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Carne bovina da animali clonati consumata nel Regno Unito

25 Agosto 2010
Carne bovina da animali clonati consumata nel Regno Unito

La conferma arriva niente meno che dalla Food Standard Agencyt (FSA): la carne di due tori macellati a luglio 2009 e maggio 2010, progenie di una mucca clonata, è entrata nella filiera alimentare inglese, e sarebbe già stata consumata, al momento. La FSA avrebbe tracciato tutti gli 8 vitelli di progenie clonata, 4 maschi e 4 femmine. Un terzo toro sarebbe stato macellato il 27 luglio 2010, ma la carne del toro non sarebbe stata immessa nella filiera.

Vi sono poi altri sospetti circa la presenza di latte da animali clonati nella filiera alimentare inglese, ma al momento non vi sono evidenze a supporto. Ma l’attenzione dei media rimane alta.

Da un punto di vista legale, la carne ed i prodotti derivati dai cloni e dalla loro progenie sarebbero da considerarsi novel foods e di conseguenza avrebbero bisogno di una esplicita autorizzazione prima di essere immessi sul mercato. In effetti, si tratta di alimenti che non hanno una significativa quota di consumo prima del 15 maggio 2007. Nel Regno Unito, la valutazione circa la sicurezza di alimenti di tipo novel foods va condotta in modo stringente dall’ Advisory Committee for Novel Food and Processes, un organismo indipendente di scienziati eletto dalla FSA.

Ma da un punto di vista legale, spetta agli operatori assicurare che il cibo che immettono sul mercato risponda a requisiti di legge, mentre la FSA è responsabile per l’accettazione di richieste di novel foods. Cosa che nei fatti non è pervenuta. Ma la multa in carico agli operatori che non si adeguano alla legislazione non è sufficientemente dissuasiva: 5000 sterline.

La FSA avrebbe immediatamente rilasciato una dichiarazione, in base alla quale, "considerando la migliore scienza a disposizione, non ci sono preoccupazioni circa la sicurezza alimentare di prodotti derivati da cloni o della loro progenie". Tale parere si appoggia alla precedente opinione di EFSA del 2008 (che sottolineava nessuna differenza sostanziale tra cibo da cloni o da animali convenzionali).
Al momento, una indagine è in corso da parte della FSA; che include anche la tracciabilità della progenie dei cloni da otto capi di bestiame, e che coinvolge le organizzazioni degli agricoltori, il settore lattiero-caseario e le autorità locali.