattivo stato di conservazione (febbraio 2012)
Sequestrate, presso un caseificio abusivo e, peraltro, in pessime condizioni igienico strutturali, circa 5 tonnellate di formaggi tipici detenuti in cattivo stato di conservazione, stoccati in ambienti insalubri nonché 300 kg di siero di latte in polvere il cui impiego è vietato nella produzione di formaggi. Denunciati all’Autorità Giudiziaria i proprietari dell’attività anche per l’utilizzo illecito di etichette riconducibili a diverse aziende di settore.

 

Alimenti vari

Nas di Napoli – Alimenti scaduti e rietichettati (marzo 2012)
Chiuso per motivi di salute pubblica un deposito all’ingrosso di alimenti poiché privo di autorizzazioni ed interessato da gravissime carenze igienico strutturali.
All’interno dei locali di stoccaggio sono stati rinvenuti e sequestrati alimenti di varia natura (prodotti carnei, formaggi a pasta fresca, ecc.) detenuti in cattivo stato di conservazione e con le date di scadenza superate, in alcuni casi da oltre un anno. I responsabili dell’attività sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver alterato le date di scadenza degli alimenti ed utilizzato etichette recanti nomi e marchi riconducibili ad aziende di fantasia. Sequestrati 50 tonnellate di alimenti nonché il materiale utilizzato per la contraffazione dei prodotti.

 

Nas di Bologna – Germogli di soia alimentare (luglio 2012)
All’interno di un condominio è stato individuato un laboratorio non autorizzato per il confezionamento di germogli di soia, prodotti – peraltro – in locali attigui abusivamente destinati a serre, privi di luce naturale e dei requisiti igienico strutturali. Sequestrate 2 tonnellate tra semi e germogli di soia ed una cella frigorifera utilizzata per lo stoccaggio del prodotto finito, confezionato in involucri non idonei per uso alimentare.

 

Nas di Cremona – Operazione “Trash Food” (luglio 2012)
Denunciati all’Autorità Giudiziaria un allevatore e i legali rappresentanti di due aziende agroalimentari per aver somministrato a suini, destinati alla produzione di prosciutti DOP, rifiuti speciali (scarti di lavorazione di origine animale e vegetale provenienti da industrie alimentari) che dovevano confluire ad impianti per la produzione di biogas. Sequestrati 750 suini e 300 tonnellate di scarti di lavorazione.

 

Olio extravergine di oliva

Nas di Firenze – Olio “tarocco” (giugno 2012)
E’ stato disarticolato un sodalizio criminoso che ha miscelato olio di semi con beta-carotene e verdone (reperiti dalla Spagna e dal Marocco) e poi rivenduto come olio extravergine d’oliva a ristoratori o con il metodo “porta a porta”. Denunciate all’Autorità Giudiziaria 17 persone e sequestrati 5.000 litri di olio contraffatto, 73 kg di clorofilla e betacarotene, 2.500 litri di olio di oliva privo di rintracciabilità nonché 2 oleifici e le attrezzature necessarie per le attività illecite.

 

Funghi ipogei

Nas di Bologna – Vendita di prodotti non genuini (giugno 2012)
Denunciati all’Autorità Giudiziaria i legali responsabili di 4 aziende per aver importato e commercializzato presso attività di ristorazione tartufi di provenienza nord-africana (la cui vendita sul territorio nazionale è vietata) come il più pregiato tartufo “bianchetto”. Sequestrati 300 kg di tartufi contraffatti e due depositi clandestini.

 

Carni e allevamenti

Nas di Latina – Diffusione di malattia infettiva (dicembre 2012)
Arrestati 9 medici veterinari della ASL per aver falsamente attestato, ottenendo – peraltro – i relativi compensi economici, l’esecuzione della profilassi contro la tubercolosi bovina presso allevamenti di bufale destinate alla produzione di latte per uso umano.

 

Servizi di controllo in campo nazionale

Operazione Pasqua a tavola (marzo 2012)
Nel corso del servizio, diretto alla verifica della corretta produzione e commercializzazione dei prodotti tipici pasquali, sono state:

ispezionate 1.786 attività di settore, di cui 47 chiuse per mancanza di autorizzazioni e per carenze igienico-sanitarie;

segnalate alle Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie 707 persone;

rilevate 1.086 sanzioni amministrative e penali;

sequestrate oltre 2.800 tonnellate di prodotti dolciari, materie prime ed alimenti vari;

 

Operazione “Pesce crudo” (luglio-agosto 2012)
Nella stagione estiva, in considerazione dell’aumento della richiesta di specialità gastronomiche a base di pesce (in particolar modo crudo e marinato), è stata avviata un’attività di verifica presso gli esercizi di ristorazione, principalmente nelle maggiori località turistiche e città d’arte, volta a scongiurare il manifestarsi di episodi di tossinfezioni, accertando innanzitutto il rispetto della normativa in materia di speratura e trattamento termico. 
Il monitoraggio ha consentito di:

*       -ispezionare 486 obiettivi, dei quali 215 non conformi;

*       -sequestrare 3,5 tonnellate di alimenti freschi e congelati;

*       -segnalare alle Autorità Giudiziarie ed Amministrative 231 persone;

*       -elevare sanzioni amministrative per circa 300.000 euro;

*        

Operazione Buone vacanze (giugno-agosto 2012)
Per tutto il periodo estivo i controlli sono stati indirizzati sulle strutture della filiera alimentare maggiormente interessate dal flusso turistico/vacanziero.
Le verifiche effettuate sul territorio nazionale, hanno consentito di:

*       -ispezionare 4.300 obiettivi;

*       -sequestrare/chiudere 72 aziende per gravi carenze igienico-sanitarie;

*       -sottrarre alla rete distributiva oltre 27 tonnellate di alimenti e bevande –irregolari o potenzialmente pericolosi per la salute umana (in cattivo  stato di conservazione, alterati, invasi da parassiti, non correttamente etichettati, detenuti in strutture non autorizzate e/o da aziende prive di autocontrollo o di sistema di rintracciabilità);

*       -segnalare alle Autorità Giudiziarie ed Amministrative 123 persone.

*        

Operazione “Santa Claus” (dicembre 2012)
Eseguite ispezioni su tutto il territorio nazionale nei confronti di aziende dedite alla produzione/vendita di prodotti alimentari tipici delle festività natalizie nonché di negozi di giocattoli e luminarie. Sono state:

*       -controllate 3.500 strutture, delle quali 1.843 risultate irregolari per violazioni di natura igienico-sanitaria e/o autorizzativa, determinando 89 provvedimenti di chiusura;

*       -sequestrate 350 tonnellate di alimenti;

*       -segnalate 1.178 persone all’Autorità Giudiziaria ed Amministrativa.

  

Listeria monocytogenes in prodotti lattiero caseari

 Nel mese di settembre 2012, un episodio di listeriosi, che negli USA aveva causato l’ospedalizzazione di 14 persone ed il decesso di ulteriori 3 individui, ha comportato l’esecuzione di verifiche congiunte di personale del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, del N.A.S. e dell’A.S.L. di Bari presso un’azienda di prodotti lattiero caseari del capoluogo pugliese, ritenuta responsabile della contaminazione.

Nel corso delle verifiche, estese a caseifici ubicati nella provincia di Sassari, sono state rilevate gravi carenze igienico sanitarie e strutturali nonché irregolarità in materia di tracciabilità dei prodotti, che hanno determinato:

*       -il prelevamento di 76 campioni ambientali e di prodotti lattiero caseari, di cui 6  positivi alla Listeria;

*       -il ritiro dal mercato dei prodotti alimentari in questione;

*       -la sospensione di 2 stabilimenti di produzione

 

Diossina in prodotti alimentari provenienti dalle zone adiacenti allo stabilimento ILVA di Taranto

 Nella seconda metà del mese di settembre, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, su incarico del Ministero della Salute ed in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale “G.Caporale” di Teramo, ha avviato un programma di campionamento presso gli allevamenti ovicaprini insistenti nell’area antistante l’acciaieria ILVA di Taranto, al fine di stimare i livelli di Diossine e “PCB/diossina simili” presenti negli alimenti di origine animale.

L’area di studio è stata suddivisa in due fasce concentriche, la prima posta all’interno di un raggio di 10 km dall’acciaieria e la seconda delineata da una corona circolare posta entro i 20 km.

Il monitoraggio si è concluso con il prelevamento 110 campioni (84 di latte, 3 di formaggio e 23 vegetali), dei quali 5 campioni di latte sono risultati non regolamentari, determinando il sequestro di 113 capi ovicaprini provenienti da due allevamenti della zona esaminata.

L’IZS di Teramo, valutata l’attività di verifica e le risultanze analitiche dei campioni prelevati, ha pubblicato uno studio sulla situazione dell’area in esame, rilevando che:

*       -il problema principale della contaminazione attorno all’ILVA è dato dalla presenza di “PCB/diossina simili”, piuttosto che dalle diossine;

*       -vi è relazione tra i livelli di contaminazione e la distanza dal sito produttivo;

*       -i livelli di contaminazione accertati nella prima fascia (10 km) possono costituire un rischio per il consumatore a causa dell’elevata probabilità che gli alimenti oggetto del monitoraggio contengano concentrazioni di “PCB/diossina simili” superiori alla soglia di conformità.