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Biologico, la nuova proposta UE

7 Aprile 2014
Biologico, la nuova proposta UE

La bozza (COM(2014) 180 final) dovrà essere valutata dal Parlamento e dal Consiglio: ma contiene già una direzione ben precisa, e punta ad ottimizzare tanti aspetti di un settore produttivo non più residuale, e che ha impatto economico e credibilità verso i consumatori.

E’ ancora presto -e verosimilmente il regolamento verrà pubblicato nel 2017. Ma già si intravede una svolta, che va sottolineata per tempo.

Sono tre infatti le direzioni di cui la bozza parla: consolidare la scelta dei consumatori; migliorare la competitività delle imprese che vi si dedicano; e facilitare il riconoscimento internazionale della agricoltura bio. Ma per raggiungere questi obiettivi, serve fare chiarezza su tanti punti. Vediamone alcuni.

EU Organic Logo

Ingredienti

Verrà dismessa la regola per la quale non tutti gli ingredienti devono essere biologici (reg. 834/2007) così come i mangimi dovranno per lo più venire (90%) dalla regione della azienda stessa.

Aziende

Le aziende non potranno più fare multi business, bio e non bio: una volta optato per un regime dovranno scommettere su quello. La nuova bozza va nella direzione inoltre di abbassare la burocrazia per le imprese bio.

Certificazione

Gli enti saranno meno autonomi, con conformità agli standard  e con possibilità di certificazione di gruppo per le PMI.

"Bio" equivalenza

Inoltre il Bio non UE dovrà avere standard in tutto confrontabili con quello UE per evitare concorrenza sleale e costi più alti per i produttori europei.

Eccezioni

Non sono coperti dalla bozza gli alimenti preparati dalla ristorazione collettiva, nei loro locali. Così i prodotti della caccia e della pesca di animali selvatici non sono disciplinati dal presente regolamento, poiché il processo produttivo non può essere pienamente controllato.

La Commissione Europea potrà inoltre intervenire con atti tecnici delegati per riempire i contenuti di molti aspetti ancora lasciati in sospeso (norme di conversione, norme specifiche di produzione animale, vegetale, delle alghe, etc).

La bozza è stata ora passata al Consiglio dei Ministri e al Parlamento Europeo, presso il quale si attende un confronto nel secondo semestre del 2014, a presidenza italiana.