Il 30 marzo la Commissione ha pubblicato la Comunicazione COM(2012) 148 final dal titolo "Politica di informazione e promozione dei prodotti agricoli: una strategia a forte valore aggiunto europeo per promuovere i sapori dell’Europa".
Si tratta della seconda tappa importante del processo di riforma della politica di promozione dell’UE, dopo quella di luglio 2011 con la pubblicazione del Libro Verde con il quale si è aperta la consultazione in materia, per arrivare a definire concrete proposte legislative della Commissione, attese per la fine del 2012.
Le norme sulla promozione nel settore agroalimentare, risalenti agli anni ’80, si sono modificate nel tempo ed attualmente è in vigore il Reg. Ce 3/2008, che prevede una selezione, da parte della Commissione Europea, dei programmi di promozione proposti dalle organizzazioni professionali settoriali e convalidati dalle autorità nazionali. La dotazione annua ammonta a circa 50 milioni di euro (47 milioni di euro nel 2011 e 55 milioni nel 2012), con un cofinanziamento comunitario massimo pari al 50%, un contributo minimo del beneficiario del 20% e la restante parte a carico dello Stato membro.
Oltre a questo sistema orizzontale, ci sono poi altre misure di promozione, istituite nell’ambito della OCM (settore enologico per paesi terzi, con 112 milioni di euro nel 2011, e settore ortofrutticolo, attraverso i programmi operativi delle OP, con 34 milioni di euro in media nel 2008-2009), nonché nel quadro dello sviluppo rurale.
Nella nuova Comunicazione, gli obiettivi chiave indicati per la futura politica sono:
1) assicurare un maggiore valore aggiunto a livello europeo;
2) rendere la politica di promozione più attraente ed incisiva;
3) rendere più semplice ed efficace la gestione dei programmi;
4) creare maggiori sinergie tra i vari strumenti di promozione.
In tal senso, la Commissione individua le seguenti possibili opzioni:
1) un campo di applicazione più ampio, per quanto riguarda i beneficiari (es. estendendolo alle imprese private), i prodotti e i temi ammissibili (es. un’unica lista di prodotti per il mercato interno ed esterno, maggior sostegno alle Dop/Igp, maggior sostegno sulla qualità dei prodotti europei), l’indicazione dell’origine (es. facendo sempre emergere l’origine europea e prevedendo quella dello Stato membro solo a titolo secondario e a complemento), i marchi (es. sui paesi terzi programmi misti con una sezione generica ed una sezione commerciale dei marchi privati);
2) lo sviluppo di un supporto tecnico per gli operatori (es. studi di mercato, elenchi di importatori, informazioni sulle norme di importazione);
3) la revisione dei programmi multipaese, per entrare in nuovi mercati e far conoscere qualità e standard di sicurezza dei prodotti europei;
4) la promozione per far fronte alle crisi (es. inserendo gli interventi nella futura politica di promozione o lasciarli nelle misure orizzontali della PAC);
5) una gestione più semplice e razionale (es. gestione diretta della Commissione con esternalizzazione a un’agenzia esecutiva, oppure gestione concorrente, con o senza dotazioni nazionali; gestioni differenti tra mercato interno ed esterno; adozione di un programma sulla base di un programma quadro pluriennale, ecc.). In tal senso, si intende chiarire i rispettivi ruoli dello Stato membro e della Commissione nel monitoraggio e nel controllo delle azioni, al fine di evitare duplicazioni.
6) una maggiore coerenza tra le attività di promozione orizzontale e le altre azioni previste dalla PAC (es. semplice ravvicinamento o sistema di promozione unico, adozione di uno slogan comune del tipo “Sapori d’Europa, garanzia di qualità”).
7) lo stanziamento di bilancio: occorre valutare l’opportunità di allineare le varie dotazioni di bilancio e i pertinenti aspetti finanziari.
Infine, relativamente ai mercati locali e alle filiere corte la Comunicazione precisa che questi saranno coperti dai programmi di sviluppo rurale nell’ambito della misura “cooperazione”, escludendo così la loro incentivazione dell’ambito della Politica di promozione.
Infine, per elaborare una riforma adeguata del sistema di promozione, la presente Comunicazione sarà integrata da un’analisi d’impatto.
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