Hubert Deluyker, direttore scientifico per l’Authority si è espresso: “Non vorrei che EFSA fosse percepita come istituzione che intende nascondere dati. La realtà è che l’acrilamide potrebbe essere un problema molto serio per la sicurezza alimentare europea.”
Il ruolo che riveste Deluyker in EFSA è di alto livello, e le sue parole non sono passate inascoltate. Durante un incontro con i rappresentanti dell’industria alimentare europea di questa settimana, a Brussels, Deluyker avrebbe affermato: “Acrilamide, si sta nascondendo il problema? Alcuni lo pensano”. In realtà diversi Stati Membri hanno scritto ad EFSA (tra questi Germania, Svezia, Francia e Danimarca) esprimendo le proprie preoccupazioni. E non è ancora chiaro se sia un problema di valutazione del rischio in capo ad EFSA, o invece di gestione dello stesso, la qual cosa richiederebbe un intervento della Commissione Europea. Tali aspetti verranno discussi a novembre durante il prossimo incontro del Panel Contaminanti di EFSA. Sebbene l’acrilamide sia stato scoperto nel 2002, i sui effetti tossici sono risultati evidenti negli animali (cancro) ed è presente in un gran numero di alimenti come caffè e biscotti, o in alimenti tostati. Gli sforzi volontari dell’industria per ridurre i livelli di acrilamide, minimizzandone la presenza con enzimi speciali, hanno però un effetto limitato, se si considera l’elevato numero di alimenti che ne possono risultare contaminati.
Tra gli spunti che Deluyker ha portato innanzi a Food and Drink Europe poi, l’attuale sistema di test per le sostanze chimiche, laddove ha sottolineato che servirebbe un approccio per valutare gli effetti combinati.
Inoltre il sistema di monitoraggio post-commercializzazione dovrebbe essere centrale: la valutazione sulla sicurezza alimentare non dovrebbe fermarsi alla fase di autorizzazione iniziale, ma per contro, dovrebbe proseguire in modo da raccogliere il maggiore numero di informazioni possibili.
Come spunto finale: l’Europa deve sapere rispondere meglio alle crisi alimentari. E la Corea ha un sistema migliore del nostro in azione: se può farlo la Corea, possiamo metterlo in piedi anche noi.