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Aspartame sotto inchiesta: la Commissione mette EFSA all’angolo.

27 Maggio 2011
Aspartame sotto inchiesta: la Commissione mette EFSA all’angolo.

Ancora una richiesta urgente da parte della Commissione europea ad EFSA riguardo alla valutazione sulla sicurezza dell’aspartame.  L’ultima risale solo all’inizio di quest’anno, quando la Commissione ha richiesto ad EFSA la valutazione urgente di due studi che ne avrebbero evidenziato la pericolosità a livello di potere cancerogeno e per le donno in gravidanza, studi ritenuti non attendibili dall’Autorità. In seguito è stato il Parlamento europeo a mettere in discussione tali conclusioni riguardo al secondo studio, sostenendo la necessità di un’avvertenza alle donne in gravidanza in etichetta per i prodotti contenenti aspartame. Ora sembra che anche le conclusioni sulla cancerogenicità del dolcificante debba essere rivista. La Commissione ha ufficialmente chiesto ad EFSA una revisione completa della pericolosità dell’aspartame entro luglio 2012.

I retroscena

Secondo il programma di lavoro di EFSA, l’Agenzia è tenuta ad esaminare e rivedere interamente la sicurezza alimentare di tutti gli additivi già approvati all’interno dell’UE. Al momento si sta occupando di coloranti e aromi, e i dolcificanti sono l’ultima categoria prevista per questo lavoro, per cui una revisione completa della sicurezza dell’aspartame era già prevista per il 2020.

La Commissione europea ha però richiesto ad EFSA di dare priorità alla sostanza, e di completare il lavoro entro 13 mesi.
Secondo la portavoce di EFSA, Lucia de Luca, gli scienziati si metteranno al lavoro non appena sarà stato svolto il lavoro amministrativo necessario ad approvare la richiesta.

Un portavoce di John Dalli, Commissario per la Salute e Consumatori, ha illustrato le ragioni per questa richiesta pressante.

In primo luogo, vi sono proprio i dubbi e le preoccupazioni dei membri del Parlamento, che come già accennato, e riportato in precedenza nel sito, hanno recentemente votato per un’etichetta di avvertimento obbligatoria sui prodotti circa il consumo di aspartame in gravidanza.
Inoltre, sembra che sia stata la stessa EFSA, dopo aver considerato idue studi analizzati ad inizio anno come insufficienti per riconsiderare la sicurezza del dolcificante, a decidere di riprendere in mano gli studi e farne un’analisi più approfondita.

Secondo l’Autorità, i pareri scientifici del panel su additivi e dolcificanti riguardo sia l’interpretazione dei risultati dello studio sulla cancerogenicità sia le implicazioni della presenza di metanolo riportate in entrambi gli studi è prevista per la fine di quest’anno.