Lo scorso 8 settembre, il Parlamento europeo ha adottato oggi con 529 voti a favore, 120 voti contrari e 57 astensioni, la Risoluzione legislativa sulla clonazione degli animali allevati e fatti riprodurre a fini agricoli.
La risoluzione è stata elaborata congiuntamente dalla commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) e da quella per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI): si chiede di vietare la clonazione degli animali a fini agricoli ed alimentari nell’Unione europea, includendo la progenie dei cloni, i prodotti da questi derivati e le importazioni di cloni, progenie e relativi prodotti nell’Ue.
Nella Risoluzione, gli eurodeputati precisano che l’obiettivo del regolamento è quello di rispondere alle preoccupazioni in materia di salute e benessere degli animali nonché alle percezioni dei consumatori e alle considerazioni etiche riguardanti la tecnica della clonazione. Pertanto, nel testo adottato oggi si elimina il riferimento alla “provvisorietà” del divieto, contenuta nella proposta iniziale dell’Esecutivo dell’Ue.

Le novità
Ma quali i principali aspetti del testo adottato?
– si trasforma la proposta di direttiva in Regolamento (direttamente applicabile in tutti gli Stati membri) e si estendere il campo di applicazione delle misure proposte a tutti gli animali di allevamento, non solo a quelli della specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina come proposto dalla Commissione europea;
– si estende il divieto di immissione sul mercato e di importazione oltre che ai cloni anche alla progenie di animali clonati, cloni embrionali, materiale germinale di cloni animali e della loro progenie, nonché agli alimenti e mangimi provenienti da cloni animali e dalla loro progenie;
– si estende la definizione di clonazione per aprirla ad altre tecniche oltre a quella del trasferimento del nucleo di una cellula somatica;
– Importazioni di prodotti di cloni e della loro progenie: si propone l’introduzione di misure più efficaci per rendere il divieto di importazione di cloni, progenie e relativi prodotti effettivo, quali la richiesta di un certificato di importazione che attesti che gli animali non sono cloni o progenie di animali clonati e che i prodotti non sono derivati da animali clonati o dalla loro progenie. Al riguardo la Commissione europea dovrà adottare specifiche condizioni di importazioni nell’ambito del reg. 882/2004;
– Tracciabilità: istituzione di sistemi di tracciabilità su cloni animali, progenie di animali clonati, materiale germinale di cloni e della loro progenie. Alla Commissione europea è conferito il potere di adottare atti delegati per stabilire norme dettagliate per l’inclusione di tali informazioni nei certificati previsti dalla legislazione in materia di salute animale e nella legislazione zootecnica o nei certificati elaborati dalla Commissione a tal fine. Tali norme dettagliate sono adottate entro 6 mesi dall’entrata in vigore del regolamento.
– Benessere degli animali: viene sottolineato che la clonazione degli animali non è conforme alla Direttiva del Consiglio 98/58/CE sul benessere degli animali;
– Conclusioni dell’EFSA: si riportano i risultati delle valutazioni dell’EFSA sulla clonazione animale;
– Preoccupazioni dei cittadini: si riassumono i risultati dell’Eurobarometro del 2008 e 2010 sulla disapprovazione dei cittadini dell’UE nei confronti della tecnica della clonazione.

Gli eurodeputati chiedono inoltre agli Stati membri di riferire alla Commissione (entro 6 anni dall’entrata in vigore del presente regolamento) non solo sull’applicazione, ma anche tutte le prove scientifiche e tecniche disponibili dei progressi avvenuti (riguardanti in particolare aspetti della clonazione legati al benessere degli animali e alle questioni di sicurezza alimentare) così come sui sistemi di tracciabilità e l’evoluzione delle percezioni e delle preoccupazioni dei consumatori nei confronti della clonazione. A questo riguardo, è stato infine adottato un emendamento volto a chiedere alla Commissione europea una consultazione pubblica per verificare eventuali nuove tendenze nella percezione dei consumatori relative ai prodotti alimentari ottenuti da cloni animali.
A livello procedurale, le due Correlatrici del PE, l’On. Moi (AGRI) e l’On. Sommer (ENVI) inizieranno nella prossime settimane i negoziati con il Consiglio dell’Ue per giungere ad un testo definitivo e condiviso dalle due Istituzioni.